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    Lapo Elkann e il messaggio per Michael Schumacher

    TORINO – In occasione del compleanno numero 54, in tanti hanno voluto dedicare un messaggio di incoraggiamento a Michael Schumacher. Questo il tweet di Lapo Elkann: «Tanti auguri a te caro Michael Schumacher. Non sai quanto ci manchi e quante gioie ci hai regalato. Ti aspettiamo sempre a braccia aperte. Sei unico e inimitabile». Il nipote dell’Avvocato posta la foto che lo ritrare con l’ex pilota della Ferrari. Strappalacrime anche il racconto della moglie Corinna: «Stiamo insieme, viviamo insieme a casa. Facciamo terapia, facciamo tutto il possibile per migliorare Michael e assicurarci che si senta a suo agio, e semplicemente per fargli sentire la nostra famiglia, il nostro legame. Farò tutto il possibile, lo faremo tutti. Michael mi manca ogni giorno. Ma non sono a me, manca ai ragazzi, alla famiglia e a tutti quelli che lo circondano. Voglio dire, a tutti manca Michael, ma Michael è ancora qui. Diverso, ma è qui, e questo ci dà forza, secondo me per andare avanti». Dal 29 dicembre 2013 Schumi, in seguito all’incidente sugli sci, è bloccato in un’altra forma di vita, ma continua a lottare. Come la sua famiglia.Clicca qui per non perderti tutte le news ed i pronostici di Formula 1 LEGGI TUTTO

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    MotoGP, il riscatto del team e il rapporto con Marquez: le prime parole di Mir da pilota Honda

    ROMA – “Dobbiamo essere realistici: arriviamo da un momento difficile, e la chiave sarà adattarsi rapidamente a questa moto per poi cercare di creare ritmo e fiducia durante le prime gare. Poi, a partire da metà stagione, l’obiettivo sarà quello di cercare di avvicinarci al podio e di ottenere grandi risultati”. Joan Mir ha parlato così nella sua prima intervista da pilota della Honda in vista della stagione 2023 di MotoGP. Il pilota spagnolo, ai canali ufficiali del suo nuovo team, ha mostrato l’intenzione di volerlo riportare in alto dopo un anno complicato e caratterizzato dallo zero nella casella delle vittorie: “Essendo un pilota giovane e nuovo, posso portare un po’ di freschezza alla squadra. La mia esperienza in diverse squadre è qualcosa che dà sempre buone informazioni al team. Penso che condividiamo lo stesso obiettivo: vincere un altro titolo. Questo è ciò che posso dare alla squadra”.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Su Marquez
    Mir ha poi parlato della convivenza con Marc Marquez, vero e proprio simbolo della Honda nell’ultimo decennio: “Condividere il box con Marc è una vera sfida, perché è il miglior pilota sulla griglia e quello con più titoli, una cosa che può essere molto bella da un certo punto di vista e probabilmente più difficile da un altro. Si possono condividere alcuni dati con lui e si può imparare molto, ma se non si ottengono le prestazioni desiderate, si ha sempre un pilota difficile dall’altra parte del box. Durante il test ho potuto fare alcuni giri con lui e condividere alcuni dati. Conosce perfettamente il funzionamento di questa moto. È in grado di guidare nel modo richiesto dalla moto, andando molto veloce in curva, probabilmente più delle moto che ho provato in passato. Anche la potenza è diversa rispetto a quelle che ho provato prima. Devo abituarmi, e Marc sa come farlo molto bene”. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “Con Hamilton gli incidenti sono una storia diversa”

    ROMA – Le battaglie tra Max Verstappen e Lewis Hamilton hanno caratterizzato tutto il  Mondiale 2021 di Formula 1. Anche nell’ultima stagione, nonostante obiettivi differenti, i due hanno avuto occasione di battagliare in pista, rendendosi protagonisti anche di qualche contatto. In un’intervista ad “Autosport”, il campione del mondo in carica ha parlato del rapporto con il rivale anche in relazione agli incidenti di pista: “Con tutti quelli con cui ho combattuto quest’anno, sono state battaglie davvero dure e aggressive e non ci siamo mai davvero toccati. In qualche modo, con Lewis è una storia diversa e sinceramente non capisco”.Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    Le parole di Verstappen
    “Quest’anno non avremo avuto molte battaglie, ma in Brasile ci siamo toccati, non era mia intenzione – ha aggiunto Hamilton -. Mi hanno dato la colpa per questo, cosa che non ho trovato giusto. Non sento di fare qualcosa di diverso con Lewiso con gli altri piloti nel modo in cui corriamo. Il giorno prima con Russell stavamo avendo un incredibile lotta. È stato molto divertente estavo cercando di fare lo stesso nella gara, ma sfortunatamente non ci siamo riusciti. Rispetto sempre molto Lewis per ciò che ha ottenuto in questo sport, maè per questo che non capisco davvero perché non possiamo davvero correre come ho fatto con gli altri”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Mir e l’avventura in Honda: “Condividere il box con Marquez è una sfida”

    ROMA – Joan Mir ha parlato nella prima intervista da pilota della Honda in vista della stagione 2023 di MotoGP. Il pilota spagnolo, ai canali ufficiali del suo nuovo team, ha mostrato l’intenzione di volerlo riportare in alto dopo un anno complicato e caratterizzato dallo zero nella casella delle vittorie: “Dobbiamo essere realistici: arriviamo da un momento difficile, e la chiave sarà adattarsi rapidamente a questa moto per poi cercare di creare ritmo e fiducia durante le prime gare. Poi, a partire da metà stagione, l’obiettivo sarà quello di cercare di avvicinarci al podio e di ottenere grandi risultati. Essendo un pilota giovane e nuovo, posso portare un po’ di freschezza alla squadra. La mia esperienza in diverse squadre è qualcosa che dà sempre buone informazioni al team. Penso che condividiamo lo stesso obiettivo: vincere un altro titolo. Questo è ciò che posso dare alla squadra”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Mir
    Mir ha poi parlato della convivenza con Marc Marquez, vero e proprio simbolo della Honda nell’ultimo decennio: “Condividere il box con Marc è una vera sfida, perché è il miglior pilota sulla griglia e quello con più titoli, una cosa che può essere molto bella da un certo punto di vista e probabilmente più difficile da un altro. Si possono condividere alcuni dati con lui e si può imparare molto, ma se non si ottengono le prestazioni desiderate, si ha sempre un pilota difficile dall’altra parte del box. Durante il test ho potuto fare alcuni giri con lui e condividere alcuni dati. Conosce perfettamente il funzionamento di questa moto. È in grado di guidare nel modo richiesto dalla moto, andando molto veloce in curva, probabilmente più delle moto che ho provato in passato. Anche la potenza è diversa rispetto a quelle che ho provato prima. Devo abituarmi, e Marc sa come farlo molto bene”. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen e gli incidenti con Hamilton: “Non capisco perché…”

    ROMA – Max Verstappen e Lewis Hamilton sono stati i protagonisti della lotta al titolo 2021 di Formula 1. Anche nell’ultima stagione, nonostante obiettivi differenti, i due hanno avuto occasione di battagliare in pista, rendendosi protagonisti anche di qualche contatto. In un’intervista ad “Autosport”, il campione del mondo in carica ha parlato del rapporto con il rivale anche in relazione agli incidenti di pista: “Con tutti quelli con cui ho combattuto quest’anno, sono state battaglie davvero dure e aggressive e non ci siamo mai davvero toccati. In qualche modo, con Lewis è una storia diversa e sinceramente non capisco”.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    Il rapporto con Hamilton
    “Quest’anno non avremo avuto molte battaglie, ma in Brasile ci siamo toccati, non era mia intenzione – ha aggiunto Hamilton -. Mi hanno dato la colpa per questo, cosa che non ho trovato giusto. Non sento di fare qualcosa di diverso con Lewiso con gli altri piloti nel modo in cui corriamo. Il giorno prima con Russell stavamo avendo un incredibile lotta. È stato molto divertente estavo cercando di fare lo stesso nella gara, ma sfortunatamente non ci siamo riusciti. Rispetto sempre molto Lewis per ciò che ha ottenuto in questo sport, maè per questo che non capisco davvero perché non possiamo davvero correre come ho fatto con gli altri”.

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    F1, Sainz parla del padre pilota: “Ecco la verità sul nostro rapporto”

    ROMA – Carlos Sainz Jr, con il mondiale di Formula 1 ancora ai box per la pausa invernale, sta seguendo il padre impegnato nella Dakar 2023. Un rapporto, quello tra i due, che è sempre stato molto stretto, come confermato anche dal pilota della Ferrari che, proprio per ripercorrere le orme del papà, non chiude la porta a una sua eventuale partecipazione alla manifestazione più importante del mondo in tema di offroad: “Un giorno probabilmente ci proverò, il mio obiettivo è guidare in un rally prima o poi. Ma al momento sono completamente concentrato sulla Formula 1, non c’è spazio per altro. Il rapporto con mio padre? Ricordo che quando ero piccolo una volta chiusero le strade a Madrid per farlo girare, avevo 11 anni e all’epoca era difficile seguire i rally. Solo in quel momento mi sono reso conto di quanto fosse famoso”, le sue parole riportate da Speedweek.
    Il rapporto tra padre e figlio
    Un amore per le corse, quello del pilota Ferrari, nato proprio grazie al padre: “Volevo anche essere un pilota, volevo essere come lui. Abbiamo parlato per innumerevoli ore sugli aerei, nelle auto a noleggio, negli hotel. Siamo così connessi perché ha interpretato più ruoli nella mia vita. Prima di tutto è mio padre, mi ha sempre detto che avrei potuto continuare la mia carriera nel kart solo se superavo gli esami. All’epoca era anche il mio manager. Mi ha dato tanti consigli su come comportarsi da professionista, tutti basati sulla sua ricca esperienza. Posso ritenermi fortunato di poter accedere a questa conoscenza. Inoltre è anche un mio amico, ci prendiamo spesso in giro”, ha aggiunto il ferrarista. Infine una riflessione sulla strada diversa intrapresa rispetto al padre: “Trovo ancora divertente il fatto che poi mi sia innamorato della Formula 1 e non dei rally. Mio padre mi ha portato al Gran Premio di Spagna del 2005 dove ho incontrato Fernando Alonso. Papà è sempre stato un grande fan della Formula 1, e sono convinto che se le cose fossero andate diversamente, avrebbe tentato una carriera in Formula 1 anche lui”, conclude Sainz.
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    F1, Sainz: “Futuro alla Dakar? Un giorno ci proverò”

    ROMA – Carlos Sainz Jr sulle orme del padre. Lo spagnolo, con il mondiale di Formula 1 ancora ai box per la pausa invernale, sta seguendo il padre impegnato nella Dakar 2023. Un rapporto, quello tra i due, che è sempre stato molto stretto, come confermato anche dal pilota della Ferrari che non chiude la porta a una sua eventuale partecipazione alla manifestazione più importante del mondo in tema di offroad: “Un giorno probabilmente ci proverò, il mio obiettivo è guidare in un rally prima o poi. Ma al momento sono completamente concentrato sulla Formula 1, non c’è spazio per altro. Il rapporto con mio padre? Ricordo che quando ero piccolo una volta chiusero le strade a Madrid per farlo girare, avevo 11 anni e all’epoca era difficile seguire i rally. Solo in quel momento mi sono reso conto di quanto fosse famoso”, le sue parole riportate da Speedweek.
    Sainz parla del rapporto con il padre
    Un amore per le corse, quello del pilota Ferrari, nato proprio grazie al padre: “Volevo anche essere un pilota, volevo essere come lui. Abbiamo parlato per innumerevoli ore sugli aerei, nelle auto a noleggio, negli hotel. Siamo così connessi perché ha interpretato più ruoli nella mia vita. Prima di tutto è mio padre, mi ha sempre detto che avrei potuto continuare la mia carriera nel kart solo se superavo gli esami. All’epoca era anche il mio manager. Mi ha dato tanti consigli su come comportarsi da professionista, tutti basati sulla sua ricca esperienza. Posso ritenermi fortunato di poter accedere a questa conoscenza. Inoltre è anche un mio amico, ci prendiamo spesso in giro”, ha aggiunto il ferrarista. Infine una riflessione sulla strada diversa intrapresa rispetto al padre: “Trovo ancora divertente il fatto che poi mi sia innamorato della Formula 1 e non dei rally. Mio padre mi ha portato al Gran Premio di Spagna del 2005 dove ho incontrato Fernando Alonso. Papà è sempre stato un grande fan della Formula 1, e sono convinto che se le cose fossero andate diversamente, avrebbe tentato una carriera in Formula 1 anche lui”, conclude Sainz svelando come le strade del destino sarebbero potute essere diverse. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marc Marquez sulle condizioni del braccio: “Non tornerà mai come prima”

    ROMA – Marc Marquez spera finalmente di vivere una staigone senza problemi fisici. Lo spagnolo infatti ha subito un grave infortunio al braccio nel 2020 durante il GP di Spagna, che poi l’ha costreto a saltare l’intera stagione a causa di tre operazioni. Nonostante aver conquistato tre successi nel 2021, il fuoriclasse Honda ha dovuto subire il quarto intervento nel 2022 che gli ha comunque permesso di terminare il mondiale ottenendo il podio numero 100 in MotoGP. “Devo accettare queste limitazioni – ha sottolineato ad Autosport – anche se molte volte è difficile rendersi conto o ammettere di avere questo infortunio”.
    “Ho preso la decisione giusta”
    Marquez inizia a pensare alla stagione 2023, pur consapevole di alcune limitazioni. “È vero che ho subito il quarto intervento e che un braccio che è stato aperto quattro volte non sarà mai un braccio normale, ma poi devi accettare queste limitazioni, cercare di compensarle con il tuo corpo, pensando piuttosto a come migliorare e gestire la situazione. Ho preso comunque la decisione giusta, perché un’opzione era quella di finire la stagione e vedere. Per il futuro – conclude lo spagnolo – spero di avere abbastanza potenza e forza per lottare alla vittoria del campionato”. LEGGI TUTTO