consigliato per te

  • in

    Calendario MotoGP, obiettivo Arabia Saudita dal 2024

    ROMA – La MotoGP, negli ultimi tempi, si sta muovendo in maniera attiva per riacquistare fette di mercato che sono state perse col passare delle stagioni. In questo contesto rientra, ad esempio, lo stravolgimento del calendario e la sua nuova strutturazione, con l’implementazione delle gare sprint. Un provvedimento in linea con quanto già successo in F1, e in effetti il Circus, per stessa ammissione di Carmelo Ezpeleta, è ormai diventato un esempio da cui prendere spunto. In tal senso si riconducono anche i colloqui avviati con l’Arabia Saudita negli scorsi mesi, per implementare il calendario delle prossime stagioni con un nuovo appuntamento asiatico, dopo i Gran Premi già definiti in Kazakistan e India, che faranno il loro debutto nel 2023. 
    Cos’è il progetto Neom
    Come ricorda Speedweek, nello scorso weekend di San Marino, il numero uno della Dorna ha incontrato il principe Khalid Bin Sultan Al Faisal, presidente della Federazione Automobilistica e Motociclistica Saudita, per discutere dell’argomento. Infatti, il Paese arabo è alle prese con l’ambizioso progetto Neom, che promette di essere un fattore nei prossimi anni in F1. Un progetto che mira alla costruzione di una vera e propria motorvalley araba, sulla scia di quella britannica, puntando al trasferimento delle sedi delle Scuderie. 
    Ma non solo, perché l’obiettivo è di rendere la città, che vedrà la luce nel 2025, un punto di riferimento anche per il mondo a due ruote, facendone la sede di un GP, che erò non arriverebbe prima del 2030. Per questo, Dorna si “accontenterebbe” di un nuovo circuito permanente per il 2024: i tempi sono stretti, ma con la costruzione del circuito di Jeddah in soli nove mesi, l’Arabia Saudita ha già dato prova della sua efficienza.  LEGGI TUTTO

  • in

    Tutta la F1 in Arabia Saudita: cos’è il progetto Neom, follia o futuro?

    ROMA – Negli ultimi anni, l’Arabia Saudita è entrata prepotentemente nel mondo del motorsposrt, investendo inevitabilmente anche quello della F1. La costruzione del circuito di Gedda, le varie sponsorizzazioni, e le partecipazioni nelle azioni di team come l’Aston Martin e la McLaren, però, sembrano essere solo l’inizio. Il principe Khalid Bin Sultan Al Faisal, che è anche presidente della Federazione Automobilistica e Motociclistica Saudita, intervistato da Motor Sport Magazine ha spiegato il suo folle piano per radicare sempre di più il Circus nel proprio Regno: “Puntiamo a realizzare un centro tecnologico, abbiamo grandi aziende che possono aiutare il futuro dello sport automobilistico. Tutti i nostri investimenti vanno in quella direzione, speriamo di poter aprire e portare la sede centrale in Arabia Saudita o di assumere persone che possano aiutarci a produrre auto o tecnologia, per creare i nostri marchi e avere i nostri brevetti”. 
    La motorvalley saudita
    Di fatto, quindi, l’obiettivo del principe Khalid è replicare la motorvalley britannica, dove attualmente hanno la propria sede ben sette Scuderie su dieci, oltre a più di 4000 fornitori. La sede prescelta potrebbe essere quella di Neom, la futuristica città che è in via di costruzione nella parte nord del Paese, nella provincia di Tabuk, e che dovrebbe essere pronta per il 2025. In particolare, quello nella foto di copertina è il complesso di Oxagon, dove già sono presenti gli uffici della McLaren. “Speriamo di portare qui uno dei grandi produttori – ha aggiunto il principe -. Abbiamo un programma ventennale, che speriamo di avviare entro l’inizio del 2024. Non vogliamo solo organizzare eventi, ma essere più coinvolti a tutti i livelli. Vogliamo ingegneri, meccanici, vogliamo costruire automobili. Vogliamo avere un campione, un pilota che possa gareggiare in F1 e in MotoGP. Vogliamo costruire delle Accademie e avere squadre saudite: speriamo di raggiungere questi obiettivi tra il 2030 e il 2040”. 
    Clicca qui per non perderti tutte le news ed i pronostici di Formula 1 LEGGI TUTTO

  • in

    Ferrari, Velas e gli sponsor crypto: persi 52 milioni!

    ROMA – Il 2023 della Ferrari si apre con una brutta notizia che arriva nell’ambito degli sponsor. Il portale Racingnews365.com, infatti, rilancia un’indiscrezione, citando fonti interne, secondo la quale la Scuderia di Maranello avrebbe interrotto la collaborazione con due premium sponsor, la compagnia di criptovalute Velas e l’azienda produttrice di chip Snapdragon. Una perdita non indifferente, perché stimata in quasi 52 milioni di euro in totale (28 da parte di Velas, quasi 24 per quanto riguarda Snapdragon), ovvero circa un quarto degli introiti commerciali totali del Cavallino. Un buco decisamente importante, che andrà necessariamente con altri accordi, nel prossimo futuro, in vista della nuova stagione di F1. 
    Ferrari e gli sponsor: le cause del divorzio
    I motivi del doppio divorzio diversi per ognuno dei due sponsor che hanno lasciato. Sempre secondo la fonte citata dal portale, Ferrari non avrebbe concesso a Velas i diritti per creare delle immagini NFT, aspetto che era invece indicato nelle clausole del contratto, ma dietro ci potrebbero anche essere delle difficoltà economiche da parte del marchio blockchain. Ad ogni modo, entrambe le parti starebbero valutando di adire a vie legali. Per quanto riguarda Snapdragon, invece, la situazione non è molto chiara, ma in questo caso sarebbe frutto di una scelta congiunta; un’ipotesi rilanciata da Racingnews365.com, porta all’entrata in Ferrari, nel luglio del 2021, di Benedetto Vigna, il quale precedentemente lavorava ai rivali della STMicro, altra azienda del campo dei semi-conduttori. Si rimane però in attesa di un comunicato ufficiale congiunto che possa chiarire le cause della separazione. 
    Clicca qui per non perderti tutte le news ed i pronostici di Formula 1 LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Marko e le due rivali della Red Bull: “Mercedes spaventa più della Ferrari”

    ROMA – La Red Bull si prepara a correre il campionato 2023 di Formula 1 da detentrice dei titoli piloti e costruttori, conquistati davanti alla Ferrari. In vista del nuovo anno, però, a Milton Keynes sembra preoccupare maggiormente la Mercedes rispetto alla scuderia di Maranello, almeno secondo Helmut Marko: “Direi che dovremmo temere di più la Mercedes – ha detto il consigliere della Red Bull, come riportato da “Autosport” -, soprattutto perché hanno un vantaggio sulla Ferrari in termini di strategia e affidabilità”.Guarda la galleryMax Verstappen, in vendita la sua Honda Civic Type-R GT
    Verso la nuova stagione
    “La nostra situazione non è certo come quella della Mercedes all’inizio dell’era ibrida – ha aggiunto Marko -. Non abbiamo un vantaggio immenso con la Power Unit in questo momento. Quindi la situazione è molto diversa. All’epoca, la Mercedes aveva un margine di almeno 50 CV su tutti gli altri. E non dobbiamo dimenticare che il 2022 è stato il primo anno con questo nuovo regolamento. Gli altri team hanno ovviamente visto cosa abbiamo fatto con la vettura di quest’anno. Quindi penso che la prossima stagione sarà sicuramente molto più combattuta”.
    Clicca qui per non perderti tutte le news ed i pronostici di Formula 1 LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Marko: “Red Bull deve temere più Mercedes di Ferrari”

    ROMA – La Red Bull partirà nel Mondiale 2023 di Formula 1 forte dei titoli piloti e costruttori conquistati nell’ultima stagione, entrambi davanti a una Ferrari che non ha retto il ritmo dei rivali nella seconda parte di stagione. In vista del nuovo anno, però, a Milton Keynes sembra preoccupare maggiormente la Mercedes rispetto alla scuderia di Maranello, almeno secondo Helmut Marko: “Direi che dovremmo temere di più la Mercedes – ha detto il consigliere della Red Bull, come riportato da “Autosport” -, soprattutto perché hanno un vantaggio sulla Ferrari in termini di strategia e affidabilità”.Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    Le parole di Marko
    “La nostra situazione non è certo come quella della Mercedes all’inizio dell’era ibrida – ha aggiunto Marko -. Non abbiamo un vantaggio immenso con la Power Unit in questo momento. Quindi la situazione è molto diversa. All’epoca, la Mercedes aveva un margine di almeno 50 CV su tutti gli altri. E non dobbiamo dimenticare che il 2022 è stato il primo anno con questo nuovo regolamento. Gli altri team hanno ovviamente visto cosa abbiamo fatto con la vettura di quest’anno. Quindi penso che la prossima stagione sarà sicuramente molto più combattuta”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGP, Pernat: “Bagnaia-Bastianini? Rivalità creata dalla Ducati”

    ROMA – Pochi mesi ancora per vedere Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini correre il loro primo Gran Premio come compagno di squadra nella Ducati ufficiale in MotoGP. I due piloti si sono sfidati più e più volte nell’ultima stagione, quando il riminese era ancora in corsa per il titolo poi vinto dal numero 63. Proprio questo dualismo, in vista di un futuro da compagni di squadra, era stato oggetto di discussione per parecchie settimane. Carlo Pernat, però, ha un’idea abbastanza chiara su come sia nata questa particolare “rivalità”: “E’ stata costruita dalla Ducati inconsciamente – ha detto il manager di Bastianini ai microfoni di “Sportaction” -. Ad un certo momento si è parlato di gioco di squadra, ma in quel momento è stato creato un dualismo. Enea si stava giocando il Mondiale o perlomeno le prime tre posizioni. In ambito finanziario vale tanti tanti soldi. Molte volte ho chiesto a Ducati di garantirci almeno il terzo posto, ma c’è stato sempre un rimandare”.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Pecco ed Enea
    Pernat ha poi avvertito: “Enea è uno tosto, non ci sta e non ci starà ai giochi di squadra. Sono due piloti completamente diversi: Bagnaia è veloce e costante, Bastianini è più alla Stoner, un funambolo, sorpassa pulito ma nei momento in cui è più difficile passare. Sarà una bella battaglia, ma è normale”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGP, Pernat sulla rivalità Bastianini-Bagnaia: “Creata dalla Ducati”

    ROMA – Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini si preparano a condividere il box della Ducati ufficiale nel Mondiale 2023 di MotoGP. I due piloti si sono sfidati più e più volte nell’ultima stagione, quando il riminese era ancora in corsa per il titolo poi vinto dal numero 63. Proprio questo dualismo, in vista di un futuro da compagni di squadra, era stato oggetto di discussione per parecchie settimane. Carlo Pernat, però, ha un’idea abbastanza chiara su come sia nata questa particolare “rivalità”: “E’ stata costruita dalla Ducati inconsciamente – ha detto il manager di Bastianini ai microfoni di “Sportaction” -. Ad un certo momento si è parlato di gioco di squadra, ma in quel momento è stato creato un dualismo. Enea si stava giocando il Mondiale o perlomeno le prime tre posizioni. In ambito finanziario vale tanti tanti soldi. Molte volte ho chiesto a Ducati di garantirci almeno il terzo posto, ma c’è stato sempre un rimandare”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le differenze
    Pernat ha poi avvertito: “Enea è uno tosto, non ci sta e non ci starà ai giochi di squadra. Sono due piloti completamente diversi: Bagnaia è veloce e costante, Bastianini è più alla Stoner, un funambolo, sorpassa pulito ma nei momento in cui è più difficile passare. Sarà una bella battaglia, ma è normale”. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, presentazioni monoposto 2023: tutte le date. Il 13 febbraio la nuova McLaren

    ROMA – Anche la McLaren ha annunciato la data in cui presenterà la sua monoposto per il Mondiale 2023 di Formula 1. La scuderia di Woking, che correrà con il confermato Lando Norris e la new entry Oscar Piastri al posto di Daniel Ricciardo, toglierà i veli dalla nuova vettura lunedì 13 febbraio, nello stesso giorno di Aston Martin. Un’altra novità è rappresentata dal ruolo di team principal: al posto del partente Andrea Seidl, infatti, ci sarà l’italiano Andrea Stella. LEGGI TUTTO