consigliato per te

  • in

    MotoGP, Ciabatti: “Bagnaia con il numero 1? Sarebbe fantastico”

    ROMA – Paolo Ciabatti ha parlato della possibile scelta del numero 1 da parte di Pecco Bagnaia per il Mondiale 2023 di MotoGP. Il pilota torinese, grazie alla conquista del titolo nell’ultima stagione, potrà correre con la speciale numerazione riservata ai campioni, anche se la scelta non appare così semplice. Come sottolineato anche dal direttore sportivo di Ducati, infatti, molti vincitori del Mondiale rifiutano il numero per motivi di scaramanzia. “l punto di vista dell’azienda, sarebbe fantastico se i nostri piloti scegliessero il numero 1 – ha detto -. D’altra parte, capiamo anche che c’è un po’ di superstizione e che i piloti costruiscano la loro immagine e il loro merchandising attorno al loro numero”. Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    La scelta di Bagnaia
    “Bagnaia ha vinto il titolo Moto2 con il 42 e il titolo MotoGP con il 63 – ha aggiunto Ciabatti ai microfoni di “Speedweek” -. Infatti il suo originario 21 non era disponibile in Moto2 ed ha quindi raddoppiato in 42. All’arrivo in classe regina però questo numero era già in possesso di Aleix Rins, quindi ha aggiunto un altro 21 (42+21) per passare al 63. Forse questo potrebbe aiutarlo un po’ nella sua decisione. Però lasciamo questa decisione nelle mani del pilota. Perché è importante che possa guidare con il numero di partenza che lo rappresenta meglio”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGP, Lorenzo non ha dubbi sul futuro: “Ducati superiore per molti anni”

    ROMA – “Vedo il futuro piuttosto rosso nei prossimi anni, soprattutto con Dall’Igna. Se rimarrà in Ducati, credo che avranno la moto migliore per molti dei prossimi anni”. Jorge Lorenzo non ha dubbi: Ducati è destinata a dominare la scena in MotoGP anche negli anni a venire. Il maiorchino, intervenuto nel documentario “Cuatro Tiempos” su DAZN Spagna, ha evidenziato la superiorità delle moto di Borgo Panigale rispetto alle case concorrenti. Quest’anno, Ducati ha portato a casa i titoli piloti, costruttori e team.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Su Marquez
    Lorenzo ha poi parlato della situazione di Marc Marquez, reduce da stagioni complicate: “Marc vuole continuare a vincere campionati del mondo e ora con la Honda non può. Poi arriverà un momento in cui dovrà scegliere tra vincere il Campionato del Mondo o fare soldi, anche se non credo che la Honda continuerà a offrirgli lo stesso contratto. È chiaro che se Marc sta bene fisicamente e trova un certo livello di fiducia o una buona chimica con la moto, può facilmente smontare i piani della Ducati, perché Marc è un ragazzo molto imprevedibile, può fare cose in momenti che non ti aspetti.  E’ un pezzo che non puoi mettere fisso in un posto perché sarà sempre in movimento”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGP, Lorenzo: “Con Dall’Igna, Ducati sarà superiore per molti anni”

    ROMA –  Jorge Lorenzo non ha dubbi: Ducati è destinata a dominare la scena in MotoGP anche negli anni a venire. Il maiorchino, intervenuto nel documentario “Cuatro Tiempos” su DAZN Spagna, ha evidenziato la superiorità delle moto di Borgo Panigale rispetto alle case concorrenti. Quest’anno, Ducati ha portato a casa i titoli piloti, costruttori e team. “Vedo il futuro piuttosto rosso nei prossimi anni, soprattutto con Dall’Igna – ha detto -. Se rimarrà in Ducati, credo che avranno la moto migliore per molti dei prossimi anni”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Lorenzo
    Lorenzo ha poi parlato della situazione di Marc Marquez, reduce da stagioni complicate: “Marc vuole continuare a vincere campionati del mondo e ora con la Honda non può. Poi arriverà un momento in cui dovrà scegliere tra vincere il Campionato del Mondo o fare soldi, anche se non credo che la Honda continuerà a offrirgli lo stesso contratto. È chiaro che se Marc sta bene fisicamente e trova un certo livello di fiducia o una buona chimica con la moto, può facilmente smontare i piani della Ducati, perché Marc è un ragazzo molto imprevedibile, può fare cose in momenti che non ti aspetti.  E’ un pezzo che non puoi mettere fisso in un posto perché sarà sempre in movimento”. LEGGI TUTTO

  • in

    F1: Jean-Claude Blanc diventa Ceo di Ineos Sport: l’ex Juventus seguirà la Mercedes

    ROMA – Jean-Claude Blanc sarà Ceo di Ineos Sport a partire dal prossimo 1 gennaio. Il manager francese avrà il compito di supervisionare tutte le attività partecipate dal colosso britannico del settore chimico per quanto riguarda lo sport. Tra queste c’è anche il team Mercedes-AMG di Formula 1, detenuto al 33% da Ineos. Il restante 66% se lo dividono invece equamente il team principal Toto Wolff e Daimler AG. “Sono molto onorato e orgoglioso di unirmi a Jim Ratcliffe e al suo straordinario team esecutivo di Ineos – ha detto Blanc -. Non vedo l’ora di contribuire alla costruzione e all’ulteriore sviluppo di tutte le risorse sportive esistenti e di guidare, insieme al Consiglio di Amministrazione, ciascuno dei team esecutivi sportivi esistenti verso un successo ancora maggiore”.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari

    Il passato in bianconero

    Blanc vanta un passato nel campo della dirigenza sportiva anche in Italia, alla Juventus, dov’è stato prima direttore generale e amministratore delegato dal 2005 al 2009, per poi venire nominato presidente al posto di Giovanni Cobolli Gigli fino al 2011, anno delle sue dimissioni.

     

     
    Clicca qui per non perderti tutte le news ed i pronostici di Formula 1 LEGGI TUTTO

  • in

    Andrew Tate contro Greta Thunberg: “Ho 33 auto”. Ma la sua risposta è clamorosa

    Divertirsi e godersi la vita con tante supercar o rispettare l’ambiente, voi da che parte state? Il dibattito si è trasformato in un vero e proprio scontro, anche con parole abbastanza forti, tra Greta Thunberg, paladina dell’ecologia e l’ex kickboxer statunitense Andrew Tate, “colpevole” di avere tante potenti (e inquinanti) automobili e volerne sempre i più.Guarda la galleryTutte le supercar di Andrew Tate: lusso estremo per l’ex kickboxer
    Stop auto endotermiche: Greenpeace dice no alla proroga al 2040
    Non fate arrabbiare l’ambientalista
    “Ciao GretaThunberg, ho 33 auto. La mia Bugatti ha un w16 8.0L quad turbo. Le mie DUE Ferrari 812 Competizione hanno un V12 da 6,5L. Questo è solo l’inizio. Per favore, fornisci il tuo indirizzo e-mail in modo che possa inviarti un elenco completo della mia collezione di auto e delle rispettive enormi emissioni”. Una provocazione bella e buona (con tanto di foto allegata) quella pubblicata da Andrew Tate su Twitter, con tanto di tag all’attivista 19enne celebre per le sue battaglie a favore dello sviluppo sostenibile.
    La risposta della svedese non si è fatta attendere ma anzi, la ragazza non ha certo usato giri di parole: “Sì, per favore, illuminami. Scrivimi a smalldickenergy@getalife.com (energiaperil c***o piccolo@fattiunavita.com)”. Una replica non elegantissima, ma l’istigazione da parte dell’ex atleta è stata davvero una classica “spacconata” maschile, oltre che un esempio di bassissima maturità.
    Ma quali auto ha questo spocchioso e provocatorio milionario? Una Rolls Royce Wraith (431.383 euro), un’Aston Martin DBS Superleggera (358.729 euro), una  BMW M5 Competition (116.930 euro), una Bugatti Chiron (3.410.000 euro), una Ferrari 458 Italia (281.530 euro), una Ferrari 812 Superfast (414.360 euro), una Mercedes B63 Brabus (S63 Coupe) (283.800 euro), una  Porsche GT Street (358.730 euro), una Lamborghini Huracán EVO Spyder (261.100 euro), una McLaren 765LT (434.220 euro), una Mercedes-Maybach V-Class (170.280 euro), un’ Aston Martin DB11 (272.450) euro, una Bentley Continental GT (283.800 euro) e una McLaren 720S  (454.090 euro).
    Se l’elettrico non è per tutti, la CO2 non diminuirà LEGGI TUTTO

  • in

    F1, i piloti votano il migliore dell’anno: trionfa Verstappen davanti a Leclerc

    ROMA – I piloti scelgono il migliore tra di loro. Dopo i team principal, infatti, il sito ufficiale della Formula 1 ha chiamato gli stessi protagonisti ad eleggere il migliore tra loro. Come nelle precedenti edizioni ai piloti era permesso votare per se stessi, anche se solo alcuni hanno scelto di farlo. Le schede di ognuno sono tuttavia rimaste segrete ma nulla è cambiato rispetto alla classifica dei team principal visto che, anche in questo caso, il vincitore è stato Max Verstappen, capace di trionfare davanti al ferrrista Charles Leclerc e alla “sorpresa” Lewis Hamilton, terzo in questa speciale classifica al pari di George Russell.

    Rimangono fuori dal podio nomi di spicco della Formula 1: subito giù dal podio c’è Lando Norris, capace però di piazzarsi meglio rispetto a Fernando Alonso e anche meglio del pilota della Ferrari Carlos Sainz. Ancora più indietro, vera sorpresa di questa speciale classifica, è però la posizione di Sergio Perez; il messicano della Red Bull, infatti, è solo in decima posizione, peggio addirittura di Alex Albon e Sebastian Vettel, ottavi a pari merito nonostante una stagione nettamente inferiore, in termini di punti, rispetto all’alfiere della scuderia di Milton Keynes. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, i piloti scelgono il migliore del 2022: ecco chi è il vincitore

    ROMA – La Formula 1 assegna i voti ai propri piloti. Dopo i team principal, infatti, il sito ufficiale della massima serie del motorsport ha chiamato gli stessi protagonisti ad eleggere il migliore tra loro. Come nelle precedenti edizioni ai piloti era permesso votare per se stessi, anche se solo alcuni hanno scelto di farlo. Le schede di ognuno sono tuttavia rimaste segrete ma nulla è cambiato rispetto alla classifica dei team principal visto che, anche in questo caso, il vincitore è stato Max Verstappen, capace di trionfare davanti al ferrrista Charles Leclerc e alla “sorpresa” Lewis Hamilton, terzo in questa speciale classifica al pari di George Russell.

    Rimangono fuori dal podio nomi di spicco della Formula 1: subito giù dal podio c’è Lando Norris, capace però di piazzarsi meglio rispetto a Fernando Alonso e anche meglio del pilota della Ferrari Carlos Sainz. Ancora più indietro, vera sorpresa di questa speciale classifica, è però la posizione di Sergio Perez; il messicano della Red Bull, infatti, è solo in decima posizione, peggio addirittura di Alex Albon e Sebastian Vettel, ottavi a pari merito.

    Clicca qui per non perderti tutte le news ed i pronostici di Formula 1 LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGP, Quartararo rimpiange Vinales: “Senza di lui Yamaha meno competitiva”

    ROMA – “La Ducati ha firmato un finale di stagione incredibile. Invece noi non abbiamo fatto un solo passo avanti. L’unica cosa nuova che ho avuto per tutta la stagione è un forcellone”. Fabio Quartararo non si è mostrato per niente soddisfatto del lavoro fatto da Yamaha negli ultimi anni per quanto riguarda lo sviluppo della moto. Intervistato da “Moto Revue Magazine”, il francese ha parlato della differenza con il lavoro di Ducati in vista del Mondiale 2022 di MotoGP, che l’ha visto terminare secondo dietro a Pecco Bagnaia.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    La partenza di Vinales
    “A causa del Covid lo sviluppo del motore si è fermato per 18 mesi – ha sottolineato Quartararo -. Mi aspettavo di avere qualcosa di nuovo per l’inizio dell’anno, pensavo che i giapponesi si fossero presi del tempo per prepararsi, per migliorare la nostra prestazione. In Giappone avremmo dovuto provare la gomma dura al mattino, in Thailandia abbiamo commesso un errore con la gomma anteriore e la pressione delle gomme. Al Mugello tutti erano soddisfatti perché sono arrivato secondo. Ho avuto l’impressione che nessuno si rendesse conto del casino in cui ci trovavamo. Quando gli altri sono progrediti, noi siamo rimasti ferm. Pur sapendo di avere più potenziale di prima per vincere, la mia moto non me l’ha permesso. Da quando Maverick Vinales non è più nel team, la moto non è più competitiva”. LEGGI TUTTO