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    F1, Verstappen: “Non possiamo permetterci errori contro Mercedes e Ferrari”

    ROMA – Max Verstappen si presenta ai nastri di partenza della nuova stagione di F1, al via in Bahrain, con i gradi, ancora una volta, di uomo da battere. Il pilota olandese, vincitore degli ultimi due campionati, è sicuro dei mezzi della propria Red Bull, anche nel confronto con le altre scuderie, Ferrari e Mercedes su tutte: “La minaccia principale sono i team più vicini a noi, ma noi stessi possiamo essere una minaccia: dobbiamo restare sul pezzo, non possiamo permetterci di commettere troppi errori. Non possiamo essere perfetti, tutti commettono errori, l’importante è farne meno possibili”.  LEGGI TUTTO

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    F1 Ferrari, Leclerc: “Red Bull più avanti. Di quanto, lo vedremo”

    ROMA – Charles Leclerc è stato tra i protagonisti della consueta conferenza stampa che precede il GP del Bahrain, primo appuntamento della nuova stagione di F1. I piloti e le scuderie sono reduci dai tre giorni di test della settimana scorsa, da cui la Ferrari è uscita con buone indicazioni, secondo il monegasco, nonostante la Red Bull appaia più avanti: “Sono partiti bene, sembrano molto forti. Sono solo test, è difficile quantificare di quanto sono avanti, ma sembrano esserlo e abbiamo del lavoro da far. Non abbiamo mostrato tutte le nostre carte, e nemmeno Red Bull, ma in generale nessun team lo ha fatto. Difficile dire a che punto siamo, lo vedremo in qualifica, ma in generale penso che siamo un po’ indietro. L’obiettivo, comunque, rimane quello di migliorare di una posizione quanto fatto l’anno scorso”. LEGGI TUTTO

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    F1 Ferrari, Jean Todt: “Legato a vita al Cavallino”

    ROMA – Jean Todt e la Ferrari, un legame indissolubile: l’ex dirigente francese è tornato a parlare del proprio rapporto con il Cavallino a poche ore dal via alla nuova stagione di F1 in Bahrain. “Ho lasciato la Ferrari l’1 aprile 2009 ma non passa giorno senza che la gente mi ricordi che sono legato alla Ferrari per tutta la vita. Gran parte della mia notorietà viene dalla Scuderia”, ha dichiarato l’ex team principal del Cavallino in un’intervista rilasciata a L’Équipe. Todt ha segnato irrimediabilmente gli anni più vincenti della Ferrari, portata a vincere otto Mondiali costruttori e sei piloti, grazie anche al rapporto con Michael Schumacher: “Abbiamo creato una storia incredibile. Aveva chiesto di avere una clausola rescissoria nel suo contratto che gli avrebbe permesso di andare via se me ne fossi andato anch’io. Nel 1996 girava voce che sarei stato cacciato, i giornalisti ne parlarono a Michael che rispose: ‘Se Jean se ne va, me ne andrò anch’io’. È molto difficile vincere e ancora di più farlo nel tempo. La gente non se ne rende conto. Pensavano che fossimo noiosi, ma non si rendevano conto di quanto fosse difficile essere noiosi”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Stroll sarà presente in Bahrain: l’annuncio di Aston Martin

    ROMA – La nuova stagione di F1 è finalmente pronta a prendere il via con il Gran Premio di Bahrain, al via in queste ore. In vista del weekend di gara sul circuito di Sakhir, un grande punto di domanda aleggiava in casa Aston Martin, dove tenevano banco le condizioni fisiche di Lance Stroll, vittima, prima dei test della scorsa settimana, di un infortunio ai polsi in seguito a una caduta in bicicletta. Il pilota canadese era atteso in Bahrain, dove si è sottoposto ai controlli medici del caso, per verificare la sua idoneità o meno a gareggiare. Idoneità che è arrivata, come annunciato poco fa dalla F1: Stroll è quindi pronto a sedersi al volante della sua AMR23, con buona pace di Felipe Drugovich, il terzo pilota che ha ben figurato nei test, e Stoffel Vandoorne, e anche di chi sperava in un clamoroso ritorno di Sebastian Vettel (per la verità già ampiamente smentito dalla scuderia di Silverstone).  LEGGI TUTTO

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    F1, GP Bahrain: l’annuncio sulle condizioni di Stroll

    ROMA – Il grande giorno è arrivato, la stagione 2023 di F1 è pronta a prendere il via con il GP di Bahrain. In vista del weekend di gara sul circuito di Sakhir, un grande punto di domanda aleggiava in casa Aston Martin, dove tenevano banco le condizioni fisiche di Lance Stroll, vittima, prima dei test della scorsa settimana, di un infortunio ai polsi in seguito a una caduta in bicicletta. Il pilota canadese era atteso in Bahrain, dove si è sottoposto ai controlli medici del caso, per verificare la sua idoneità o meno a gareggiare. Idoneità che è arrivata, come annunciato poco fa dalla F1: Stroll è quindi pronto a sedersi al volante della sua AMR23, con buona pace di Felipe Drugovich, il terzo pilota che ha ben figurato nei test, e Stoffel Vandoorne, e anche di chi sperava in un clamoroso ritorno di Sebastian Vettel (per la verità già ampiamente smentito dalla scuderia di Silverstone).  LEGGI TUTTO

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    F1, per Liberty Media incassi record nel 2022: le cifre che fa girare la Formula 1

    ROMA – La crescita commerciale e di interesse che sta vivendo la Formula 1 negli ultimi anni è sotto gli occhi di tutti, grazie al lavoro di Liberty Media. Infatti, nonostante alcune scelte possano non essere gradite al 100% dai più “puristi” del motorsport (come la creazione della serie Drive to Survive, per citare un esempio), è innegabile che a livello globale i numeri siano dalla parte dell’azienda che controlla la F1. A certificarlo sono anche le entrate registrate nel 2022, che hanno toccato quota 2,5 miliardi di dollari (circa 2,350 miliardi di euro): una cifra record, che fa segnare un +20% rispetto al 2021, per un reddito operativo schizzato a 239 milioni di dollari. Diversi i fattori che hanno portato a questa crescita. Prima di tutto, il ritorno alla piena capacità di pubblico, con un totale di 5,7 milioni di presenze (+36% rispetto al 2019, l’ultimo anno prima delle restrizioni dovute alla pandemia da Covid). L’aumento delle entrate è andato di pari passo con l’aumento dei costi, che ammontano a 593 milioni (contro i 421 del 2021) tra le diverse aree, anche se una discreta parte rientra nelle spese di promozione del GP di Las Vegas (circa 19 milioni di dollari), appuntamento clou del 2023 nonché simbolo della crescita di popolarità della Formula 1 negli Stati Uniti.  LEGGI TUTTO

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    F1, incassi da record per Liberty Media nel 2022: oltre 2,5 miliardi di dollari

    ROMA – Il lavoro che Liberty Media ha fatto nel corso degli anni ha portato a una crescita esponenziale di interesse verso il mondo della Formula 1. Infatti, nonostante alcune scelte possano non essere gradite al 100% dai più “puristi” del motorsport (come la creazione della serie Drive to Survive, per citare un esempio), è innegabile che a livello globale i numeri siano dalla parte dell’azienda che controlla la F1. A certificarlo sono anche le entrate registrate nel 2022, che hanno toccato quota 2,5 miliardi di dollari (circa 2,350 miliardi di euro): una cifra record, che fa segnare un +20% rispetto al 2021, per un reddito operativo schizzato a 239 milioni di dollari. Diversi i fattori che hanno portato a questa crescita. Prima di tutto, il ritorno alla piena capacità di pubblico, con un totale di 5,7 milioni di presenze (+36% rispetto al 2019, l’ultimo anno prima delle restrizioni dovute alla pandemia da Covid). L’aumento delle entrate è andato di pari passo con l’aumento dei costi, che ammontano a 593 milioni (contro i 421 del 2021) tra le diverse aree, anche se una discreta parte rientra nelle spese di promozione del GP di Las Vegas (circa 19 milioni di dollari), appuntamento clou del 2023 nonché simbolo della crescita di popolarità della Formula 1 negli Stati Uniti.  LEGGI TUTTO

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    Hamilton: “Vinceremo a modo nostro”

    L’anno del riscatto, dell’orgoglio, quello in cui bisogna ancora dimostrare qualcosa dopo aver chiuso per la prima volta una stagione senza vincere una gara. Lewis Hamilton, sette titoli, 103 vittorie e altrettante pole position non sta lì tranquillo ad ammirare i suoi record, forse perché ne rimane uno che pesa più degli altri: quello dei campionati del mondo vinti che ora divide con Michael Schumacher. Vuole andare oltre. Anche perché nel 2021 è stato privato nel rocambolesco finale di gara di Yas Marina di un obiettivo che ormai sembrava raggiunto e invece ha preso la direzione di Verstappen. Alla vigilia del suo diciassettesimo anno in Formula 1, Lewis ha incontrato un ristretto gruppo di media. Autosprint era presente. Dodici mesi fa, di questi tempi, c’era ancora l’amarezza del titolo sfumato nel 2021. Oggi ha voltato pagina definitivamente e, soprattutto, come vive questo nuovo capitolo della carriera? «La pausa invernale è stata rigenerante. Sono stato veramente bene, ho viaggiato con la mia famiglia, sono carico, sereno e motivato per ripartire. So che non sarà semplice risalire ma sono certo di essere nel miglior team per riuscirci. L’anno scorso, nel contesto di una stagione difficile, siamo riusciti a risollevarci. Abbiamo ritrovato competitività su certe piste tornando al successo. Non capita in tutte le squadre». Ha la stessa carica di inizio carriera? «Non posso dire che sia stato sempre così ma quest’anno sì. Non ricordo una stagione in cui non vedevo l’ora come adesso di saltare in macchina e ripartire. Ho fatto un paio di test per le gomme pur di salire in macchina il prima possibile, cose che in passato avrei anche evitato. Mi sento rinvigorito, voglio tornare a lavorare con il team che ho trovato molto carico. La W14 è una chiara evoluzione della macchina precedente, ci sono delle differenze che sono emerse molto bene nei meeting che ho fatto finora con lo staff tecnico e gli ingegneri. Mi hanno spiegato cosa hanno realizzato, perché, e cosa si aspettano». 310 gran premi in carriera: c’è un posto che le trasmette particolari emozioni, dopo così tanto tempo? «Il Brasile è per me come una seconda corsa di casa. Penso ad Ayrton e alla passione della gente. E’ un Paese per me è speciale». Dopo le difficoltà della stagione 2022, cosa le dà particolare fiducia nell’affrontare quest’anno? «Correre per la Mercedes è come stare nella mia famiglia. Ho piena fiducia in tutti e so benissimo che questo gruppo sa vincere: mi ha permesso di farlo numerose volte. Ogni volta che vengo in azienda vedo progressi. Sarà l’undicesimo anno con la Mercedes: il tempo scorre ma trovo sempre un gruppo molto unito e motivato». Come si è preparato dal punto di vista fisico? «Ho giocato a squash, nuotato molto, corso. Ma motori poco o niente. A prescindere dalla preparazione, quando dopo l’inverno si sale su una Formula 1 il fisico incontra degli stimoli difficilmente replicabili, come la forza G che agisce sul nostro collo». Oltre alle corse, è coinvolto nella realizzazione di un film. Come procede con il casting e ci saranno altri “divi” oltre a Brad Pitt? «Stiamo selezionano i protagonisti. Sarà emozionante lavorare con Brad, abbiamo registrato alcune piccole scene. Io voglio che ci siano anche donne, con una rappresentazione il più larga e differenziata possibile. Amo vedere delle donne meccanico e pilota». Aspetterà di capire quanto sarà competitiva la W14 prima di rinnovare il con la Mercedes? «No, la squadra non ha nulla da dimostrarmi,. Una stagione difficile non incide sulla capacità del nostro gruppo. Qui c’è armonia ed energia, è un momento positivo e non vorrei essere da nessun’altra parte». C’è qualcosa di particolare che ha chiesto ai suoi ingegneri? «Ci sono stati tanti aspetti che nella macchina dell’anno scorso non sono andati come dovevano andare. Penso che nella realizzazione della W14 siano state accolte le nostre richieste di miglioramenti». Cosa le ha insegnato la scorsa stagione? «Quando si perde, si impara di più. Penso che le difficoltà ci abbiano rinforzato. Adesso lavoriamo ancora più profondamente, c’è maggior senso critico e sono orgoglioso e contento di tutti coloro che lavorano con me. L’anno scorso è andato, non si torna indietro, ma ci teniamo le lezioni apprese». Con la squadra avete fatto qualcosa di diverso? «Ho lavorato molto al simulatore e speso più tempo con i miei tecnici. Ho lavorato tanto sia sul mio lato fisico che mentale».
    Le piace che la macchina sia tornata una pantera nera??«È una questione di peso, serve a renderla più leggera. E poi, quasi tutti la preferivano comunque di questo colore». Gli ingegneri hanno voluto mantenere i punti di forza della W13. Ma ce ne sono? «Un paio di cose da salvare me le tengo: il ritmo gara e l’affidabilità erano ottimi. Ma, per il resto, butterei tutto. La W14 dovrà essere nel complesso più efficiente, una vera macchina». La W14 è unica nel suo design. C’è qualcosa che la preoccupa? «No, perché noi non siamo mai stata una squadra che guarda troppo le altre. Tutti progrediscono e non si può farlo copiando dagli altri. Dobbiamo fare a modo nostro per battere Red Bull e Ferrari. Ho la massima fiducia nei nostri ingegneri e sono certo che faremo meglio rispetto a dodici mesi fa. E, anche se non inizieremo al massimo, sapranno trovare dei rimedi, senza necessariamente iniziare con una macchina perfetta sin dal Bahrain. Vincere la prima corsa non significa vincere il campionato. Conta essere primi solo alla fine».
    AUTOSPRINT* LEGGI TUTTO