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    Filippo Ganna nella storia: conquista il record dell'ora di ciclismo

    Impresa storica di Filippo Ganna: sul Velodromo di Grenchen (Svizzera) il campione verbanese percorre 56.792 km e migliora i 55,548 km raggiunti dal britannico Dan Bigham lo scorso 19 agosto nello stesso impianto elvetico. “Sono molto felice, è un obiettivo incredibile”, le prime parole del piemontese che riporta il primato in Italia a 38 anni dalla prestazione di Francesco Moser e a 66 dal record di Baldini LEGGI TUTTO

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    Nibali chiude la carriera al Giro di Lombardia: “Me la sono goduta fino all'ultimo”

    “Sono felice, me la sono goduta al massimo”. Vincenzo Nibali appende la bici al ‘chiodo’ dopo una carriera da fuoriclasse, conclusa al Giro di Lombardia: il quasi 38enne campionissimo di Messina è rimasto con i migliori fino a 20 chilometri dall’arrivo di Como, costretto alla resa da un super Tadej Pogacar. “È stata una gara molto tirata – spiega il siciliano – e quante emozioni… già dalla mattina, a Bergamo, e durante tutto il percorso: le manifestazioni di affetto dei tifosi, gli striscioni mi hanno commosso”. Lo ‘Squalo’ ha chiuso con un più che onorevole 24° posto a 2’17” dallo sloveno. “Sono davvero stanco – ammette Nibali – e da domani potrò riposarmi, finalmente… ma la bici sarà ancora parte della mia vita”. 

    Malagò: “Sei la storia, grazie Vincenzo”
    L’amore dei tifosi, il rispetto dei colleghi e la riconoscenza delle istituzioni, manifestata attraverso il messaggio di Giovanni Malagò, presidente del Coni: “Sei stato talento, coraggio e successo. Sei diventato lo Squalo, sarai per sempre la storia. Del ciclismo e di tutto lo sport italiano. Riconoscenti per le vittorie, le scalate, gli sprint e le emozioni che hai saputo regalarci. Grazie Vincenzo!”. LEGGI TUTTO

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    Giro di Lombardia, vince Pogacar: la classifica

    Ancora Tadej Pogacar: dopo il successo del 2021 lo sloveno vince anche l’edizione numero 116 del Giro di Lombardia battendo in volata Enric Mas, terzo Mikel Landa. Ma questa “Classica delle foglie morte” è stata anche l’ultima corsa di Vincenzo Nibali e Alejandro Valverde, una passerella trionfale per il siciliano e lo spagnolo da Bergamo a Como. Al via tanti pezzi da novanta: Pogacar ritrova Jonas Vingegaard dopo le battaglie al Tour de France, ma ci sono anche Julian Alaphilippe, Bauke Mollema, Jakob Fuglsang, Matej Mohoric, Sergio Higuita, Damiano Caruso, Rigoberto Uran, Romain Bardet, Domenico Pozzovivo, Adam Yates, il campione nazionale Filippo Zana e Giulio Ciccone. Scattano subito in dieci, raggiunti a Bellagio, ai piedi della Madonna del Ghisallo: 8,7 chilometri al 5,4% percorsi senza troppi affanni dai migliori, che si danno appuntamento ai -36 dall’arrivo per le due tornate di San Fermo della Battaglia e sul Civiglio (4,2 km al 9,7% di pendenza media con punte al 14%), dove il 4 ottobre del 2015 Vincenzo bruciò Daniel Moreno e Thibaut Pinot vincendo la sua prima classica Monumento. E proprio sul Civiglio, Nibali deve arrendersi allo strappo di Pogacar, seguito a ruota soltanto da Landa e Mas, fino alla volata imperiale di Como che regala il bis al campionissimo sloveno.

    Giro di Lombardia 2022: l’ordine d’arrivo
    1) POGACAR Tadej (UAE Team Emirates) 6h21:22
    2) MAS Enric (Movistar) s.t.
    3) LANDA Mikel (Bahrain-Victorious) +10″
    4) HIGUITA Sergio (BORA-Hansgrohe) +52″
    5) RODRÍGUEZ Carlos (INEOS Grenadiers) s.t.
    6) VALVERDE Alejandro (Movistar) +1:24
    7) MOLLEMA Bauke (Trek-Segafredo) s.t.
    8) MOLARD Rudy (Groupama-FDJ) s.t.
    9) BARDET Romain (DSM) s.t.
    10) YATES Adam (INEOS Grenadiers) +1:26 LEGGI TUTTO

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    Nibali, si ritira lo stratega del ciclismo: Milano-Sanremo la vittoria più bella

    Ciclismo
    Nibali tra le leggende: la carriera dello ‘Squalo’

    A fine stagione il ritiro dello ‘Squalo’, come annunciato dallo stesso campione siciliano nella sua Messina al termine della quinta tappa del Giro 2022. In carriera Nibali ha vinto tutto: l’apice nel 2014 con il trionfo al Tour de France
    di Alfredo Corallo
    NIBALI: ‘A FINE STAGIONE LASCIO’

    L’ANNUNCIO DEL RITIRO. “Questo sarà il mio ultimo Giro e a fine stagione si concluderà la mia carriera”. Ha aspettato che la corsa rosa sbarcasse nella sua Messina per dare l’annuncio, Vincenzo Nibali. “Ho raccolto davvero tantissimo nella mia carriera – ha detto lo Squalo, commosso – qui è iniziata la mia storia, con le prime corse in Sicilia, che poi ho lasciato a 15 anni. Ho dato tantissimo al ciclismo e forse è arrivato il momento di restituire quello che ho sottratto alla famiglia, agli amici, a tutto quello che ho sacrificato per le due ruote”.

    NUMERI. Vincenzo, nato a Messina il 14 novembre del 1984, è uno dei sette ciclisti (in compagnia di Jacques Anquetil, Eddy Merckx, Felice Gimondi, Bernard Hinault, Alberto Contador e Chris Froome) ad aver conquistato almeno un’edizione dei tre Grandi Giri: la Vuelta a España nel 2010, due volte la Corsa rosa (2013 e 2016) e il Tour de France 2014.

    MONUMENTO. Nel suo palmarès anche due Lombardia (2015 e 2017), la Milano-Sanremo (2018), due titoli italiani nella prova in linea (2014 e 2015), due Tirreno-Adriatico (2012 e 2013) e sette podi complessivi nei tre Grandi Giri.  LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, lascia anche Philippe Gilbert: la Parigi-Tours la sua ultima corsa

    Non solo Nibali e Valverde. Domenica lascerà il ciclismo, almeno quello nei panni dell’atleta, il belga Philippe Gilbert, 40 anni e professionista da 19, campione del mondo in linea nel 2012. Abbandona l’attività agonistica correndo la Parigi-Tours, e spiega di aver scelto proprio questa  corsa “perché qui, nel 2008, ha colto la mia prima vittoria importante. Sono un privilegiato ad aver avuto la possibilità di lasciare correndo proprio qui. Ricordo quel giorno, quando vinsi, e l’emozione che provai, all’epoca la Parigi-Tours faceva parte del circuito di Coppa del Mondo. E poi la vinsi correndo per un team francese (La Française des Jeux ndr) e agli ordini di Marc Madiot e ricordo anche la sua felicità: fu un cosa incredibile”.  80 vittorie, tra cui 5 “Monumento” (un Giro delle Fiandre, una Parigi-Roubaix, una Liegi-Bastogne-Liegi e due volte il Lombardia) e un Mondiale, Gilbert come vuole essere ricordato? “Vorrei essere ricordato come un corridore che dava spettacolo – dice Gilbert -. Non c’è niente di più bello che vincere correndo in quel mondo, attaccando, un po’ come ha fatto quest’anno Remco Evenepoel. Io il ciclismo lo concepisco così, e la gente ama i ciclisti che prendono dei rischi, compreso anche quello di perdere”. In cosa è cambiato il ciclismo negli ultimi venti anni? “In molte cose – risponde -, tipo i materiali, le date, il modo di correre. E poi anche che prima c’erano un paio di neoprofessionisti per squadra, adesso ce ne sono anche cinque o sei. E ci sono atleti che passano al professionismo molto persto,a ncora da juniores, come Evenepoel e Pogacar. In gara tutto ciò si vede, perché alcuni corrono ancora come nelle gare juniores. Si vedono corse meno ‘controllate’ e più ‘attaccanti’. È divertente, e bello da vedere”.  LEGGI TUTTO

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    Giro d'Italia 2023, svelate le prime tappe: partenza il 6/5 con una cronometro in Abruzzo

    “Grande partenza dal mare fino si contrafforti dell’Appennino, un Giro d’Italia che toccherà tutte le province dell’Abruzzo”, così Mauro Vegni direttore del Giro d’Italia Ha introdotto all’Aquila la Gran Partenza in Abruzzo del Giro d’Italia 2023 prevista per 6 maggio dalla Costa dei Trabocchi a Fossacesia in provincia di Chieti. La presentazione precede quella di tutte le tappe previste a ottobre è stata organizzata dalla Regione Abruzzo, attore principale di questa impresa.

    Per la seconda volta nella storia, dopo quella del 2001, la Corsa Rosa partirà dalla Regione Abruzzo. La prima e la seconda tappa si svolgeranno interamente sul territorio, la terza, con partenza da Vasto, si dirigerà verso Sud mentre la settima farà ritorno in Abruzzo terminando ai 2135 metri del Gran Sasso d’Italia (Campo Imperatore). Alla presentazione sono intervenuti i ciclisti abruzzesi della Trek-SegafredoTruck Giulio Ciccone e Dario Cataldo il primo originario di Chieti e il secondo di Miglianico (CH).

    In partenza ci sarà una cronometro individuale di 18.4 km sulla Costa dei Trabocchi da Fossacesia Marina (quasi interamente sulla pista ciclabile) ad Ortona. La seconda frazione sarà adatta ai velocisti e porterà il gruppo da Teramo a San Salvo (7 maggio). Il giorno successivo la carovana saluterà l’Abruzzo con una tappa che partirà da Vasto con direzione Sud prima di rientrare sul territorio venerdì 12 maggio con la settima frazione che si concluderà sul Gran Sasso d’Italia (Campo Imperatore). Per il quarto anno di fila l’Abruzzo ospiterà un arrivo in salita. Da notare che nelle ultime due occasioni il vincitore di tappa, nel 2021 Egan Bernal a Campo Felice e nel 2022 Jai Hindley sul Blockhaus, si è anche aggiudicato il Giro d’Italia.

    “Un prologo sulla costa dei Trabocchi è qualcosa di speciale perché io lì mi ci alleno tutti i giorni, qualcosa di incredibile a livello emotivo”, dice Cataldo. “Mi godrò il tempo e le strade su questa crono”, dice scherzando lo scalatore Ciccone, sottolineando: “Una partenza dalla costa dei trabocchi è un sogno che si avvera per noi ciclisti abruzzesi”. LEGGI TUTTO