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    Polonara dopo l’operazione per il tumore: “L’esempio di Mihajlovic: lottare sempre”

    A Milano è sembrato vedere già un passo avanti. Intanto come sta?«Sicuramente meglio, piano piano, giorno dopo giorno. Ho accelerato perché mi sento bene e in grado di dare un contributo importante alla squadra, anche se non sono ovviamente al 100%. Non so dire in che percentuale, cerco di dare un contributo a compagni e staff. Sono già contento di essere in campo».
    Che risposta ha avuto dalla gente in questi mesi?«Ho sentito la vicinanza della famiglia, degli amici, ma anche di tanti che non conoscevo. Persone che mai avrei pensato mi avrebbero scritto o chiamato, mi hanno dato una forza in più per passare questo brutto momento».
    Dopo due grandi vittorie europee in casa, alla Virtus serve un colpo fuori: a Vitoria sarà possibile?«Veniamo da una serie di sconfitte in trasferta, sappiamo che questa sarà una gara difficile, però vogliamo rifarci, perché sappiamo benissimo come in Eurolega faccia la differenza vincere fuori casa. Dobbiamo tornare a Bologna con un successo».
    Sono sette nelle ultime otto partite le vittorie della squadra di Ivanovic, la squadra del momento. Come la giudica?«È vero, sono in un ottimo momento, con Ivanovic hanno cambiato passo, avranno un pubblico infuocato, saranno super caldi. È un gruppo di gran talento, fatto di ragazzi che vogliono emergere. E sono allenati molto bene».
    Coach Ivanovic che tipo è?«Lo adoro. Per me è stato importantissimo, mi ha dato grande fiducia e responsabilità, mi ha fatto crescere tanto».
    È davvero un tipo così duro come dicono?«E’ duro, ma con molti giocatori puoi fare il duro. Magari con i più esperti, quelli di 35 anni, è più difficile. All’epoca ero più giovane, c’erano tanti ragazzi come me, e ha funzionato benissimo».
    A proposito di grandi allenatori e personalità forti, ha pensato in questi mesi all’esempio dato da Sinisa Mihajlovic?«È una delle leggende di Bologna e del calcio bolognese, era anche un grande appassionato di basket. Ho seguito le sue interviste, letto le sue dichiarazioni: sono rimasto impressionato dalla forza, dalla sua volontà di andare avanti, di lottare anche nei momenti difficili. Questo mi è rimasto impresso».
    Con coach Banchi che rapporto ha?«Mi piace molto, ha grande comunicazione con i giocatori, ci trasmette cosa possiamo fare e ci aiuta sia in allenamento e partita. La sua è una grande stima per il gruppo, i risultati si stanno vedendo. Credo che a Bologna, sponda Virtus, siano tutti contenti del suo arrivo».
    È tornato a far canestro da tre, le era mancato?«Sì, però sapevo che con il lavoro prima o poi l’avrei ritrovato. Ora spero di essere sempre più costante».
    Pensa che la sua storia possa servire da esempio?«Ho ricevuto parecchi messaggi di gente che ha preso la mia vicenda come uno stimolo in più. Può essere d’esempio, per me di sicuro lo è stato. Queste cose ti fanno apprezzare quelle più semplici, anche solo andare in palestra. Magari prima dicevo ogni tanto “che palle, c’è allenamento”; adesso vado in palestra con un’altra mentalità e un altro stimolo. Lì per lì è stata una situazione molto dura da affrontare, poi si esce da questo momentaccio. L’aspetto mentale è fondamentale, bisogna stare sul pezzo, lottare e non abbattersi».
    Ai tifosi cosa si sente di dire?«Un grande grazie. Ho sentito l’affetto di tutti, sia a Bologna che fuori. Quelli virtussini in particolare mi hanno sempre incitato, ho avvertito la loro voglia di rivedermi prima possibile dentro al gruppo, cercherò di ripagarli in campo».
    E il ct Pozzecco come l’ha presa?«Male. Lui è uno molto emotivo: era a pezzi quando ha avuto la notizia, ho saputo anche che ha pianto. Abbiamo un ottimo rapporto che va oltre quello tra giocatore e allenatore. Insomma, non l’ha presa benissimo. Mi ha chiamato tante volte, mi è stato vicino come sempre, anche se fisicamente era a Lione». LEGGI TUTTO

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    Nba, super Doncic trascina Dallas contro i Lakers. Ok Clippers e Celtics

    Una notte che i tifosi dei Mavericks dimenticheranno difficilmente e tutto grazie a un’altra prestazione incredibile di Luka Doncic. All’American Airlines Center Dallas batte i Lakers, freschi di successo in Nba Cup, 127-125 trascinata dai 33 punti di Doncic, a cui si aggiungono 17 assist e 6 rimbalzi. A Los Angeles non bastano i 33 punti, con 8 rimbalzi e 9 assist, di James e i 37 punti e 11 rimbalzi di Davis.
    Vincono i Celtics, i Clippers travolgono Sacramento
    Nelle altre gare disputate nella regular season Nba i Celtics superano Cleveland 120-113 guidati dalle doppie doppie di Tatum (25 punti e 10 rimbalzi) e Porzingis (21 punti e 10 rimbalzi). Inutili per i Cavs i 29 punti di Mitchell e i 26 di Garland. Vince anche Denver, che nonostante l’assenza di Murray e l’espulsione a fine secondo quarto di Jokic regola Chicago 114-106, grazie anche ai 25 punti e 6 assist di Jackson. Cadono invece i Warriors contro Phoenix per 119-116 in una partita che verrà ricordata gesto folle di Green che colpisce con un pugno in volto Nurkic e viene espulso. Vittoria dei Suns trascinati dai 32 punti e 7 assist di Booker e dai 16 punti in 27 minuti del rientrante Beal. Gara travolgente anche dei Clippers che si impongono su Sacramento 119-99: sugli scudi Leonard autore di 31 punti. LEGGI TUTTO

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    Nba, Doncic super: trascina i Mavericks contro i Lakers di LeBron James

    È un Doncic da antologia quello che trascina Dallas al successo contro i Lakers. I gialloviola, freschi di successo in Nba Cup, perdono 127-125 e si arrendono di fronte allo sloveno, autore di 33 punti 17 assist e 6 rimbalzi. A Los Angeles non bastano i 33 punti, con 8 rimbalzi e 9 assist, di LeBron James e i 37 punti e 11 rimbalzi di Davis.
    Nba, gli altri risultati
    Nelle altre disputate nella regular season Nba i Celtics superano Cleveland 120-113 guidati dalle doppie doppie di Tatum (25 punti e 10 rimbalzi) e Porzingis (21 punti e 10 rimbalzi). Inutili per i Cavs i 29 punti di Mitchell e i 26 di Garland. Sorride anche Denver, che nonostante l’assenza di Murray e l’espulsione a fine secondo quarto di Jokic regola Chicago 114-106, aiutata dai 25 punti e 6 assist di Jackson. Tra i Bulls si salvano Vucevic con 26 punti e 16 rimbalzi e White con 27 punti e 8 assist. I Warriors cadono contro Phoenix 119-116 in una partita che verrà ricordata per il folle gesto di Green, che colpisce Nurkic in volto e viene espulso. A quel punto i Suns – privi dell’ex Durant – tornano sotto e trionfano anche grazie ai 32 punti e 7 assist di Booker e ai 16 punti in 27 minuti del rientrante Beal. Infine i Clippers travolgono Sacramento 119-99: sugli scudi Leonard autore di 31 punti. LEGGI TUTTO

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    Della Valle: “Brescia può essere pericolosa per tutti”

    Brescia capolista solitaria con capitan Amedeo Della Valle trascinatore: 13,5 punti, il 39,6% da 3, il 97,2 ai liberi (ergo è bene per i difensori evitare di fallo), 3,3 assist. Nell’ultima gara contro Sassari l’ormai ex azzurro ha piazzato 19 punti in 21’ con un clamoroso +41 di pus/minus. LEGGI TUTTO

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    Varese, lungo stop per Moretti: lesione al bicipite femorale

    Moretti, quattro settimane di stop: il comunicato
    La società lombarda ha reso noto che Davide Moretti, “in occasione della sfida di campionato di domenica scorsa contro Brindisi, ha riportato una lesione di terzo grado del muscolo bicipite femorale sinistro. Il giocatore, che ha già iniziato il programma riabilitativo impostato dallo staff medico biancorosso, sarà rivalutato tra quattro settimane”. LEGGI TUTTO

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    Lakers in trionfo: vincono la prima Nba cup, Indiana ko in finale

    I Los Angeles Lakers sono i primi campioni dell’In-Season Tournament, la nuovq competizione ideata dall’Nba per dare maggiore interesse alla regolar season e con un montepremi ricchissimo. Nella finale giocata a Las Vegas, i Lakers si sono imposti sui sorprendenti Indiana Pacers per 123-109. Mvp del torneo l’eterno LeBron James, che a quasi 39 anni chiude con una doppia doppia da 24 punti e 11 rimbalzi. Dominante, invece, Anthony Davis con 41 punti e 20 rimbalzi. Non bastano ai Pacers i 20 punti ed 11 assist di Tyrese Haliburton. – amr LEGGI TUTTO

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    Nba Cup, saranno Lakers e Pacers a sfidarsi in finale

    I Lakers di LeBron James travolgono i Pelicans
    I Lakers, con 30 punti realizzati dal quasi 39enne LeBron James, hanno travolto i New Orleans Pelicans per 133-89, in una semifinale che ha avuto ben poco da dire dopo il terzo quarto, in cui i padroni di casa hanno realizzato 43 punti contro i 17 dei rivali. Nella quarta frazione, James non è nemmeno sceso in campo, chiudendo comunque con 30 punti, cinque rimbalzi e otto assist in meno di 23 minuti di gioco.
    I Pacers piegano i Bucks di Antetokounmpo
    Nell’altra partita, i Pacers hanno sconfitto per 128-119 i Milwaukee Bucks di Giannis Antetokounmpo, grazie soprattutto alle prestazioni di Tyrese Haliburton (27 punti e 15 assist) e di Myles Turner (26 punti e dieci rimbalzi). Il greco ha realizzato 37 punti e preso 10 rimbalzi, ma non sono bastati a decidere a favore dei Buck una partita indecisa fino alle ultimissime fasi. LEGGI TUTTO