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    Eurobasket 2022, Slaughter show: la Polonia accede ai quarti

    BERLINO (Germania) – La Polonia stacca il pass per i quarti di finale degli Europei di basket. Trascinata dai 24 punti di Slaughter e dai 22 di Ponitka, a Berlino la nazionale di Igor Milicic ha superato l’Ucraina con il punteggio di 94-86 e già mercoledì prossimo tornerà in campo per affrontare i campioni in carica della Slovenia. LEGGI TUTTO

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    Nba, Ginobili entra nella Hall of Fame: “Grazie Italia”

    SPRINGFIELD (Stati Uniti) – Manu Ginobili è ufficialmente un membri della Hall Of Fame Nba. L’argentino 4 volte campione con i colori dei San Antonio Spurs è stato introdotto nell’arca della gloria dalla leggenda nerargento Tim Duncan. Durante il discorso, tra i ringraziamenti, non è mancato un pensiero agli inizi della sua carriera in Italia dove presente in sala c’era anche coach Ettore Messina: “L’Italia è stata la mia prima fermata oltreoceano. Nella Viola Reggio Calabria il coach (Gaetano Gebbia) ha avuto fiducia in me nei momenti difficili, grandi veterani che mi hanno mostrato la strada. È stato un primo passo fantastico nel basket europeo. Poi il salto alla Virtus Bologna, quando sono stato allenato da Messina che mi ha insegnato come raggiungere i trofei e lo abbiamo imparato molto velocemente. Grazie coach. La NBA è diventata da un sogno irraggiungibile a un obiettivo realistico dopo aver giocato per te (Ettore Messina) e grazie a un gruppo fantastico di compagni, vincente abbastanza per trionfare in Eurolega – conclude – L’esperienza italiana per me è stata molto importante. Lì sono diventato non solo il giocatore poi visto in NBA ma anche l’uomo che sono ora. Quindi ringrazio tutti coloro che ne sono stati parte” LEGGI TUTTO

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    Ginobili nella Hall Of Fame Nba 2022: “Grazie Italia”

    SPRINGFIELD (Stati Uniti) – Nella notte si è tenuta a Springfield la cerimonia ufficiale dell’introduzione della classe 2022 della Hall Of Fame Nba dove i riflettori sono stati tutti per l’ex Virtus Bologna Manu Ginobili. Il quattro volte campione Nba con i San Antonio Spurs è stato introdotto dalk’ex compagno di squadra Tim Duncan e, durante il discorso, ha avuto un pensiero per l’Italia dove è cestisticamente cresciuto: “L’Italia è stata la mia prima fermata oltreoceano. Nella Viola Reggio Calabria il coach (Gaetano Gebbia) ha avuto fiducia in me nei momenti difficili, grandi veterani che mi hanno mostrato la strada. È stato un primo passo fantastico nel basket europeo. Poi il salto alla Virtus Bologna, quando sono stato allenato da Messina che mi ha insegnato come raggiungere i trofei e lo abbiamo imparato molto velocemente. Grazie coach. La NBA è diventata da un sogno irraggiungibile a un obiettivo realistico dopo aver giocato per te (Ettore Messina) e grazie a un gruppo fantastico di compagni, vincente abbastanza per trionfare in Eurolega – conclude – L’esperienza italiana per me è stata molto importante. Lì sono diventato non solo il giocatore poi visto in NBA ma anche l’uomo che sono ora. Quindi ringrazio tutti coloro che ne sono stati parte” LEGGI TUTTO

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    Eurobasket: Italia, attenta a Jokic

    Esistono innumerevoli storie che riguardano Nikola Jokic, il centro serbo che domani affronterà l’Italia: folli, assurde, irreali. Il problema è che sono tutte vere. A partire da quello che a 13 anni era il suo grande sogno: diventare un fantino.Certo, oggi risulta per lo meno difficile immaginare un uomo alto 2,11 e pesante quasi 130 chili in un ippodromo, ma Jokic da bambino aveva davvero programmato un futuro nelle corse dei cavalli. «Andavo e pulivo le stalle, quella era la mia vita. Ho anche fatto una corsa amatoriale una volta, mi sono piazzato quarto». Il “piccolo” Nikola, cresciuto a Sombor, cittadina della Serbia chiamata “Piccola Firenze”, combatteva già allora con l’obesità, ma i fratelli maggiori, Strahinja e Nemanja, continuavano a spingerlo verso il basket; sport che lui all’inizio non sopportava, a tal punto che a 10 anni piangeva ogni volta che il padre lo accompagnava agli allenamenti. Poi però iniziò a crescere, e a scoprire che, nonostante i molti chili di troppo, aveva un talento innato con la palla in mano. In poche stagioni era diventato una sorta di fenomeno da circo (equestre?) sotto i tabelloni con la maglia del Mega Vizura. Tanto famoso che un giorno firmò così tanti autografi da farsi venire una infiammazione al tendine di una mano.

    Il grande salto

    Impossibile per la NBA non notare questo ragazzone sempre allegro e sorridente (da cui il soprannome Joker). Nel 2015 Denver gli diede una possibilità, nonostante i suoi evidenti problemi di sovrappeso dovuti alla sua smodata fame e alla sua passione per la Coca Cola. Ne beveva tre, dicasi tre, litri al giorni… «Ma dopo il primo volo a Denver ho smesso», rivelò lui senza convincere quasi nessuno. Nel frattempo continuava a fare sfracelli sotto i tabelloni e a non separarsi dai fratelli, ingaggiando furiose sfide alla playstation a “Call of Duty”. Per non parlare della partite a carte. «Quando giochiamo bisogna sempre guardare bene quello che avviene sotto il tavolo. Perché tutti e tre bariamo».

    Mvp

    L’errore peggiore parlando di Jokic sarebbe quello di lasciarsi confondere dalle storie che lo circondano e dalle sue sparate, visto che oggi è considerato il miglior centro della NBA. Come d’altronde testimonia il fatto che negli ultimi due anni è stato eletto miglior giocatore delle stagioni regolari. Tanto per rendere l’idea, nel 2021-22 ha viaggiato alla media di 27,3 punti, 13,7 rimbalzi e, incredibile ma vero, la bellezza di 7,6 assist. La sua capacità di muoversi come un ballerino sotto canestro, di segnare da fuori, e di mettere a frutto la padronanza dei fondamentali imparati in Serbia, lo hanno reso quello che è: un giocatore praticamente immarcabile in area. E immensamente ricco. A luglio infatti Denver gli ha fatto firmare un contratto quinquennale record da 264 milioni di euro. Il prolungamento più oneroso nella storia della Lega, per lo meno nella fase di negoziazione libera.E visto che lui non c’era nel clamoroso ko della sua Serbia con l’Italia nel preolimpico dello scorso anno, per “allenarsi” alla sfida contro gli azzurri, nella prima fase degli Europei ha viaggiato alla media di 19,6 punti, 9,4 assist e 4,4 assist…Come va marcato un tipo simile? Tenendo conto che, con Tessitori fuori dalle rotazioni, la Nazionale sta giocando senza un centro di ruolo, si può solo sperare di fargli arrivare in area meno palloni possibili con dei raddoppi, correndo però il rischio di esporsi al tiro da fuori degli esterni serbi. Oppure, che domani Jokic mangi un po’ troppo pesante a pranzo… LEGGI TUTTO

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    Eurobasket, la Slovenia di Doncic vola ai quarti: Belgio ko 88-72

    BERLINO (GERMANIA) – La Slovenia si qualifica agli ottavi di finale degli Europei di basket. I campioni d’Europa in carica superano il Belgio per 88-72 ma non è stata di certo una passeggiata. La squadra fiamminga, trascinata da Manu Lecomte autore di 14 punti e 4 rimbalzi, crea diversi problemi agli sloveni per tre quarti abbondanti di gara fino all’exploit di Luka Doncic: il fuoriclasse dei Dallas Mavericks, mvp del match con 35 punti a referto più 5 rimbalzi e 5 assist, trascina i suoi al decisivo parziale di 25-12 dell’ultimo quarto e alla qualificazione ai quarti di finale: l’avversaria sarà la vincente del confronto tra Ucraina e Polonia. In mattinata, la Francia è stata la prima squadra a qualificarsi per i quarti di finale del torneo continentale. La nazionale transalpina ha vinto con fatica con il punteggio di 87-86 contro una coriacea Turchia dopo un tempo supplementare. Miglior marcatore per i francesi il centro dei Minnesota Timberwolves Rudy Gobert, con una doppia doppia da 20 punti 17 rimbalzi. Ai turchi di coach Ataman, privo di Shane Larkin, non basta l’ottima prova di Tuncer: 22 i punti messi a segno dalla guardia dell’Efes. LEGGI TUTTO

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    Eurobasket, Doncic porta la Slovenia ai quarti: Belgio eliminato

    BERLINO (GERMANIA) – La Slovenia si qualifica per i quarti di finale degli Europei di basket. A Berlino i campioni in carica hanno battuto 88-72 il Belgio con 35 punti, 5 rimbalzi e 5 assist della stella Luka Doncic e ora aspettano la vincente della sfida tra Ucraina e Polonia. Questa mattina la Francia è stata la prima squadra a qualificarsi per i quarti di finale del torneo continentale. La nazionale transalpina ha vinto 87-86 contro una coriacea Turchia dopo un tempo supplementare. Miglior marcatore per i francesi il centro dei Minnesota Timberwolves Rudy Gobert, con una doppia doppia da 20 punti 17 rimbalzi. Ai turchi di coach Ataman, privo di Shane Larkin, non basta l’ottima prova di Tuncer: 22 i punti messi a segno dalla guardia dell’Efes. LEGGI TUTTO

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    Nba, accordo vicino per un torneo aggiuntivo dal 2023

    TORINO – Una partita da un milione di dollari. Il commissioner dell’NBA Adam Silver cerca nuovi introiti per le franchigie statunitensi, e per questo motivo sta pensando a un nuovo trofeo all’interno della regular season. La formula coinvolgerebbe soltanto otto delle trenta squadre che partecipano al campionato nazionale. Il torneo aggiuntivo presenterebbe una sola partita in più rispetto alle 82 sfide previste per assegnare l’anello NBA.Guarda la galleryNba, festa Warriors! Settimo titolo e Curry Mvp delle finali
    Una formula particolare
    La nuova manifestazione si svilupperebbe all’interno dello stesso campionato nazionale: le squadre verrebbero qualificate attraverso risultati ottenuti in alcuni match selezionati dal calendario ordinario. I dirigenti dell’Nba lavorano in questi giorni per trovare l’intesa economica sul novo torneo che garantirebbe nuovi introiti soprattutto per le seconde linee dei roster. LEGGI TUTTO