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    Nba: super Doncic non basta a Dallas, Warriors ko contro Phoenix

    I campioni a lezione dai Suns. Brutta sconfitta per Golden State al “Footprint Center”, dove Phoenix passeggia 134-105 con 34 punti e 7 assist di Devin Booker e 16 punti e 14 rimbalzi di Deandre Ayton. Partita nervosa: sette tecnici, due dei quali hanno portato alla prima espulsione in carriera di Klay Thompson dopo un acceso scambio verbale con Booker. Serata da dimenticare per il 32enne californiano, che chiude con appena due punti e 0/5 da tre. Per i Warriors 21 punti di Steph Curry. Male anche Dallas, che cade sotto i colpi dei Pelicans (113-111) nonostante un Luka Doncic da 37 punti, 11 rimbalzi e 7 assist. Lo sloveno manca allo scadere la tripla della vittoria contro una New Orleans che, priva di Brandon Ingram e Zion Williamson, manda otto giocatori in doppia cifra a partire da Trey Murphy (22 punti). I rimaneggiati Clippers (out Leonard, George e Morris) cadono contro Oklahoma City (108-94) che centra la prima vittoria stagionale grazie ai 33 punti di Shai Gilgeous-Alexander mentre Washington, nonostante i problemi alla schiena di Beal (13 punti in 22′, di cui 11 nell’ultimo quarto), la spunta su Detroit per 120-99 con 25 punti di Kuzma e 20 di Porzingis.Clicca qui per non perderti tutte le news ed i pronostici NBA LEGGI TUTTO

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    Nba: prima espulsione in carriera per Thompson, Doncic non basta a Dallas

    I Phoenix Suns, trascinati dai 34 punti della loro stella Devin Booker, hanno battuto il campioni in carica di Golden State, per 134-105, che hanno chiuso senza Klay Thompson, espulso per la prima volta dal’inizio della sua carriera nella Nba, ovvero alla sua 651ª partita nella lega. Forse condizionato da una serata di scarsa vena (2 punti e 1/8 al tiro), il 32enne californiano è stato sanzionato per un fallo antisportivo su Booker a metà del terzo quarto. Poi però è stato espulso, dopo un acceso scontro verbale tra i due giocatori, e le sue invettive verso gli arbitri. “Ho sempre amato Klay Thompson. Fin dai mei inizi ho detto che volevo essere come lui – il commento di Booker su Thompson nel dopopartita -. Ma questo non ci impedisce di essere rivali e di dirci delle piccole cose di tanto in tanto…”, ha aggiunto la stella dei Suns, che ha superato i 30 punti per la terza volta consecutiva e ora è a 32 punti di media. L’espulsione di Thompson ha destabilizzato i Warriors che, da un vantaggio di +6, sono andati sotto fino a -13 che non sono riusciti a recuperare.Sullo stesso argomentoNba, Fontecchio e Banchero in doppia cifra ma Utah e Orlando perdonoNBA

    Doncic, 37 punti ma Dallas ko

    A New Orleans, Luka Doncic ha segnato 37 punti (più 11 rimbalzi e 7 assist), ma la sua prova non è stata sufficiente per evitare la sconfitta di Dallas contro i Pelicans (113-111), nonostante la squadra di casa fosse priva di elementi importanti, in particolare Zion Williamson. Proprio Doncic ha sbagliato, nei secondi finali del match, il tiro da tre che avrebbe dato la vittoria ai Mavericks. Lo sloveno è comunque il primo giocatori nella storia della franchigia di Dallas a cominciare una stagione con tre partite sopra i 30 punti. Grazie a questa terza vittoria in quattro partite, i Pelicans di Trey Murphy III (22 punti) e CJ McCollum (14 punti e 11 assist) salgono al secondo posto nella Western Conference dietro Portland. A est, Washington è sullo stesso piano (3-1) dopo il successo in casa contro Detroit (120-99) con 25 punti di Kyle Kuzma e 20 di Kristaps Porzingis.

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    Basket, prima gioia per Venezia in Eurocup, Trento e Reggio Emilia ko

    Una vittoria e due sconfitte nel martedì di coppe del Basket per le formazioni italiane. In Eurocup, dopo due ko consecutivi arriva il primo successo per la Reyer Venezia, che trascinata da un grande Williams, autore di 22 punti, passa a Cluj-Napoca 85-80, nonostante qualche brivido nel finale dopo un match dominato dai lagunari. Niente da fare invece per Trento, che nonostante una grande rimonta cede il passo al Paris, che si impone 91-86. In Champions League, Reggio Emilia si arrende ai turchi del Pinar Karsiyaka, che fa valere il fattore campo dopo un match combattuto, imponendosi per 86-73. LEGGI TUTTO

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    Eurocup, Willis trascina Venezia al successo sul Cluj. Trento ko

    CLUJ (Romania) – La Reyer Venezia centra il suo primo successo stagionale nel gruppo A di Eurocup, battendo 85-80 in trasferta il Cluj. Partita combattuta, decisa solo nell’ultimo quarto dalle giocate di Willis e Spissu, autori di 22 e 18 punti. Pesano tanto soprattutto i due liberi segnati nel finale dal play sardo, che riporta la squadra di De Raffaele a due possessi di vantaggio dopo che i rumeni si erano riavvicinati fino al -2. Alla squadra di casa non bastano le ottime prestazioni dell’ex Roma Taylor (autore di 21 punti) e del brasiliano Meindl. 
    Cluj-Venezia 80-85, il tabellino (18-21, 15-19, 18-19, 29-26)
    Cluj: Taylor 21, Meindl 17, Patrick 12, Stipanovic 12, Cate 9, Guzman 5, Bircevic 4, Sanders.
    Venezia: Willis 22, Spissu 18, Bramos 16, Watt 13, Granger 6, Freeman 5, Brooks 2, Moraschini 2, Sima 1. 
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    Trento ancora ko: il Paris vince 89-86
    Capitola ancora invece l’Aquila Trento, al suo terzo ko nel gruppo B: la squadra di Molin cede il passo in casa anche al Paris, che si impone 89-86. I francesi, dopo un primo quarto equilibrato, mettono il turbo nel secondo piazzando un parziale di 31-17 e allungano ancora al rientro dal riposo lungo. Nel quarto periodo Trento prova la rimonta, arriva fino al -1 ad un minuto dalla fine ma manca l’affondo per portare a casa la gara: non bastano i 24 punti di Atkins (che sbaglia la tripla del pari a 4” dal termine) e i 17 di Grazulis. Match scorer dei parigini è invece lo statunitense Allman, autore di 23 punti.  
    Trento-Paris 86-89, il tabellino (20-18, 17-31, 19-23, 30-19)
    Trento: Atkins 24, Grazulis 17, Crawford 12, Lockett 11, Spagnolo 7, Udom 7, Conti 4, Forray 4.
    Paris: Allman 23, Toupane 16, Kamagate 14, Gegic 10, Sleva 8, Begarin 7, Denis 7, Evans 4.  LEGGI TUTTO

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    Basket, BCL: Reggio Emilia sconfitta in volata a Smirne

    SMIRNE (Turchia) – Alla Mustafa Kemal Ataturk Sport Hall di Smirne la Pallacanestro Reggiana esce sconfitta nella terza giornata di Champions League. I ragazzi di coach Menetti sono stati sconfitti dai padroni di casa del Pinar Karsiyaka per 83-76 sotto i colpi di Erik McCollum (33 punti). I biancorossi hanno inseguito dall’inizio alla fine ma nel finale hanno spaventato i turchi: a 28″ dalla sirena finale Delgado perde palla sul +3 Pinar (rubata di Olisevicius) ma Robertson non va per il pareggio e sbaglia anche il tiro del possibile -1. McCollum non perdona ed il suo canestro a 9″ manda i titoli di coda. Per l’Una Hotels si tratta della seconda sconfitta nella fase a gironi (Gruppo B). LEGGI TUTTO

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    Ramondino, l’intervista: “Tortona avrà anche l’Europa”

    Si gode il primato Tortona, in compagnia della Virtus Bologna, con 4 vittorie su altrettante partite in questo avvio della A di basket. Coach Marco Ramondino fa il pompiere e spegne, almeno per ora, gli entusiasmi. «E’ presto, veramente troppo presto per fare bilanci. Ai ragazzi dico che sappiamo di essere in testa perché se guardiamo la classifica alla casella delle sconfitte per noi, come per la Segafredo, c’è quel numero 0. Ma è un cosa aleatoria. Come se alla prima giornata di campionato chi vince l’anticipo del sabato si sente primo. C’è tanta strada da fare». Magari vi ha agevolato un po’ il calendario opponendovi nessuna big? «E chi può decidere a priori chi sono le favorite? Prendete noi lo scorso anno. Siamo partiti a fari spenti poi il campo ha raccontato altre storie. Se guardiamo bene nelle prime gare abbiamo faticato da matti. Niente era ed è stato scontato». Ora c’è il primo esame. Che gara si immagina contro Venezia? «La Reyer è una squadra di livello altissimo. Lo dimostra la tradizione che l’accompagna, il roster che hanno, lo staff e il peso che un club così ha anche in Europa». A proposito d’Europa. Perché la Bertram ha deciso di non prendere parte a quell’Eurocup? «Qui a Tortona c’è un progetto che si sta sviluppando nel tempo. Sono stati vinti 5 campionati in 12 stagioni. La crescita è stata vertiginosa. Anche il club è cresciuto, si è strutturato e ha posto degli obiettivi senza fare il passo più lungo della gamba. I risultati vanno sostenuti da una crescente solidità della società. Pensiamo in grande e quando saremo pronti affronteremo l’Europa». E come avete convinto Radosevic, uno abituato a frequentare i parquet dei grandi tornei continentali, a firmare per voi? «Parlando con il ragazzo e spiegandogli il nostro progetto e soprattutto cosa Tortona vuole da lui. E’ stato per tanti anni protagonista in Eurolega e nelle altre competizioni. Alla Bertram gli chiediamo di essere un uomo squadra non una superstar assoluta. Vogliamo da lui solidità, durezza, e tutte quelle cose che nella statistiche non si trovano ma sono alla base di un gruppo». Coach Ramondino ha dovuto spazzare via i pregiudizi di chi non lo riteneva pronto per palcoscenici di alto livello. Quante volte ha sentito questa frase? «Francamente non ci ho fatto e non ci faccio caso. Non ho mai percepito troppo questi dubbi attorno a me. La realtà è che in A ci sono 16 squadre. Poche rispetto ai tanti coach di valore che potrebbero allenarle. Una concorrenza spietata in cui mi sono tuffato con le mie certezze ed i miei dubbi. Ho la fortuna di aver lavorato in contesti unici: prima Casale Monferrato e ora Tortona. Organizzazione e fiducia. Ingredienti perfetti per far crescere un allenatore e io ci sono riuscito». Abbandonando il ruolo di coach cattivo. Di lei si diceva che erano note le sue sfuriate negli spogliatoi. «Il tempo passa e le cose cambiano. Ora sono papà di due gioielli: Emma e Andrea. Loro, dopo ogni partita, mi riportano sulla terra e mi indicano quale sia la mia grande priorità: la famiglia. Vinciamo, sono euforico e penso in grande? Loro mi riportano con i piedi per terra. Perdiamo e sono arrabbiato? Un attimo e mi fanno spuntare il sorriso». Che futuro aspetta lei e Tortona? «Lo dirà il campo a fine stagione. Il nostro obiettivo è migliorarci ma nulla qui è scontato. Ogni squadra ha i mezzi per fare bene e la concorrenza è spietata. Noi ora dobbiamo pensare alla Reyer. Abbiamo tante cose da mettere a posto. Sarà una settimana dura». LEGGI TUTTO

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    Se il basket si muove unito e fa sistema

    Un piccolo segnale di unità che vale come spunto per il futuro. Il basket italiano è riuscito a ottenere l’anticipo del primo derby di Eurolega evitando la concomitanza con Italia-Spagna,- gara di qualificazione mondiale 2023 che andrà in scena anche sulla Rai tv l’11 novembre. L’unità di intenti e la capacità di fare sistema ha colto il risultato. La spinta della Fip (Petrucci), insieme con legabasket (Gandini), soprattutto delle due società impegnate, l’Olimpia Milano e la Virtus Bologna. Un buon lavoro, si spera contribuisca a un futuro in cui Eurolega e Fiba riusciranno ad armonizzare gli impegni e la Fiba si adeguerà agli standard qualitativi del professionismo.
    Incoraggia che la spinta comune sia emersa per un evento che ha importanza relativa, che mostrerà nazionali di secondo livello (perché mancheranno gli Nba e molti di quelli in Eurolega). Una sconfitta non impedirebbe alla Spagna, ma nemmeno all’Italia di andare ai Mondiali 2023, che saranno cruciali soprattutto per gli azzurri se riusciranno a convincere Banchero. Il debutto dell’americano che volle farsi italiano in ricordo delle radici paterne è andato oltre le attese. Qualcuno teme che Banchero possa essere attratto dalle sirene della Nazionale Usa. Noi no, ma Banchero potrebbe optare per lavoro e riposo e potrebbero spingerlo in tal senso gli Orlando Magic. Il viaggio di Trainotti e Pozzecco ai primi di dicembre sarà importante. Fatte tutte le eccezioni di rito, Italia-Spagna può essere una bella vetrina, complice la presenza del ct spagnolo vincitutto Scariolo, uno di noi, magari con la partecipazione di giovani emergenti azzurri. Intanto il campionato continua a mostrarsi equilibrato. Ma il livello non è altissimo e lo dimostrano le italiane (fatta eccezione per Milano) in Europa. Dimenticavamo quasi gli mvp italiani di giornata. Emerge a Varese Tomas Woldetensae (a proposito di azzurrabili), ma come non citare il veneziano Riccardo Rossato? 20 punti nella prima vittoria di Scafati. Aveva fatto tutte le giovanili azzurre. Poi solo A2. A 26 anni ce l’ha fatta. LEGGI TUTTO