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    L’emozione di Polimeni: “Un déja-vu fantastico per la Domotek”

    L’allenatore amaranto, commosso dal caloroso della sua città, guarda al futuro: “Lavorare giorno per giorno, il campo è quello che parla”.
    Un’abbraccio che scalda il cuore e ricarica le pile per la nuova stagione.Una folla incredibile.Tutta l’Arena dello Stretto piena e festante al grido di “Do-mo-Tek, Do-mo-Tek”.La presentazione degli amaranto all’Arena dello Stretto, inserita all’interno di Mediterranean Wellness è stata un vero successo.Antonio Polimeni, allenatore della Domotek Volley, non nasconde l’emozione provata nel ritrovare il calore del pubblico reggino in occasione della presentazione della squadra, un evento che ha sancito ufficialmente l’inizio di un “nuovo momento di storia” per la società.Davanti a una cornice di pubblico che lui stesso definisce “meravigliosa”, il mister ha vissuto attimi di pura emozione. “È stato bellissimo, veramente tantissima gente. Ci hanno continuato a seguire, non aspettavano questo momento, hanno tutti tanta voglia di rivederci al Palacalafiore”, ha esordito Polimeni, per il quale è stata “un’emozione unica rivedere tutti i nostri tifosi qui e un ottimo inizio”.
    Il momento clou della serata è stato sicuramente quando le tribune hanno iniziato a gridare il classico coro di incitamento. Alla domanda “Quando è partito il boato ‘Domotek, Domotek!’, cosa hai pensato?”, la risposta del coach è stata sincera e carica di sentimento: “Dico la verità, ho avuto un “déja-vu” legato a quelle ultime partite della stagione. È stato grandissimo, veramente, sentire nella mia città, al Palacalafiore, tutta quella gente gridare ‘Domotek’.
    Un tuffo nel passato recente, quindi, che non è malinconia ma piuttosto la consapevolezza di un legame fortissimo con la città, un capitale di affetto su cui la squadra vuole costruire il suo futuro.
    E sul futuro, l’allenatore mantiene i piedi per terra, delineando una filosofia chiara e concreta. “L’obiettivo rimane sempre quello di lavorare duramente, giorno per giorno, settimana per settimana e poi si vedrà”, ha dichiarato Polimeni, sottolineando come non ci siano spazio per facili illusioni ma solo per l’impegno quotidiano. “I ragazzi lo sanno, è il campo quello che parla. La mia unica preoccupazione è quella di trasferire questo valore”.
    Un messaggio chiaro: la strada maestra è il lavoro duro e l’umiltà. Ma con il Palacalafiore che torna a emozionarsi e a fare da sesto uomo, il nuovo capitolo di storia della Domotek è già partito nel migliore dei modi.
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    Ferrari, ora Leclerc è a un bivio: svolta nel 2026 o addio?

    Se nemmeno a Monza riesce il miracolo, allora le cose si fanno davvero dure. L’ultimo weekend di Formula 1 ha visto, ancora una volta, una Ferrari impossibilitata a lottare per le posizioni di vertice. Il distacco dalle McLaren, per una volta contenuto, è solo uno specchietto per le allodole, sia perché il tempio della velo LEGGI TUTTO

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    Personal Time le parole dell’esordiente Grespan

    I sogni qualche volta si realizzano. E’ il caso di Nicolò Grespan, palleggiatore, passato dal settore giovanile alla Personal Time di serie A3: “Salire dal vivaio – racconta Nicolò-  è una grandissima opportunità offertami dal club che ha creduto in me. Questo è uno dei momenti più emozionanti, è il punto in cui un sogno diventa realtà. Ho la consapevolezza di aver fatto un salto in avanti, essere con la prima squadra significa mettere più intensità, serve lavorare con umiltà e passione in tutte le cose che ci sono da affrontare”.
    Le prime settimane di allenamenti sono passate: “Sono state molto stimolanti ed intense, fin da subito tutto il gruppo ha mostrato la voglia di migliorare, i primi giorni avevo un po’ di timore, ma poi mi sono integrato benissimo legando con tutti i compagni”.
    Ascolta l’intervista completa sui nostri canali digitali Spreaker, Amazon Music e Spotify (24) LEGGI TUTTO

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    Italia da ricostruire: dalla scelta del ct al lancio dei giovani

    Head coach, staff, anche parte della squadra: è un’Italbasket da ricostruire, quella che torna a casa da Riga. La delusione fortissima degli azzurri è accompagnata dallo scossone accusato in panchina. Le dimissioni dell’ormai ex commissario tecnico Gianmarco Pozzecco aprono la strada a un nuovo corso e a una successione inevitabile. Con un favorito d’obbligo, quel Luca Banchi anche lui scottato da Eurobasket 2025 (il ko nel derby con la Lituania ha ch LEGGI TUTTO

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    Il punto di coach Totire dopo la prima settimana di lavoro

    È ufficialmente iniziata la nuova stagione della Negrini CTE Acqui Terme, che, dopo una settimana di allenamenti, sabato 6 settembre ha presentato la squadra alla città in una suggestiva cornice: Piazza Italia. L’evento ha richiamato un numeroso pubblico, curioso di conoscere da vicino i giocatori che difenderanno i colori acquesi nel prossimo campionato di Serie A3.
    Coach Michele Totire, alla sua seconda stagione sulla panchina acquese, ha commentato così l’atmosfera della serata: «È stato molto bello perché mi hanno detto che questa è una delle piazze più importanti di Acqui. C’era tantissima gente, e Stefano ha detto che è la prima volta che la squadra viene presentata così in pubblico nel centro città. Io sono contento di essere stato protagonista di questa serata, è stata davvero una bella emozione».
    Il tecnico si è detto soddisfatto dell’approccio del gruppo: «La settimana è andata bene, abbiamo tenuto un buon ritmo. I ragazzi iniziano a rispondere bene, devo fargli i complimenti perché nessuno si è presentato in condizioni fisiche “estive”. Anzi, sono già abbastanza allenati e abbiamo iniziato forte, molto più forte rispetto all’anno scorso. Abbiamo un gruppo sicuramente più giovane, con un’età media più bassa, quindi me lo posso permettere. Però soprattutto ho visto tanta voglia, ed è quello che mi interessa adesso».
    In vista dell’inizio del campionato, previsto il 19 ottobre, la Negrini CTE Acqui Terme affronterà una serie di allenamenti congiunti per testare la crescita della squadra: «Abbiamo programmato degli allenamenti congiunti che aumenteranno gradualmente di difficoltà fino alla settimana prima del campionato. Quelli sono dei test: sai che il risultato lascia un po’ il tempo che trova, ma sicuramente mi daranno indicazioni importanti su come lavoriamo e su come abbiamo lavorato finora».
    Il primo allenatore della Bollente ha infine commentato il livello del campionato di Serie A3 che si appresta ad affrontare: «Io credo che tutte le partite saranno molto difficili. Quest’anno il livello è davvero più alto rispetto all’anno scorso. Noi ci siamo, Acqui c’è e ci sarà: diremo sicuramente la nostra senza timori».
    Intervista completa sul canale YouTube della Pallavolo La Bollente 

    La Negrini CTE Acqui Terme prosegue quindi la preparazione in vista del debutto stagionale, con l’obiettivo di arrivare pronta alle prime sfide ufficiali di una stagione che si preannuncia emozionante e competitiva.
    Il programma degli allenamenti congiunti 
    13 settembre– Acqui Terme, ore 19:30  
    NEGRINI CTE ACQUI – PVL
    20 settembre – Valenza, ore 17:30  
    NEGRINI CTE ACQUI – GABBIANO MANTOVA
    21 settembre – Mirandola (MO), ore 17:00  
    STADIUM MIRANDOLA – NEGRINI CTE ACQUI
    27 settembre – Acqui Terme, ore 19:00  
    NEGRINI CTE ACQUI – SAVIGLIANO
    04 ottobre – Cirie (TO) – Triangolare  
    ore 15:00 NEGRINI CTE ACQUI – GARLASCO  
    ore 17:30 PVL – NEGRINI CTE ACQUI
    10 ottobre – Savigliano (CN) ore 19:00  
    SAVIGLIANO – NEGRINI CTE ACQUI
    12 Ottobre – Mantova ore 17:00  
    GABBIANO MANTOVA – NEGRINI CTE ACQUI LEGGI TUTTO

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    Sinner cittadino onorario di Torino, il sindaco: “Un modello per i giovani”

    Il Consiglio comunale di Torino ha conferito oggi, 8 settembre, la massima onorificenza municipale al tennista altoatesino, il giorno dopo la sconfitta nella finale degli US Open contro Carlos Alcaraz. La città che ospita le Atp Finals ha voluto riconoscere a Sinner non solo i meriti sportivi, ma anche il suo stile dentro e fuori dal campo.
    Il sindaco: “Sinner modello nella vittoria e nella sconfitta”
    Il sindaco Lo Russo, primo firmatario della mozione che conferisce il titolo a Jannik, ha così commentato: “Per come Jannik interpreta il ruolo di sportivo, è un esempio virtuoso perché c’è modo e modo di vincere e c’è modo e modo di perdere, oltre che per le ricadute positive legate alla sua figura e alle Atp Finals. Jannik Sinner – ha sottolineato il primo cittadino – a tutti gli effetti può essere annoverato tra coloro che hanno reso Torino celebre nel mondo, anche grazie all’abbinamento con un grande evento tennistico”. Lo Russo ha poi concluso: “E’ un grande campione, un grande italiano che rappresenta un modello virtuoso per i giovani con il comportamento che assume nella vittoria e nella sconfitta, dimostrando che attraverso il sacrificio, attraverso l’allenamento, la costanza, si possono ottenere buoni risultati e che, anche quando si perde, si può reagire con signorilità esprimendo una dimensione etica e valoriale che lo avvicina allo spirito torinese”. LEGGI TUTTO

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    Mario Di Pietro è carico per la preseason della Tinet

    Di rientro dai Mondiali U21, con una medaglia d’argento al collo e il titolo di Vicecampione mondiale in bacheca, Coach Mario Di Pietro si è già rituffato nel mondo della Tinet Prata. L’allenatore ha già diretto le prime sedute e si è confrontato col suo staff per capire lo stato di avanzamento lavori di questa nuova Tinet.
    Ennesima estate impegnativa per te con le nazionali azzurre. Però comunque la grande soddisfazione di un argento mondiale. Ci racconti come hai vissuto questa manifestazione e cosa ti ha lasciato a livello sportivo e personale?
    “Il mondiale è stata una manifestazione bellissima, con ventiquattro squadre partecipanti che veramente rappresentavano tutto il globo. Eravamo tutti nello stesso albergo e questa umanamente e logisticamente è stata una cosa bellissima. Gli impianti in questo imponente centro sportivo cinese si raggiungevano a piedi e questo ci ha permesso di giocare contro tante squadre e guardare anche tantissime gare. L’estate è stata impegnativa ma di grandissima situazione”
    Più la soddisfazione di essere vicecampioni mondiali o l’amarezza per aver interrotto il percorso all’ultimo atto?
    “Sicuramente più la soddisfazione perché questa squadra che ha raggiunto l’argento nelle passate manifestazioni non aveva mai fatto così bene. Dunque siamo felicissimi del risultato. Se ci avessero detto che questo gruppo avrebbe vinto una medaglia ci avremmo messo la firma. Chiaramente quando ti giochi la finale la vorresti sempre vincere e alla fine, se perdi, c’è amarezza. Ma poi, a mente fredda, prevale la soddisfazione per il lavoro fatto quest’anno”.
    Ti sei già rituffato nell’ambiente Tinet. Cosa porti in gialloblù della tua estate azzurra?
    “Mi sono rituffato in Tinet con grandissimo entusiasmo. L’insegnamento più grande di quest’estate è che il lavoro paga sempre. Non una novità, ovviamente lo sapevo già, ma è stato il segno distintivo di questa estate azzurra. Con i giovani infatti eravamo partiti decisamente male, con un livello di gioco non buono che ci ha fatto perdere le qualificazioni europee con l’Ucraina e anche le prime amichevoli con il Giappone. Poi lavorando con grande impegno e costanza siamo migliorati. Lavorando bene si migliora e questa conferma la voglio portare a Prata”
    La squadra ha mantenuto lo zoccolo duro della scorsa, splendida stagione. E’ cambiato parte dello staff e ci sono alcuni innesti che devi ancora imparare a conoscere. Come hai trovato il gruppo nei primi allenamenti che hai potuto condurre e cosa ti ha stupito positivamente? Come sono le dinamiche di lavoro col nuovo staff?
    “Abbiamo cambiato alcuni giocatori e sono curioso di vederli all’opera sia in allenamento che nelle fasi di gioco del nutrito programma di amichevoli ed allenamenti congiunti che abbiamo predisposto. E’ vero che parte dello staff è cambiato, ma la maggior parte è stata riconfermatissima e con Nicola Baldon c’è un rapporto professionale di lunga data. Con Lorenzo Maggio sto iniziando a conoscermi, ma sono processi naturali. Il lavoro fatto in mia assenza è stato ottimo e credo siamo già avanti su molti punti. Con lo staff stiamo veramente lavorando benissimo e dobbiamo continuare in questa maniera”.
    Mercoledì ci sarà già una fase di gioco interessante con la squadra slovena del Calcit. Quali sono le tue aspettative per questo primo allenamento congiunto? Dove sarà posto il focus tecnico?“Ci saranno sicuramente tante cose da vedere, sistemare e rodare. Sono ovviamente curioso di capire cosa potranno dare i nuovi arrivati a questa squadra. Il focus, vista la fase della preparazione, sarà incentrato sull’ordine, sulla gestione della palla alta perché ci stiamo lavorando molto in questa fase. Non mancherà l’attenzione sulla fase di battuta e ricezione che è un cardine del nostro gioco.”
    Il campionato di A2 si annuncia sempre più tosto ed impegnativo. I pronostici estivi lasciano spesso il tempo che trovano, ma se dovessi fare un rapido excursus sui roster delle varie squadre, chi avrebbe, secondo te i favori del pronostico?“Fare i pronostici non mi piace molto perché, in genere, la carta dice una cosa e spesso il campo ne dimostra altre. E’ parere di molti che due squadre favorite possano essere Taranto ed Aversa per il grande mercato fatto. A parer mio Brescia, Porto Viro e Siena sono  eccellenti squadre e anche Pineto e Ravenna hanno fatto inserimenti di grande qualità. Anche Macerata è interessante, ma non vorrei fare torto a nessuno perché vedo veramente tutti i partecipanti di alto livello. Anche noi lo scorso anno non eravamo dati per favoriti e poi siamo arrivati a vincere la regular season. La somma dei singoli non fa la squadra. Noi contiamo di ripetere una grande stagione, anche se sappiamo che riconfermarsi non è mai semplice” LEGGI TUTTO