MILTON KEYNES – “Non sono d’accordo con 22 gare all’anno. Penso che dovremmo semplicemente scegliere le migliori tracce: bisogna anche pensare ai meccanici che scendono in pista”. Il pilota della Red Bull Max Verstappen non è d’accordo con l’ampliamento del calendario 2020 della a 22 gare. Con Hanoi e Zandvoort, e nonostante la scomparsa di Hockenheim, l’anno prossimo sarà la stagione più lunga del Mondiale: l’olandese teme che il programma ampliato peserà sui membri delle scuderie.
Anche Perez è preoccupato
Sergio Perez della Racing Point è sulla stessa lunghezza d’onda di Verstappen e ammette che il programma esteso avrà inevitabilmente un impatto sulla sua famiglia. “Penso che per noi piloti ci sia un sacco di lavoro, ma quando corriamo in Europa siamo più liberi. Sono più preoccupato per i meccanici e gli ingegneri, dubito che saranno in grado di avere una vita sociale a questo livello, quindi è molto difficile. Arriveremo al punto in cui potremmo pensare di avere due squadre e dividerle o qualcosa del genere”.