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Ciclismo, Giro d'Italia: Zakarin vola in salita. Nibali vs Roglic finisce pari, Polanc resta in rosa

Si sono cercati, trovati, come se gli altri non esistessero. Primoz Roglic vs Vincenzo Nibali: va in scena il primo atto del duello chiave del Giro. Primo giorno di salita vera, dura: il loro è un duello fisico e psicologico. Nibali invita Roglic a lavorare di più, a prendersi le proprie responsabilità. Lo sloveno è gelido, non replica con lo sguardo, sale del proprio passo: sa che la sua abilità di cronoman può fargli vincere il Giro. Solo una accelerazione alla Froome (ma lui è più composto del keniano bianco) alla quale lo Squalo non lascia spazio.  
 
Già, come se gli altri non esistessero. Gli altri però esistono. A Ceresole Reale vola Ilnur Zakarin. Altro tipo abbastanza enigmatico, se non altro per il fatto di parlare solo russo. In salita va, è sempre andato: ha vinto tappe al Giro ed al Tour, è da classifica. Purtroppo per lui, quando la strada scende inizia il suo tormento interiore. Non va, in questo ricorda un po’ i colombiani di una volta. Al Giro di 3 anni fa, scendendo dal Colle dell’Agnello si fracassò scapola e clavicola atterrando sulle rocce… Comunque la sua è una impresa che gli vale il podio nella generale dietro al secondo, Roglic.
 
In testa c’è sempre Jan Polanc. Lo sloveno è protagonista di una difesa intelligente: fa l’elastico con i migliori, tiene però le energie per non andare alla deriva nella salita finale. Questo è tanto altro nel primo giorno veramente duro.  Colle del Lys,  Pian del Lupo, quindi i 20 km finali che portano al traguardo. Come successo verso Pinerolo, va subito via una fuga nutritissima. Un crogiuolo di ambizioni personali e di tattica. Per la classifica Mollema (con lui i fidi Brambilla, Ciccone e Conci) e Zakarin sono i più pericolosi.  Gli altri sono funzionali ad azioni di attacco.  
 
Landa ha tre luogotenenti, Lopez anche (tra loro anche il fido Cataldo), Nibali manda il fratello e Pozzovivo, Yates ha Juul-Jensen e Nieve. Sulla seconda salita (Pian del Lupo), tutto sembra delinearsi: Roglic isolato, Polanc che arranca, davanti vanno a tutta. Dopo la discesa però le carte vengono totalmente rimescolate. Polanc rientra sui big ad esempio, e alcuni di quelli che dovevano fare da appoggio si fanno riassorbire.
 
Ultima salita. Landa dà la prima stoccata quando mancano 16 km. Azione importante, lo aspetta il compagno di squadra Carretero, fuggitivo della prima ora. Lo spagnolo, fa una grande azione, guadagna parecchio. Verso Pinerolo lo aveva fatto in coppia con Miguel Angel Lopez: stavolta il colombiano si deve arrendere alla sorte, attardato da un problema al cambio nelle fasi calde della gara e finisce per deprimersi. Davanti Mollema non tiene il passo, è Nieve il più pericoloso avversario per Zakarin. Lo spagnolo è lì perché non ha più senso l’appoggio a Simon Yates: il britannico è in difficoltà, l’alta classifica per lui ormai è utopia. Il tutto mentre il Giro si interroga:  va bene Roglic e Nibali, ma esiste un terzo uomo?

ORDINE D’ARRIVO
1. Ilnur Zakarin          (Rus, Katusha-Alpecin)    in 5h34’10”
2. Mikel Nieve            (Esp, Mitchelton-Scott)    a    0’35”
3. Mikel Landa            (Esp, Movistar)            a    1’20”
4. Richard Carapaz        (Ecu)                      a    1’38”
5. Bauke Mollema          (Ned)                      a    1’45”
6. Rafal Majka            (Pol)                      a    2’07”
7. Primoz Roglic          (Slo)                      a    2’57”
8. Vincenzo Nibali        (Ita)                            s.t.
9. Pavel Sivakov          (Rus)                      a    3’34”
10. Davide Formolo         (Ita)                      a    3’50”
11. Miguel Angel Lopez     (Col)                      a    4’19”
15. Jan Polanc             (Slo)                      a    4’39”
17. Simon Yates            (Gbr)                      a    5’00”
CLASSIFICA GENERALE
1. Jan Polanc              (Slo, UAE Emirates)     in 54h28’59”
2. Primoz Roglic           (Slo, Jumbo-Visma)       a     2’25”
3. Ilnur Zakarin           (Rus, Katusha-Alpecin)   a     2’56”
4. Bauke Mollema           (Ned)                    a     3’06”
5. Vincenzo Nibali         (Ita)                    a     4’09”
6. Richard Carapaz         (Ecu)                    a     4’22”
7. Rafal Majka             (Pol)                    a     4’28”
8. Mikel Landa             (Esp)                    a     5’08”
9. Pavel Sivakov           (Rus)                    a     7’13”
10. Miguel Angel Lopez      (Col)                    a     7’48”
12. Simon Yates             (Gbr)                    a     8’14”
13. Davide Formolo          (Ita)                    a     8’44”
20. Valerio Conti           (Ita)                    a    17’20”
21. Bob Jungels             (Lux)                    a    17’22”


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


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