Due squadre rigenerate dopo la pausa della Coppa Italia si affrontano a Ferrara, dove la Bondi ospita una Tezenis Verona che porta all’esordio in A2 Sasha Vujacic. Invece per gli estensi Alessandro Buffo, guardia ex Bakery Piacenza, debutterà con la canotta numero 18. Approdato a Ferrara lunedì scorso per sostituire Cesare Barbon, l’esterno lombardo darà un’importante mano al gruppo guidato da coach Spiro Leka. Per coach Dalmonte ancora assente Udom, ancora alle prese con il recupero dall’infortunio.
QUI FERRARA Marco Carretto (assistente allenatore) – “Ci siamo rimessi in ordine a livello fisico, anche perché abbiamo fatto giocare anche chi non era al 110% della condizione fisica, anche Verona ha fatto la stessa cosa, approfittando per recuperare Udom e per inserire Vujacic. Il valore come squadra non è discutibile, gara in cui non potremo giocare sempre solamente a viso aperto, anche perché la Tezenis ha un tasso di talento e di qualità, soprattutto nel gioco da fuori, di primissima fascia. Vujacic? Conosciamo ciò che è stato come giocatore, non le sue attuali condizioni fisiche, dal canto nostro dobbiamo cercare di fare una gara consapevoli di quello che è stato il nostro percorso in questo ultimo mese e mezzo, abbastanza sicuro di quelle che sono state le nostre possibilità senza guardare in faccia agli avversari, contro Jesi e Forlì abbiamo vissuto sull’identità difensiva nell’ultimo quarto, che ha permesso agli avversari di restare sotto i 12-13 punti realizzati. Questo deve essere l’approccio anche contro Verona”.
QUI VERONA Luca Dalmonte (allenatore) – “Ad oggi la nostra è una situazione in divenire che corre su due binari: il primo è la ricerca della condizione migliore possibile (nel più breve tempo possibile) di Vujacic, cercando di avere buon senso per la proposta del carico di lavoro. Non è pensabile, considerando il momento della stagione, sovraccaricarlo ma avere un accompagnamento graduale al ritmo di gioco. La sua condizione base è buona ma il ritmo partita richiede un adeguamento. Il secondo binario è l’integrazione insieme con i nuovi compagni. Processo che coinvolge l’accoglienza del gruppo, riconoscendo le caratteristiche di Sasha e contestualmente Vujacic nel comprendere tempi e spazi del sistema. Siamo consapevoli che il momento della stagione ci impone di avere grande attenzione, perché i tempi sono ristretti. Abbiamo vissuto una settimana con due obiettivi: l’integrazione e l’accoglienza per Vujacic e la preparazione alla trasferta di Ferrara. La Bondi è la squadra che ha più cambiato fisionomia in corsa: l’arrivo di una nuova guida tecnica, due nuovi giocatori hanno cambiato in maniera sostanziale l’identità tecnico-tattica. Possono proporre un quintetto con due lunghi veri alternando un quintetto con quattro esterni ed un lungo. Nascondendo Ganeto o Campbell da 4. La capacità di leggere le differenti proposte sarà decisivo, sia difensivamente sia offensivamente perché sono due atteggiamenti estremi”.