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Taranto pronta per la Finale. Coscione: “Brescia non molla mai”

Di Redazione

Mercoledì 12 maggio al via la Finale Play Off Promozione tra la Prisma Taranto e la Gruppo Consoli Centrale del Latte Brescia. Alle ore 20.30 sul campo di Taranto le due formazione si affronteranno per Gara 1 e la serie si preannuncia entusiasmante con le due formazioni che sono un perfetto mix tra esperienza e gioventù. A parlare è il palleggiatore Manuel Coscione nell’intervista rilasciata al quotidiano Corriere dello Sport Puglia.

Coscione, a partire da mercoledì prossimo incomincerà la lunga sfida con Brescia, squadra capace di esaltarsi contro avversari più forti, quali sono le sue sensazioni? «Brescia non molla mai, perché è partita da lontano avendo fatto un turno in più di noi e ora è qui avendo meritando la qualificazione. In campionato ha accusato qualche battuta d’arresto di troppo e forse la classifica non rispecchia il suo reale valore. Sono molto forti a muro e quindi i nostri attacchi dovranno essere precisi».

Secondo lei, è più probabile che la serie si chiuda a gara-3 o si vada oltre? «Non saprei, spero solo che termini con una nostra vittoria. Dispiace, però, che una finale del genere si giochi senza pubblico».

Come reputa la sua annata? «Positiva e in crescendo come quella della squadra. Sono sceso in A2 per la prima volta e devo dire che è un campionato di ottimo livello».

Prima esperienza in A2, ma due anni fa ha vissuto una prima volta all’estero con i francesi dell’Arago de Sete, com’è andata? «Un disastro. A volte in Italia è facile lamentarsi per alcune situazioni ma dove ero, senza generalizzare, ho visto troppe mancanze».

Nel corso della sua carriera ha già avuto modo di incontrare il presidente Tonio Bongiovanni a Martina Franca e coach Di Pinto a Vibo Valentia, come sono cambiati? «Il presidente è sempre molto motivato e anche questa volta ci ha dato una grande carica, ma l’ho trovato più riflessivo. Il coach, invece, è rimasto lo stesso: un grande studioso dello sport, stacanovista e pronto a rimanere in palestra dieci ore al giorno».

A 41 anni è tempo di bilanci o la domanda è impertinente? «No, anzi: ogni anno procedo a dei bilanci. Sono contento della carriera che ho fatto e ne vado orgoglioso e penso che in questa categoria possa rimanerci tranquillamente».

Scaramanzia a parte, con la Prisma Taranto tornerebbe in SuperLega? «Perché no, anche se non mi sono mai posto la domanda, che andrebbe rivolta alla dirigenza. In allenamento e in partita i ritmi sarebbero più alti, ma ora il mio pensiero è solo rivolto sulla finale con Brescia».

(Fonte: comunicato stampa)


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