A inizio febbraio, dopo che si era sparsa la voce che i Lakers sarebbero stati disposti a dare via l’intera squadra pur di avere Anthony Davis, la dirigenza della franchigia losangelina e in particolare la owner Jeanie Buss, misero sul tavolo l’idea di cedere piuttosto LeBron James. Non è fantascienza, la signora Buss era molto arrabbiata perché riteneva che le voci le avesse messe in giro l’agente di James, Rich Paul, che è anche l’agente di Davis. E dovrebbe aver colpito nel bersaglio, perché Paul accorse in sede per dissipare qualsiasi dubbio in proposito, secondo quanto riferisce Ric Bucher di bleacherreport.com.
L’eventualità di esplorare cosa si sarebbe potuto ottenere in cambio del Prescelto è stata rilanciata qualche tempo fa da Jeff Van Gundy. D’altra parte, in questa annata con James la squadra non ha fatto molto meglio: 35 vittorie la scorsa stagione, 31-36 oggi con una proiezione di tre vittorie ancora da aggiungere con 15 partite da giocare secondo i bookmakers.
Ma vedendo l’annata triste dei Lakers e realizzando un’idea impensabile fino ad un anno fa quando tutti avrebbero fatto follie per LeBron, non ci sarebbero attualmente molti proprietari di franchigia disposti a smontare la propria squadra per un giocatore che non è motivato, ha 34 anni e si avvicina alla fine della carriera. Anche se fa delle statistiche eccellenti, in media con quelle che ne hanno fatto inserire nell’ All Star First Team per tanti anni di fila. Inccredibile, vero?