Ph. Elisa Maestripieri
Arrivato nel corso del restyling invernale, Blaz Mesicek si è guadagnato, dopo aver firmato un contratto di un solo mese, la conferma fino alla fine della stagione, impressionando positivamente fin dalla sua gara d’esordio, a inizio febbraio, contro Milano. Tocca proprio a lui parlare del momento della squadra e di queste sue prime settimane a Pistoia: “Per me essere qui è una grande opportunità -spiega il numero 21 biancorosso- a maggior ragione dopo le difficoltà incontrate a inizio stagione con l’Olimpija. Pistoia è una squadra che dà opportunità ai giovani e sono convinto di poter aiutare il club a raggiungere l’obiettivo della salvezza: non possiamo negare che siamo in una situazione difficile, ma devo dire che noi nuovi ci siamo subito integrati con i reduci della vecchia guardia. Siamo un buon gruppo, andiamo d’accordo anche fuori dal campo e durante la settimana ci alleniamo duramente e in modo costante. Il tempo non è molto, purtroppo, ma stiamo trovando una buona chimica di squadra: dobbiamo rimanere positivi e dare il 100% in questi ultimi due mesi”.
Domenica a Cremona è arrivata la sua miglior prestazione in carriera, a conferma di come, ad appena 21 anni, il suo contributo, anche in termini di atteggiamento, sia paragonabile a quello di un veterano: “La cultura cestistica del mio Paese -afferma Mesicek- è tale per cui quando si va in campo lo si fa solo per dare il massimo e sempre per vincere, indipendentemente dai problemi, dagli avversari e quant’altro. Credo anche che a 21 anni non si sia più giovani, sportivamente parlando: in Slovenia si definisce “giovane” un giocatore di 15 o 16 anni, non certo un 21enne. Ritengo di avere la maturità per prendermi le mie responsabilità e regolarmi di conseguenza”.
Su cosa manca ancora per ottenere quelle vittorie che garantiscano la salvezza, il pensiero di Mesicek è chiaro: “Abbiamo cambiato molto e il tempo per conoscerci bene e lavorare insieme non è stato finora molto. Al di là di questo -afferma però l’ex giocatore di Brindisi- dobbiamo migliorare a livello di concentrazione e continuità, perché anche a Cremona abbiamo avuto dei passaggi a vuoto che non ci possiamo permettere: credere in noi stessi, attenersi al piano partita e soprattutto restare sul pezzo per 40 minuti sono le chiavi se vogliamo raggiungere il nostro obiettivo”.