Si è tenuta questa mattina, presso la sala stampa della palestra “Toto Caimi” di Vighizzolo, la conferenza pre partita di Acqua S.Bernardo Cantù-Segafredo Virtus Bologna, incontro in programma al “PalaDesio” alle ore 17:00 di domenica 10 marzo, valido per la ventunesima giornata di LBA. A disposizione dei giornalisti il capo allenatore dell’Acqua S.Bernardo, coach Nicola Brienza, il quale ha presentato così il prossimo impegno di campionato dei canturini.
Sugli avversari: «Domenica affrontiamo la Virtus, una squadra di buonissimo livello e con grande talento. Ogni giocatore presente nel loro organico ha potenzialmente tanti punti nelle mani. È un roster molto competitivo sia per il campionato che per la Champions League. Hanno delle individualità eccellenti, sia nel reparto lunghi che sugli esterni, quest’ultimi in grado di crearsi un tiro pericoloso in qualsiasi situazione. È una squadra che già in Coppa Italia contro l’Olimpia Milano ha dimostrato di poter battere chiunque».
Il piano partita: «Il nostro obiettivo sarà quello di limitare le folate offensive della Virtus, cercando di controllare il ritmo. Dovremo essere bravi a limitare le loro individualità e le loro caratteristiche offensive. Inoltre, dovremo prestare particolare attenzione agli uno contro uno di Taylor, Punter, Aradori e M’Baye, cercando di non concedere punti facili».
Sul momento dell’Acqua S.Bernardo: «Come detto in conferenza stampa, nel post partita di Cantù-Brindisi, c’è la voglia di proseguire con questo trend positivo. Dobbiamo pensare di chiudere il discorso salvezza, questo non dobbiamo dimenticarlo, però allo stesso tempo sarebbe sbagliato e poco motivazionale non pensare ai playoff. Lo dico nel rispetto dei miei ragazzi, è giusto provare a crederci. Penso che, escluse le prime quattro posizioni di classifica, dal quinto posto in giù sia tutto molto aperto. La realtà ci dice che siamo in piena corsa playoff e che nelle prossime giornate avremo tutti gli scontri diretti in casa. Dunque, perché non crederci?».
Sulla sfida con Stefano Sacripanti: «Nel rispetto di tutti non voglio entrare nel merito delle vicissitudini extracampo che riguardano “Pino”. Detto ciò, da parte mia c’è sicuramente tanta emozione perché ritrovo prima di tutto un amico. Tra noi c’è una bella amicizia fuori dal campo che, tuttavia, da buoni professionisti, svanirà ovviamente dalla palla a due in poi. È l’allievo contro il maestro, l’allenatore contro il giocatore. Perché come sapete da giovane, quando giocavo, Sacripanti mi ha allenato per diversi anni».
Sull’inserimento dei nuovi acquisti: «Prosegue bene. Con Tony Carr in settimana abbiamo sistemato alcune situazioni tecnico-tattiche. Mentre per Tyler Stone il processo di ambientamento è un filo più complesso perché per un lungo è sempre più complicato riuscire ad inserirsi, sia a livello difensivo che offensivo. Nel corso della settimana Stone ha svolto comunque un ottimo lavoro, facendosi trovare reattivamente e fisicamente molto più pronto, così come anche di testa. Nell’insieme viene da una buona settimana e sono sicuro che, rispetto alla gara di esordio con Brindisi, il suo impatto in partita sarà migliore».