Il braccio pesante arriva da Est: Dmitriy Shavrak è il nuovo schiacciatore della Caloni Agnelli. Ucraino di 203 centimetri, prima del quadriennio nella Maury’s Italiana Assicurazioni Tuscania, aveva vinto il campionato nel suo paese con la maglia del Loko Express Kharkov Un altro tassello di grande livello per i bergamaschi, che si assicurano un attaccante potente, affidabile e affamato di successi che ha sposato la causa rossoblù con un obiettivo chiarissimo: continuare a crescere. Proprio come l’Olimpia. L’unione d’intenti la prima miccia, la volontà di lavorare con coach Spanakis un altro elemento-chiave per la sua scelta: “Finalmente potremo lavorare insieme – sottolinea – visto che sono 2-3 anni che ci inseguiamo senza successo. Questa però è la volta buona e sono molto felice. La Caloni Agnelli, dopo due semifinali consecutive, vuole continuare a migliorare. E per me è la stessa cosa. Caratteristiche? Mi piace molto più attaccare che ricevere”. Dmitriy ha tutta l’aria del gigante buono, che in campo si trasforma nel leone ammirato, fino a ieri, da avversario e che ha recitato un ruolo determinante nel brillante campionato di Tuscania, rimasta per gran parte dell’annata ai vertici prima della flessione finale. Un percorso nel quale Shavrak ha confermato nuovamente tutte le sue qualità e quella sanissima voglia di non mollare mai: “L’impatto con Bergamo – continua -, appena si entra al Palasport, è splendido. Pubblico numeroso e caloroso, giocare dall’altra parte della rete non è mai stato facile. Soprattutto se, come successo a me, lo si fa oltretutto con la febbre alta come l’ultima volta…”. Qualche mese dopo però la febbre alta è quella per il successo, che “Dima” fa emergere focalizzando l’attenzione sugli obiettivi: “E’ normale aspirare al massimo – dice -, ma lo voglio fare sul campo. Da protagonista. La Coppa Italia? Ho ancora l’amaro in bocca. Due anni fa nella finale con Siena abbiamo pagato a caro prezzo l’assenza del palleggiatore titolare”.
Un messaggio forte e chiaro, che diviene il migliore assist per il direttore generale Amedeo Amadeo: “Shavrak – rileva – è una delle punte del nostro profondo cambiamento, come è giusto che avvenga quando certi cicli finiscono. E si riparte con persone diverse, più motivate: Graziosi è stato ed è un istruttore sopraffino, Spanakis è un allenatore di primissima fascia con il quale vogliamo vincere. Nel biennio appena concluso ci siamo distinti sul panorama nazionale, adesso – anche grazie ad un’organizzazione societaria che sta divenendo più articolata – vogliamo progredire ulteriormente. Con l’aiuto, allo stesso tempo, di nuovi sponsor che ricerchiamo ma soltanto se si avvicinano alla nostra realtà con il vero spirito dell’Olimpia, imperniato sui valori che nascono dall’oratorio di Borgo Palazzo”.