Per Nole non c’è storia: Nadal in finale
Rafa Nadal si aggiudica la puntata numero 51 della sfida con Novak Djokovic, e conquista la finale degli Internazionali di Roma. Il serbo, undicesima testa di serie del seeding, nonostante la sconfitta resta uno dei due giocatori in attività con un record positivo contro Rafa Nadal (26 vittorie contro 25 sconfitte), ma non riesce a ribaltare il pronostico contro lo spagnolo che è sembrato inarrestabile. Primo set molto combattuto: scambi spettacolari e durissimi, Nadal prova subito a dettare i ritmi del gioco, ma Djokovic sembra tener testa fino al 7-6 del maiorchino che trova la riga, mandando su tutte le furie Nole che spacca la racchetta, dopo un’ora e 11 minuti di gioco. Bravo Djokovic a stringere i denti a due punti dal set sul 5-4 30-30, ma nel tie break il serbo perde cinque punti sul servizio a favore e sull’ultimo subisce la risposta vincente di rovescio di Nadal su un approssimativo serve and volley di Djokovic. Nel secondo set non c’è storia: Nadal domina e vince con un facile 6-3. Nole, a secco di titoli Masters 1000 dall’estate del 2016 (Toronto), saluta il pubblico romano in una semifinale che non raggiungeva proprio da Roma 2017. Si decide tutto al settimo game quando, sul 4-3 e servizio Rafa, Djokovic prova a tornare in partita, una risposta che serve solo ad allungare il gioco. Il serbo non riesce a conquistare mai una palla break e alza bandiera bianca: Nole sbaglia anche il servizio successivo e Rafa chiude 6-3 al secondo match point, con un rovescio che merita gli applausi del Centrale. Nole, nel suo miglior momento stagionale, è sembrato essera in fase di pieno recupero ma non sembra ancora pronto a reggere un duello di questo livello. Bellissimo l’abbraccio con i suoi tifosi italiani con cui ha un rapporto speciale. Nadal conquista così l’ennesima finale della sua carriera e ora è a caccia dell’ottavo trionfo che gli garantirebbe di tornare in vetta al ranking ATP riscattando le delusioni vissute a proprio a Roma negli ultimi anni, dove non vince dal 2013.