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    Si riunisce al Conad Le Querce la nuova Conad Reggio Emilia

    Bellissima mattinata quella passata dagli atleti e dalla società della Conad Volley Tricolore Reggio Emilia che, stamattina giovedì 8 agosto, hanno partecipato all’aperitivo di inaugurazione della stagione sportiva, presso Conad Le Querce e a quella che ormai, a detta anche di Loris Migliari, direttore generale, è diventata una vera e propria tradizione.
    I ragazzi di coach Fanuli hanno avuto la possibilità di incontrare i tifosi e la stampa durante il corso della mattinata e, dopo tante foto di rito ed interviste, ora si prepareranno per l’inizio del ritiro pre campionato che si terrà a Castelnovo Monti e che inizierà domani con la partenza presso l’hotel Aquila Nera di Felina e terminerà mercoledì 14 agosto. Presenti all’evento anche lo staff della società, sponsor ed autorità, che hanno inaugurato, con un brindisi, la stagione alle porte della Serie A2 maschile reggiana.
    Loris Migliari ha poi concluso con qualche parola sulla squadra che inizierà il campionato il 6 ottobre a Prata di Pordenone: “L’obiettivo è quello di vincere più partite possibile, ma soprattutto di salvarsi quanto prima, per poi togliersi delle soddisfazioni nell’arco del campionato. È una squadra ben mescolata tra esperti e giovani con grande voglia di emergere, uno tra tutti Simone Porro che a soli sedici anni è già in A2. Confidiamo che si possa costruire un buon feeling tra tutti i componenti del roster. Siamo tra le società più longeve nel panorama di Serie A2 e questo ci fa onore; siamo lieti di aver avuto la presenza del Sindaco di Reggio Emilia al nostro brindisi di benvenuto”.
    Per conoscere il programma del raduno della Conad Reggio Emilia e partecipare alle attività della squadra visitare il sito: https://www.volleytricolore.it/svelato-il-programma-del-raduno-pre-campionato-2024-2025/. LEGGI TUTTO

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    Parigi 2024: finale pazzesca, Francia stellare, Andrea ‘Giangio’ Giani è medaglia d’oro olimpica

    La Francia l’ha rifatto, dopo Tokyo 2021 sale sul gradino più alto del podio anche a Parigi 2024. Soprattutto, e di questo c’è solo da essere immensamente felici, il nostro ‘Giangio’, Andrea Giani, leggenda del nostro volley, giocatore immenso che ha ispirato intere generazioni di pallavolisti italiani e non, ragazzo che è impossibile non amare, è medaglia d’oro! Giani è medaglia d’oro olimpica!

    Una finale chiusa in tre set (25-19, 25-20, 25-23) contro la Polonia da una Francia stellare, assolutamente perfetta, ingiocabile in ricezione, ingiocabile in difesa, ingiocabile a muro, ingiocabile in attacco. Leon e compagni le hanno provate davvero tutte, Grbic le ha provate tutte, ma oggi questa squadra non era battibile. Giani ha portato la sua Francia a giocare, soprattutto tra semifinale e finale, una pallavolo spaziale! Il titolo di MVP noi lo daremmo a lui, senza ombra di dubbio.

    foto Volleyball World

    Monumentali tutti i suoi giocatori: da Brizard (3 muri devastanti, 4 punti totali) a Patry (top scorer con 17 e il 65% in attacco), da Clevenot (11) al solito funambolo e trascinatore Ngapeth (8), da Chinenyeze (8) al libero Grebennikov fino a Jouffroy, pescato dalla panchina e autore di 4 punti, tutti ace, tutti cruciali. I numeri di squadra, anche loro, confermano una finale di livello stratosferico: 9 muri a 4, 8 ace a 4. E ancora 47% in attacco e 57% in ricezione per la Francia, rispettivamente 30.7% e 54% per la Polonia.

    Menzione d’onore anche a Stefano Cesare, il migliore dei fischietti italia che ha arbitrato questa finale olimpica maschile.

    foto Volleyball World

    SESTETTI – Grbic parte con Kurek opposto a Janusz, Leon e Fornal in banda, Kochanowski e Huber al centro, Zatorski libero. Giani risponde con Brizard in regia in diagonale con Patry, Ngapeth e Clevenot in posto 4, Chinenyeze e Le Goff coppia centrale, Grebennikov libero.

    1° SET – Grande spettacolo sin dai primi punti, ma questo ce lo aspettavamo tutti. Il primo mini-break lo piazzano i francesi (11-8). Subito protagonisti i due liberi Grebennikov e Zatorski, meglio la Francia in attacco con bande e centrali e il gap aumenta (14-10, 17-11).

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    Grbic brucia due timeout in rapida successione, ma la squadra di Giani continua a spingere tanto al servizio e ora è in totale controllo, grazie anche a una ricezione stellare sulle bordate che dai nove metri tirano anche i polacchi (20-15, 23-18).

    Extra rotazione di Patry, palla a terra e Francia avanti 1-0. Leggasi 14 su 16 in attacco per i transalpini (!), 12 su 24 per Leon e soci.

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    2° SET – In avvio di secondo set Janusz arma ancora Kurek e Leon (2-3). Ace fotonico di Wilfredo da 1 a 1, murone su Ngapeth e Polonia avanti di due (4-6). La pressione ora sale e entrambe le squadre sporcano le loro percentuali al servizio forzando fin troppo, ma i padroni di casa non fanno comunque scappare via gli avversari: la seconda e la terza stampata personale muro a uno consecutive di Brizard valgono la parità ai 12 e il sorpasso.

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    Sotto rete il primo arbitro Cesare vede troppi scambi di sguardi di sfida e richiama giustamente i due capitani. Mani-out di Kurek e contro sorpasso Polonia (16-18). Time out tutto ‘in italiano’ del Giangio, dentro Jouffroy alla battuta, ace e altra parità. Fischione di Kurek e l’ago della bilancia si sposta ancora (20-19).

    A segno Clevenot, Patry (ace), 22-19 Francia e sugli spalti parte un italico ‘po-po-ro-popopò’. Ace e pipe di Clevenot e la Polonia gira campo sotto due set a zero.

    3° SET – Leon prova a suonare la carica sparando palle disumane, ma la Francia oggi è ingiocabile: troppo forte in ricezione, troppo attenta in copertura, troppo solida a muro, troppo efficace in attacco, troppo poco fallosa dai nove metri. Insomma, tutto molto, molto, troppo (7-5).

    foto Volleyball World

    Il bilanciere di Ngapeth fa venire giù l’Arena Sud e vale il 14-12 per i suoi, ma i polacchi non ci stanno, pareggiano e tornano avanti (14-16). Pronta risposta dei francesi con un primo tempo di un infallibile Chinenyeze, muro e attacco di Patry (17-17). Ma che finale stiamo guardando? Spettacolo assoluto!

    foto Volleyball World

    Ancora Jouffroy al servizio, ancora due ace, ancora Francia che se ne va (23-18). Grbic va in tilt, li cambia e li ruota tutti, ma la sua Polonia ora è all’angolo, alle corde, vicina al knock out. 24-19, Boladze da posto 2 annulla il primo match point. Leon in battuta, Clevenot tiene, Cesari fischia una doppia a Ngapeth e se ne va anche la seconda palla match. Giani ferma il gioco e carica i suoi: “Attenti su difesa e pallette”. Ace di Leon su Ngapeth e siamo 24-22. Altra mazzata, primo tempo vincente di Kochanowki e Polonia a -1. Wilfredo questa volta forza troppo, tira lungo, la Francia è ancora medaglia d’oro olimpica!

    foto Volleyball World

    FRANCIA-POLONIA 3-0(25-19, 25-20, 25-23)FRANCIA: Patry 17, Clevenot 11, Ngapeth 8, Chinenyeze 8, Brizard 4, Le Goff 4, Grebennikov (L), Jouffroy 4, Toniutti, Tillie, Louati, Faure. All. GianiPOLONIA: Kurek 10, Leon 9, Kochanowki 9, Huber 7, Boladz 5, Fornal 4, Śliwka 2, Janusz, Zatorski (L), Kaczmarek, Lomacz, Semeniuk. All. Grbic.Arbitri: Cesare Stefano (ITA), Alrousi Alhammadi Hamid Mohamed Ahmed (UAE)

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Il ds Paolo Torre analizza la stagione del Plus Volleyball Sabaudia

    SABAUDIA – Il Plus Volleyball Sabaudia continua la sua marcia d’avvicinamento al 25 agosto, giorno in cui la squadra si radunerà per iniziare la preparazione fisica. Sarà quello il primo grande passo verso l’inizio del campionato di pallavolo maschile di serie A3 che vedrà la squadra di coach Nello Mosca presentarsi al via del girone Blu. Il torneo sarà, come sta avvenendo in questi ultimi anni, sempre molto complicato anche in virtù delle campagne acquisti messe in pratica da molte squadre.
    «Noi siamo focalizzati sul nostro percorso e sappiamo perfettamente dove vogliamo arrivare, abbiamo lavorato molto in questo periodo per allestire un roster capace di poter centrare l’obiettivo della società e, proprio in quest’ottica il progetto è stato portato avanti di concerto tra la proprietà e il coach, consapevoli anche del livello del girone – chiarisce Paolo Torre, il direttore sportivo del Plus Volleyball Sabaudia – Riguardo il mercato fatto posso dire che abbiamo allestito una squadra in grado di poter dire la sua in questa stagione: servirà come al solito e com’è normale che sia un grande lavoro e poi, qualora fosse necessario e se ce ne fosse la possibilità, nel caso interverremmo sul mercato per fare il salto di qualità. In caso contrario sono convinto che il nostro gruppo sia concretamente valido e possa centrare l’obiettivo che la società s’è prefissato. Per noi resta di primaria importanza il mantenimento della categoria e il consolidamento di questo progetto. Ci piacerebbe che sempre più possa avvicinare alla nostra realtà e che il pubblico possa appassionarsi a questa squadra». LEGGI TUTTO

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    La pallavolo italiana piange la prematura scomparsa del coach Vincenzo Nacci

    Si è spento all’età di soli 59 anni, per un male incurabile, Vincenzo Nacci, allenatore giramondo originario di Ostuni.

    Da giocatore aveva militato tra le fila di Perugia, Potenza e Ostuni. Nel 2005 aveva iniziato la carriera da allenatore, arrivando da assistente fino alla Serie A.

    Dal 2014 a il 2016 ha guidato la nazionale del Venezuela, prima nel mondiale in Polonia, poi nella World Cup. La sua carriera lo ha portato anche in Iraq, dove dal 2022 al 2023 ha allenato la nazionale.

    Alla famiglia e agli amici rivolgiamo le nostre più sentite condoglianze. LEGGI TUTTO

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    Cucine Lube Civitanova, ecco il programma dei test estivi

    Si preannuncia una preseason spettacolare per la Cucine Lube Civitanova di Giampaolo Medei, che affronterà solo rivali della massima serie.
    Sette test accompagneranno il team alla Regular Season 2024/25. Spicca la presenza alla 2ª edizione della Jesi Volley Cup del 14 e 15 settembre, kermesse in cui la Lube difenderà la coppa vinta la scorsa estate. Il Club biancorosso divulga la lista completa degli appuntamenti inseriti sulla tabella di marcia che precederà l’esordio in campionato, previsto per domenica 29 settembre all’Eurosuole Forum con la Sonepar Padova. Asticella subito alta con allenamenti congiunti impegnativi.
    I giganti cucinieri rimuoveranno a tempo record la ruggine estiva con tre derby in successione all’Eurosuole Forum contro la neopromossa Yuasa Battery Grottazzolina (31 agosto, 6 e 11 settembre), per poi fare il pieno di agonismo nelle due sfide del quadrangolare di Jesi al PalaTriccoli contro due Club di SuperLega Credem Banca e una rivale straniera (14 e 15 settembre). Il rush finale in vista dei match ufficiali passerà inoltre per il test casalingo con Cisterna Volley (18 settembre) e per le prove generali di campionato al PalaCiarapica di San Severino contro la Valsa Group Modena (21 settembre).
    Lista allenamenti congiunti e test in vista della SuperLega 2024/25
    Gli orari di gioco verranno comunicati successivamente. Le sfide all’Eurosuole Forum saranno a ingresso gratuito.
    Sabato 31 agosto 2024– Eurosuole Forum
    Cucine Lube Civitanova VS Yuasa Battery Grottazzolina
    Venerdì 6 settembre 2024– Eurosuole Forum
    Cucine Lube Civitanova VS Yuasa Battery Grottazzolina
    Mercoledì 11 settembre 2024– Eurosuole Forum
    Cucine Lube Civitanova VS Yuasa Battery Grottazzolina
    Sabato 14 e domenica 15 settembre 2024 – PalaTriccoli di Jesi
    Seconda edizione Jesi Volley Cup – Torneo internazionale
    Mercoledì 18 settembre 2024 – Eurosuole Forum
    Cucine Lube Civitanova VS Cisterna Volley
    Sabato 21 settembre 2024 – PalaCiarapica di San Severino Marche
    Cucine Lube Civitanova VS Valsa Group Modena LEGGI TUTTO

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    Italia-USA sarà anche la finale olimpica di Lorenzo Bernardi: “Kiraly? Mi ha sempre ispirato”

    La nazionale italiana femminile è in finale nel torneo di pallavolo dei Giochi di Parigi 2024, un sogno diventato realtà grazie al 3-0 impartito alla Turchia nel match di semifinale. Julio Velasco, da gennaio sulla panchina tricolore, ha guidato le sue ragazze a uno storico traguardo e domenica (ore 13, diretta RAI 2, DAZN, Eurosport) l’Italia si giocherà la medaglia d’Oro contro le campionesse olimpiche degli Stati Uniti. Nell’altra semifinale la squadra di Karch Kiraly ha superato il Brasile 3-2, in quella che è stata la ripetizione della finale olimpica di Tokyo 2020. Per il ct tricolore si tratterà della seconda finale olimpica, a distanza di 28 anni da quella di Atlanta 1996 quando era alla guida della nazionale maschile. Uno dei grandi protagonisti di quella leggendaria squadra era Lorenzo Bernardi (305 presenze con la maglia azzurra), ora terzo allenatore sulla panchina dell’Italia femminile. 

    foto Volleyball World

    Queste le sue parole il giorno dopo l’accesso in finale: “Qualificarsi per una finale olimpica è sempre un’emozione indescrivibile, io ci sono già passato tantissimi anni fa (Olimpiade 1996 n.d.r.).  È il desiderio più grande di qualsiasi sportivo, non solo di chi gioca a pallavolo; prima di tutto si vuole partecipare a un’Olimpiade e poi se si hanno le possibilità e la bravura arrivare a giocarsi la medaglia d’Oro. Avendo già vissuto questa esperienza, sono riemersi un po’ i ricordi vissuti in quell’occasione”. “Quest’anno con Julio abbiamo intrapreso un percorso, stabilendo un obiettivo alla volta, da raggiungere passo dopo passo. Il primo era qualificarci a Parigi 2024 tramite il ranking internazionale, poi raggiungere la Final Eight di Bangkok della VNL e successivamente cercare di vincere il trofeo. Abbiamo sempre affrontato con grande attenzione ogni partita e la stessa strategia la stiamo mettendo in atto qui a Parigi. Le ragazze scendono in campo consapevoli che devono dare il massimo delle loro possibilità in un preciso momento, quel momento è il presente”.

    foto Volleyball World

    “Adesso che il presente rappresenta la finale olimpica questo ragionamento acquista ancora più valore. Oltre ai risultati siamo molto contenti per come queste vittorie sono arrivate. La squadra ha dimostrato di avere consapevolezza della sua forza e del suo potenziale, sia a livello individuale, che come collettivo. Mi riferisco soprattutto ai momenti di difficoltà quando le ragazze hanno fatto emergere le loro grandi qualità”.“Domenica affronteremo gli Stati Uniti che sono le campionesse olimpiche in carica, e questo dice già tutto. Sono una formazione esperta, con una panchina molto lunga, inoltre, hanno un allenatore che ha vinto tutte le manifestazioni più importanti, comprese le Olimpiadi, sia da giocatore che da allenatore. D’altronde se ti giochi la finale dei Giochi deve mettere in conto di trovare una grande avversaria”. 

    Lorenzo parla poi del fatto che nella finale tra Italia e Stati Uniti si affronteranno sulle panchine lui e Karch Kiraly, nel 2001 entrambi eletti migliori giocatori del XX secolo dalla FIVB: “Quando giocavo, per me Karch ha rappresentato sempre una fonte d’ispirazione. Io non ho mai avuto né idoli, né supereroi da seguire o da copiare, però ho sempre preso in considerazione le persone che ritenevo si esprimessero molto bene in quello che volevo fare io. Nel corso della mia carriera da giocatore è stato un punto di riferimento e a maggior ragione lo è adesso, perché io ho iniziato la mia esperienza nel mondo della pallavolo femminile un anno fa e quindi da questo tipo di persone posso solamente imparare”.

    foto Fipav/Tarantini

    Finale 3-4 posto10 agosto ore 17.15Brasile – Turchia

    Finale 1-2 posto 11 agosto ore 13Stati Uniti – Italia

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Primi test per il Cisterna Volley con la Nazionale U20

    CISTERNA DI LATINA – Una volta iniziato negli scorsi giorni il lavoro in palestra che ha dato il via alla stagione 24/25, il Cisterna Volley si prepara ad aprire il palazzetto dello sport al pubblico . Nello specifico, per il Cisterna Volley sarà l’occasione di continuare la preparazione insieme alla Nazionale Under 20 maschile, guidata dal tecnico federale Michele Zanin, in vista dei Campionati Europei di categoria, in programma dal 26 agosto al 7 settembre a Vrnjačka Banja (Serbia) e Arta (Grecia).Il giovane gruppo azzurro, che ha concluso ieri il collegiale a Camigliatello Silano, durante il quale si è allenato con i pari età della Lettonia, disputerà due importanti allenamenti congiunti contro la formazione di Superlega del Cisterna Volley.
    Il programma degli allenamenti congiunti si aprirà ufficialmente mercoledì 21 agosto alle ore 18:30 con la prima gara tra gli azzurrini e il Cisterna Volley di coach Guillermo Falasca. Il re match è in programma, invece, sempre al Palasport di Cisterna di Latina, venerdì 23 agosto alle ore 18:30.Questi allenamenti congiunti saranno un’importante opportunità per il giovane gruppo azzurro per misurarsi con una squadra di assoluto livello come il Cisterna Volley, in vista dell’appuntamento clou della stagione: i Campionati Europei Under 20.
    “Per noi si tratta di un doppio appuntamento molto importante – spiega coach Falasca – La squadra ad oggi non è al completo, sarà interessante capire come risponderanno i giocatori. In questi primi giorni di lavoro stiamo svolgendo un lavoro prevalentemente tecnico, non avendo diversi elementi a disposizione. Nei due allenamenti congiunti non dovremo guardare tanto il risultato, quanto la tenuta a livello fisico dei ragazzi. Dalla prossima settimana arriveranno a Cisterna Willner Rivas, Yuga Tarumi, Michele Baranowicz e Jacopo Tosti, avremo la possibilità di lavorare ad un livello un po’ più alto. Affronteremo questi impegni senza avere un opposto naturale, dovrò provare diverse opzioni, l’importante per noi sarà fare molto volume di gioco in vista dei prossimi test”.
    PROGRAMMA ALLENAMENTI CONGIUNTI21 agosto, ore 18:30: Cisterna Volley – Italia U2023 agosto, ore 18:30: Cisterna Volley – Italia U20 LEGGI TUTTO

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    Qual era l’obiettivo olimpico della giovane Italia di De Giorgi, vincere o fare esperienza?

    Quando le nazionali azzurre hanno chiuso entrambe la fase a gironi dei Giochi di Parigi a punteggio pieno, ed entrambe con prestazioni in crescendo (3-1 alla Polonia i ragazzi, 3-0 alla Turchia le ragazze), abbiamo tutti pensato, sperato, creduto che questo potesse essere un anno storico, una Olimpiade da leggenda, da doppio oro magari, comunque da doppia medaglia. I presupposti c’erano tutti, ma le cose alla fine non sono andate esattamente così. Le ragazze in finale per il primo e secondo posto ci sono arrivate (domenica 11 agosto alle 13.00), i ragazzi invece hanno chiuso al quarto, giù dal podio.

    Un fallimento? Il dubbio sorge ed è legittimo. Saremo stati troppo duri verso questa squadra dopo la finale persa nettamente contro gli Stati Uniti oppure abbiamo dato solo una spiegazione oggettiva a quanto accaduto? Avremo espresso giudizi e analisi corrette o per certi versi ingenerose?

    In poche parole, questa Italia, campione d’Europa e del Mondo, alle Olimpiadi ci è andata per vincere o per fare una esperienza di crescita?

    foto Fipav/Tarantini

    Ce lo siamo chiesti tutta la notte, passata insonne come immaginiamo abbiano fatto anche gli azzurri. Per trovare una risposta abbiamo riletto alcune dichiarazioni.

    “Mi è capitato spesso di ripetere un concetto semplice ma molto chiaro per me: siamo l’Italia e pertanto abbiamo l’obbligo di puntare sempre in alto. Siamo consapevoli della nostra forza e della qualità dei nostri atleti; andremo a Parigi rispettando tutti, ma con l’obiettivo di fare bene” affermava lo scorso 12 luglio il presidente federale Giuseppe Manfredi.

    Ergo, se siamo l’Italia, che tradotto vuol dire siamo una potenza pallavolistica a livello mondiale, ciò significa che l’obiettivo a Parigi era vincere o comunque andare a medaglia.

    “Ci siamo confermati ai vertici mondiali e abbiamo fatto questo con una squadra che ha un’ampia prospettiva davanti a sé, oltre a un margine di crescita significativo. Per migliorarsi è necessario passare anche attraverso esperienze come queste, non le puoi anticipare, le devi vivere” ha dichiarato invece il ct De Giorgi al termine della finale per il terzo e quarto posto. Poi ha aggiunto: “Lavoreremo per far crescere i ragazzi, sperando al tempo stesso che i nostri ventenni trovino spazio nel campionato. Questo sarebbe di grande aiuto per la nazionale“.

    Ergo, l’esperienza, che alcuni convocati ancora devono fare con i club in Superlega, è stata fatta fare alle Olimpiadi.

    Continuiamo a non capire. Magari sarà un nostro limite, nel caso faremo mea culpa, ma la notte passa lentamente e noi restiamo svegli a porci domande come questa: giusto bruciare una Olimpiade che arriva una volta ogni quattro anni, torneo di capitale importanza per tutto il movimento federale e nazionale, solo per far fare esperienza, e a chi poi? A giocatori che non hanno mai visto, o quasi, il campo?

    All’Olimpiade, nella pallavolo, le nazionali italiane, tornando alle parole di Manfredi, devono andare per ottenere il risultato migliore possibile o per fare l’esperienza più formativa possibile?

    foto Fipav/Tarantini

    Continuiamo ad arrovellarci, poi pensiamo a Velasco… Lui in finale ci è arrivato senza perdere un set tra quarti e semifinali, convocando solo le migliori giocatrici italiane in circolazione, dalla 37enne De Gennaro alle opposte Egonu e Antropova, dalle palleggiatrici Orro e Cambi alle centrali Danesi, Fahr e Lubian, per finire con il reparto schiacciatrici formato da Sylla, Bosetti e Giovannini del quale avrebbe fatto parte Degradi, se non proprio Pietrini, se entrambe non si fossero infortunate prima. Il top del top insomma, focalizzati sull’obiettivo, senza guardare la carta d’identità.

    Gerarchie chiare sin da subito, per carità, ma quante volte alla nazionale femminile è servito sfruttare un doppio cambio all’altezza? Quante volte è servito gettare nella mischia Giovannini in seconda linea o Lubian al servizio?

    foto Fipav

    La nazionale maschile invece queste alternative non le ha avute perché nel roster sono state fatte scelte diverse. Si è portato come secondo opposto Alessandro Bovolenta, giocatore di A2 fino a ieri, venti candeline spente lo scorso maggio; si è portato come terza banda Luca Porro, stessa età, in Superlega con Padova solo dalla passata stagione; si è portato come terzo centrale Giovanni Sanguinetti, 24 anni, giocatore di Modena, squadra che quest’anno di certo non ha brillato.

    Se l’obiettivo dichiarato doveva essere sfruttare questa Olimpiade per far fare esperienza a questi ragazzi, in funzione del prossimo quadriennio, allora alziamo le mani, ma continuiamo a pensare che gli esperimenti e le esperienze, visto che siamo l’Italia, sarebbe più opportuno farle in VNL, magari, non certo alle Olimpiadi.

    Avendoli visti poco, se non nulla, in campo a Parigi, siamo portati infatti a credere che invece l’obiettivo dichiarato fosse quello del grande risultato.

    Ma in questo caso si sarebbe dovuto chiamare magari uno Zaytsev come secondo opposto, giocatore di maggiore esperienza, completo in tutto e che tira ancora discrete legnate; magari credere di più in Bottolo come terza banda; magari, dopo il doloroso forfait di Anzani, convocare un Di Martino come terzo centrale, bravo a muro e dotato di una battuta salto-float che negli ultimi playoff ha dato un certo fastidio tanto a Trento quanto a Perugia.

    foto Volleyball World

    No, non ne veniamo a capo, siamo sinceri. Restiamo però dispiaciuti per quei magnifici 7 azzurri dal valore assoluto che senza dubbio avrebbero meritato di più da questa Olimpiade. Perché questa era e doveva essere la loro Olimpiade.

    L’Olimpiade di Giannelli, Romanò, Michieletto, Lavia, Galassi, Russo, Balaso. Orgoglio di tutto il movimento, tutti campioni, nessuno escluso.

    Foto Federazione Italiana Pallavolo

    Siamo dispiaciuti anche per Fefè De Giorgi, il nostro Fefè nazionale. Da giocatore queste occasioni gli erano state negate, da allenatore meritava assolutamente di fare filotto dopo Europei e Mondiale. “Per andare all’Olimpiade mi sono dovuto autoconvocare” aveva detto di recente col suo proverbiale e irresistibile sorriso.

    Forse non se l’è giocata come avrebbe dovuto. Forse è rimasto vittima della sua stessa creazione: il progetto, la (fin troppo) giovane Italia.

    Ormai è quasi l’alba davanti ai nostri occhi. Ci siamo posti tante domande, abbiamo cercato tante risposte, ma quale fosse l’obiettivo di questa Italia a questi Giochi ancora ci sfugge.

    foto Volleyball World

    Pazienza. Più dell’amarezza per la medaglia sfumata, però, ora resta comunque il ricordo del viaggio, delle tappe intermedie, delle belle vittorie su Brasile, Polonia e Giappone. Dei salti fatti sulla sedia, delle mani che ci tremavano sulla tastiera raccontando quelle partite, quei ragazzi, quelle emozioni che ci hanno regalato tante e tante volte.

    Ripartiamo da qui, con la consapevolezza che restiamo sempre l’Italia, una delle più forti a questo bellissimo gioco della pallavolo. Prima o poi anche la più forte e basta. Anche a questi maledetti, eppure meravigliosi, Giochi Olimpici.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO