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    Per Luca Loreti nuova convocazione in Nazionale Under 21.

    Piacenza, 12 giugno 2025 – Nuova convocazione in Nazionale Under 21 per il libero biancorosso Luca Loreti: da domenica 15 giugno a lunedì 23 giugno sarà al lavoro con gli azzurri a Camigliatello Silano in provincia di Cosenza.
    Luca Loreti è stato convocato, insieme ad altri dodici atleti, su indicazione del Direttore Tecnico e 1° allenatore Vincenzo Fanizza per prendere parte ad un secondo stage in preparazione al campionato del Mondo che si terrà in Cina a Jiangmen dal 19 agosto al primo settembre. L’Italia è inserita nella Pool D con Argentina, Tunisia, Francia, Ucraina e Indonesia.
    Lo staff tecnico sarà composto da Vincenzo Fanizza (1° allenatore), Saverio Di Lascio (Allenatore), Mario Di Pietro (Allenatore), Daniele De Ceglia (Preparatore Atletico), Lucas Mares (Team Manager), Alex Boncompagni (Medico), Pascal Laricchiuta (Fisioterapista), Loris Palermo (Scoutman). LEGGI TUTTO

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    Tutto vero, Gabriele Di Martino all’Allianz Milano: “Qui per fare bene. Bello ritrovare Cachopa”

    Esperienza e qualità al centro, Allianz Milano accoglie Gabriele Di Martino, centrale di assoluto valore che va a rafforzare il reparto di coach Roberto Piazza. Come avevamo anticipato, l’arrivo del centrale romano classe 1997, 1,99 m per 93 kg, si inserisce all’interno di uno scambio con Monza dove approderà invece Jacopo Larizza facendo il percorso inverso. Giocatore completo, maturo e affidabile, Di Martino porta in dote 273 presenze in Serie A in dieci campionati, di cui otto di SuperLega.

    Il suo 2024/25 è stato complicato, ma è stato proprio Di Martino a mettere a terra il muro finale della salvezza con una prestazione con l’85% in attacco. Grande lettura a muro, attacco solido, visione di gioco e una crescita costante che lo ha portato a essere uno dei centrali più apprezzati del panorama italiano. Dal 2021 fa parte anche del gruppo azzurro allargato. Il presidente Lucio Fusaro ha accolto il suo arrivo parlando di “un innesto importante, che aggiunge carisma e solidità”, mentre il diesse Fabio Lini sottolinea “l’affidabilità, l’intelligenza tattica e la fame di un giocatore che vuole tornare protagonista”. Di seguito le prime parole di Gabriele Di Martino rilasciate all’ufficio stampa della sua nuova squadra.

    Gabriele, benvenuto a Milano. Partiamo con le domande: chi è Di Martino dentro e fuori dal campo?

    “Iniziamo da fuori dal campo, credo di essere una persona molto semplice e gentile. La mia caratteristica principale è la capacità di stare bene con la gente, con i tifosi, che non vedo l’ora di incontrare, e con tutto il gruppo squadra. Mi piace la condivisione del tempo e delle idee. La ritengo uno strumento fondamentale per raggiungere gli obiettivi prefissati. Piccoli e grandi obiettivi che si possono raggiungere solo con una squadra unita, con lo staff e tutto l’organico societario. Se parliamo di dentro il campo, ecco… mi trasformo un po’. Sono un giocatore molto fastidioso per gli avversari e con le mie prestazioni credo di aver dimostrato in questi anni di valere”.

    Negli ultimi anni sei stato avversario dell’Allianz con la maglia di Monza e prima con quella di Taranto, Sora, Piacenza e Molfetta. Che impressione ti ha fatto Milano da fuori? E cosa ti ha convinto ad accettare la proposta?“Sono veramente contento di far parte di questo progetto Allianz Milano. L’ho visto crescere negli anni, è vero. Soprattutto giocando a Monza sono stato testimone del continuo miglioramento. Ritengo che per la prossima stagione la squadra sia completa in tutti i reparti, guidata da un grande allenatore, che non scopro certo io”.

    In cabina di regia ritrovi Cachopa, un palleggiatore che conosci bene: quanto pesa questa continuità per un centrale come te?

    “Ritrovo Fernando e sono molto contento. Penso che sia uno dei palleggiatori più forti al mondo. È brasiliano, abbiamo giocato insieme due campionati, quasi tre visto che nella prima stagione lui era infortunato. Abbiamo raggiunto insieme degli obiettivi pazzeschi, tre finali: Scudetto, Coppa Italia e Challenge Cup”.

    foto Lega Volley

    Hai già sentito coach Piazza?

    “Non abbiamo ancora avuto l’occasione, ma ripeto, stiamo parlando di uno degli allenatori più tecnici e dedicati interamente al nostro sport. Ha un’esperienza internazionale incredibile, sono e sarò a suo completo servizio”.

    Che idea ti sei fatto del gruppo e del progetto Allianz Milano?

    “Milano vive da anni sempre in crescita. Ritengo che sia una società veramente ambiziosa. Arrivare sempre lì e combattere per delle finali non è da tutti, ma è anche motivo di provare a fare meglio sempre meglio. L’anno scorso io non ho vissuto un grande campionato, mentre nella stagione precedente ho provato quella bella emozione di arrivare fino in fondo. Ti assicuro che da giocatore è una cosa bellissima. E’ emozionante misurarsi alla pari contro squadre che per storia e budget da tempo dominano nel mondo come Perugia, Trento, Civitanova e Modena”.Obiettivi personali e di squadra: che stagione ti immagini con l’Allianz? Proverai anche a riprenderti la Nazionale?“Gli obiettivi, per me, devo essere sempre di gruppo. Ritengo che sia importantissimo fin dall’inizio creare una coesione tra tutti. La coesione dentro il campo poi arriva in automatico. Credo molto nel team anche fuori dai momenti di pallavolo. Gli obiettivi sono arrivare a giocarci delle finali. Una volta raggiunte, a livello personale, mi piacerebbe anche vincerle. Se penso alla Nazionale? Certo, mettere la maglia azzurra e rappresentare l’Italia è sempre motivo di massimo orgoglio. Tutto passa però anche dai risultati che ottieni nell’arco della stagione con il club. Noi credo abbiamo tutti gli strumenti e i giocatori per scrivere una bella stagione”.

    (fonte: Powervolley) LEGGI TUTTO

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    Grottazzolina, Falaschi e Rafael: storia di una amicizia speciale nata per una ‘pallonata gentile’

    Una storia incredibile. Protagonista: Rafael Z., originario delle Filippine e residente in Canada. Da qualche giorno – lo ha scritto lui sui social – è diventato tifoso della Yuasa Battery Grottazzolina grazie a una… pallonata in faccia. Sembra quasi un romanzo, ma il bello dello sport, soprattutto ai suoi livelli più alti, è che in nome di una passione può accadere di tutto, anche ciò che normalmente parrebbe impossibile.

    Tutto nasce, come spesso accade ai giorni nostri, dai social. Grottazzolina presenta il nuovo palleggiatore Marco Falaschi (lunga esperienza in Europa, titoli, Nazionale), e il post del suo arrivo in maglia Yuasa Battery viene condiviso, tra i tanti, da un ragazzo poco più che trentenne dai lineamenti orientali, residente in Canada. La cosa incuriosisce, in fondo Grottazzolina si sta facendo conoscere, ma certamente non è ancora un club di fama mondiale. L’ufficio stampa lo contatta e viene così a conoscenza di una storia meravigliosa dove la parola ‘gentilezza’ è alla base di tutto.

    “Il mio percorso da tifoso di Falaschi si è consolidato nel corso degli anni – racconta Rafael – All’inizio ero un grande tifoso degli Stati Uniti e della Polonia, parlando di nazionali maschili. Quando Falaschi e la Nazionale italiana sono arrivati alla VNL di Ottawa nel 2022, però, ho iniziato ad apprezzarli, vedere Giannelli giocare dal vivo è un po’ come guardare un’opera d’arte!”.

    “Sono diventato improvvisamente un suo tifoso quando mi ha accidentalmente colpito in faccia con una pallonata durante il riscaldamento tra un set e l’altro: sono cose che capitano di frequente, eppure lui si è fermato ed è immediatamente venuto ad abbracciarmi. È iniziato tutto da lì. Da quell’episodio, ad ogni partita dell’Italia ci si salutava. Ho capito che avevo di fronte un campione vero, e dopo quella parentesi, ho iniziato a seguirlo: lui giocava a Taranto. Guardavo le sue partite dal Canada, poi è tornato alla VNL 2023, stessa interazione. Nonostante fosse passato parecchio tempo si è ricordato di noi, e si è avvicinato per abbracciarci, probabilmente nessun altro lo avrebbe mai fatto, ecco perché Falaschi è così speciale. Poi ho seguito il suo percorso a Padova, e per dimostrargli il mio supporto, anche se sono lontano, ho comprato appositamente la sua maglia. Mi è dispiaciuto che Padova non lo abbia confermato, ma quando ho letto che si trasferirà a Grottazzolina ho capito immediatamente per quale squadra tiferò nella prossima stagione!”.

    foto Yuasa Battery Grottazzolina

    Una storia che ribolle di sana passione per il volley: “Anch’io gioco a pallavolo qui in Canada, ovviamente a livelli amatoriali. Gioco come libero, la passione per questo sport è talmente elevata che aldilà delle categorie la pallavolo rappresenta una parte importante della mia vita”.

    Grottazzolina, dunque, grazie ad una pallonata in faccia e ad un campione di gentilezza, avrà un nuovo tifoso dall’altra parte dell’Oceano: “Se farò il tifo per la sua nuova squadra? Sì, sicuramente! E tiferò per Grottazzolina anche se un giorno Falaschi non dovesse più giocare lì, perché questo interesse nei confronti della mia storia mi ha colpito e stupito, non è comune trovare questo tipo di sensibilità nei confronti di un semplice appassionato nei club di così alto livello, specialmente al giorno d’oggi. Grazie davvero di cuore per la sorpresa.”

    Davvero una bella storia, ma noi di VolleyNews quanto sia speciale Marco Falaschi lo abbiamo ben presente da molto tempo. Così come speciale è la società di Grottazzolina, compreso il responsabile della comunicazione Fabio Paci che, da giornalista di razza qual è, ci ha regalato questo bel racconto. Quelle di Grottazzolina sono anche persone dotate di grande umanità, riconoscenza e senso di ospitalità e non ci sorprende che abbiano invitato Rafael ad andare ad assistere a una partita di persona. Ovviamente con indosso la maglia numero 5 di Marco Falaschi! “Non vedo l’ora, proverò ad organizzarmi” la sua risposta.

    (fonte: Yuasa Battery Grottazzolina) LEGGI TUTTO

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    Di Martino, esperienza e qualità al centro di Allianz Milano

    Esperienza e qualità al centro, Allianz Milano accoglie Gabriele Di Martino, centrale di assoluto valore che va a rafforzare il reparto di coach Roberto Piazza. Classe 1997, romano, 1,99 m per 93 kg, Di Martino arriva dopo tre stagioni a Monza. Studia Management dello Sport. Giocatore completo, maturo e affidabile, porta in dote 273 presenze in Serie A in dieci campionati, di cui otto di SuperLega.
    Il suo 2024/25 è stato complicato, ma è stato proprio Di Martino a mettere a terra il muro finale della salvezza con una prestazione con l’85% in attacco. Grande lettura a muro, attacco solido, visione di gioco e una crescita costante che lo ha portato a essere uno dei centrali più apprezzati del panorama italiano. Dal 2021 fa parte anche del gruppo azzurro allargato. Il presidente Lucio Fusaro ha accolto il suo arrivo parlando di «un innesto importante, che aggiunge carisma e solidità», mentre il diesse Fabio Lini sottolinea «l’affidabilità, l’intelligenza tattica e la fame di un giocatore che vuole tornare protagonista». Di Martino è anche un giocatore di equilibrio in spogliatoio, ma lasciamo come di consueto che sia lui a presentarsi.
    Gabriele, benvenuto a Milano. Partiamo con le domande: chi è Di Martino dentro e fuori dal campo?
    Iniziamo da fuori dal campo, credo di essere una persona molto semplice e gentile. La mia caratteristica principale è la capacità di stare bene con la gente, con i tifosi, che non vedo l’ora di incontrare, e con tutto il gruppo squadra. Mi piace la condivisione del tempo e delle idee. La ritengo uno strumento fondamentale per raggiungere gli obiettivi prefissati. Piccoli e grandi obiettivi che si possono raggiungere solo con una squadra unita, con lo staff e tutto l’organico societario. Se parliamo di dentro il campo, ecco… mi trasformo un po’. Sono un giocatore molto fastidioso per gli avversari e con le mie prestazioni credo di aver dimostrato in questi anni di valere.
    Negli ultimi anni sei stato avversario dell’Allianz con la maglia di Monza e prima con quella di Taranto, Sora, Piacenza e Molfetta. Che impressione ti ha fatto Milano da fuori? E cosa ti ha convinto ad accettare la proposta?Sono veramente contento di far parte di questo progetto Allianz Milano. L’ho visto crescere negli anni, è vero. Soprattutto giocando a Monza sono stato testimone del continuo miglioramento. Ritengo che per la prossima stagione la squadra sia completa in tutti i reparti, guidata da un grande allenatore, che non scopro certo io.
    In cabina di regia ritrovi Cachopa, un palleggiatore che conosci bene: quanto pesa questa continuità per un centrale come te?
    Ritrovo Fernando e sono molto contento. Penso che sia uno dei palleggiatori più forti al mondo. È brasiliano, abbiamo giocato insieme due campionati, quasi tre visto che nella prima stagione lui era infortunato. Abbiamo raggiunto insieme degli obiettivi pazzeschi, tre finali: Scudetto, Coppa Italia e Coppa Challenge.
    Hai già sentito coach Piazza?
    Non abbiamo ancora avuto l’occasione, ma ripeto, stiamo parlando di uno degli allenatori più tecnici e dedicati interamente al nostro sport. Ha un’esperienza internazionale incredibile, sono e sarò a suo completo servizio.
    Che idea ti sei fatto del gruppo e del progetto Allianz Milano?Milano vive da anni sempre in crescita. Ritengo che sia una società veramente ambiziosa. Arrivare sempre lì e combattere per delle finali non è da tutti, ma è anche motivo di provare a fare meglio sempre meglio. L’anno scorso io non ho vissuto un grande campionato, mentre nella stagione precedente ho provato quella bella emozione di arrivare fino in fondo. Ti assicuro che da giocatore è una cosa bellissima. E’ emozionante misurarsi alla pari contro squadre che per storia e budget da tempo dominano nel mondo come Perugia, Trento, Civitanova, Piacenza e Modena.Obiettivi personali e di squadra: che stagione ti immagini con l’Allianz? Proverai anche a riprenderti la Nazionale?Gli obiettivi, per me, devo essere sempre di gruppo. Ritengo che sia importantissimo fin dall’inizio creare una coesione tra tutti. La coesione dentro il campo poi arriva in automatico. Credo molto nel team anche fuori dai momenti di pallavolo. Gli obiettivi sono arrivare a giocarci delle finali. Una volta raggiunte, a livello personale, mi piacerebbe anche vincerle. Se penso alla Nazionale? Certo, mettere la maglia azzurra e rappresentare l’Italia è sempre motivo di massimo orgoglio. Tutto passa però anche dai risultati che ottieni nell’arco della stagione con il club. Noi credo abbiamo tutti gli strumenti e i giocatori per scrivere una bella stagione. LEGGI TUTTO

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    Yuasa, senti Soli: “Magalini e Pellacani ragazzi speciali!”

    Grottazzolina – E’ fresca di ieri la notizia dell’arrivo in maglia Yuasa Battery del giovane gigante Marco Pellacani, friulano di nascita ma trentino doc dal punto di vista della scuola pallavolistica. Prestito annuale per il centrale di 210 cm classe 2004, che a Grottazzolina vorrebbe seguire le orme di Comparoni per ritagliarsi pian piano un posto da protagonista e consacrarsi definitivamente nel volley che conta. Risale invece a qualche settimana fa l’altro arrivo dal club Campione d’Italia, ovvero quel Giulio Magalini che è chiamato in posto 4 a rimpinguare la batteria dei martelli con l’obiettivo di implementare il peso offensivo a disposizione di coach Ortenzi.
    E a chi chiedere maggiori delucidazioni su questi due ragazzi di bellissime speranze, giunti dall’Itas Trentino col ruolo di comprimari ma chiamati nelle Marche a recitare un ruolo da protagonisti? Direttamente dal Brasile, dov’è impegnato con la nazionale slovena nella VNL, abbiamo contattato coach Fabio Soli, “neosposo” di una ambiziosissima Verona ma fino all’altro ieri sulla panchina tricolore trentina.
    “Maga (Magalini ndr) dal punto di vista umano è un ragazzo eccezionale” esordisce l’allenatore emiliano “con una capacità di stare nel gruppo e una capacità di lavoro straordinarie, caratteristiche peraltro indispensabili quando si lavora quotidianamente insieme viaggiando così tanto come avvenuto nel biennio trentino… è difficile stare due anni così intensi all’interno di uno stesso ambiente se questo ambiente non è un ambiente positivo.”
    L’analisi si sposta poi sulla sfera tecnica: “Dal punto di vista tecnico è sicuramente un ragazzo con un grande talento di salto e di attacco, e questo credo che possa essere nel suo futuro un punto di riferimento per quanto riguarda la base della sua performance. E’ un ragazzo che ascolta, è curioso e sa mettere in pratica i consigli che gli vengono dati e questa è una caratteristica altrettanto preziosa. Ha sicuramente nella fase di ricezione la sua principale area di miglioramento, credo che però per affrontarla al meglio abbia bisogno del campo, di sperimentarsi e trovare soluzioni direttamente nel gioco. Voglio essere ancora più preciso: sono dispiaciuto di non essere riuscito a dargli le opportunità che per il suo impegno il ragazzo meritava, perché credo che per lui il campo sia fondamentale per la definitiva consacrazione ed esplosione del suo talento. Spero che a Grottazzolina possa avere più possibilità di quante sono riuscito a dargliene io a Trento, perché sono convinto che abbia ottime qualità e che quelle che ad oggi possono essere viste come le sue lacune siano caratteristiche che lui può sviluppare con più facilità e rapidità frequentando il campo durante le partite.”
    Parole al miele anche per l’ancor più giovane Pellacani da parte di coach Soli: “Un ragazzo interessante, che ha sicuramente mostrato qualità di livello soprattutto sulla fase di attacco dove sfrutta molto bene le sue leve e le sue altezze. E’ un ragazzo che si è trovato di punto in bianco a passare dall’essere il nostro quarto centrale a titolare inamovibile ad un Mondiale per Club e, a parte una piccola parentesi iniziale di ovvia emozione, credo che abbia ampiamente dimostrato di saper stare in campo risultando davvero prezioso. Anche in questo caso spero che a Grottazzolina possa avere la possibilità di dare maggiore continuità a questo suo stare in campo, in modo da poter vedere un altro giovane italiano crescere e potersi confermare ad un livello che è tra i migliori al mondo.”
    Infine, la chiosa di questo suo preziosissimo contributo la affidiamo al suo pensiero su Grottazzolina, vista da avversario. Alla domanda su quale potrà essere la chiave da sfruttare da parte dei marchigiani per provare a regalarsi un’ulteriore salvezza nel campionato più importante del mondo, il tecnico di Formigine ha le idee piuttosto chiare: “Io credo che tutto dipenderà dalla capacità che avrà la squadra di non snaturare la propria combattività, credo che sia stata l’arma vincente in questa stagione. Nonostante una partenza in grande difficoltà, si è percepita una squadra che è sempre rimasta sul pezzo, ha sempre saputo lottare ed è una caratteristica fondamentale per chi lotta per salvarsi, anzi lo è in generale. Chi lotta per salvarsi deve però saper attraversare momenti in cui i risultati per lungo tempo magari non arrivano, e nonostante questo è fondamentale restare positivi, positivi nella settimana di lavoro, perché nel campionato italiano i risultati sono sempre in bilico, e contro chiunque, come abbiamo visto poi noi quando siamo venuti a giocare all’andata: eravamo senza Daniele (Lavia ndr), Giulio ha giocato tutta la gara e abbiamo fatto una fatica terribile a vincere, ed era forse uno dei momenti diciamo peggiori della stagione di Grottazzolina. Credo che il far perno su quello spirito di sacrificio combattivo che Grotta ha avuto in tutta la stagione, credendoci sempre senza arrendersi mai, abbia dato i suoi frutti perché poi l’entusiasmo arriva e moltiplica ancora di più tutti gli sforzi fatti fino a quel momento.” Detto da chi ha appena vinto uno scudetto, c’è da fidarsi. LEGGI TUTTO

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    Comeback nello staff dell’ABBA Pineto: Angeloni nuovo 2° allenatore

    Ritorno nello staff tecnico biancoazzurro. L’ABBA Pineto ritrova Rosario Angeloni, figura tecnica già impegnata con il club adriatico nella stagione 2023/24 di Serie A2 Credem Banca e che nel prossimo campionato ricoprirà l’incarico di 2° allenatore, operando al fianco di coach Simone Di Tommaso.
    Dopo la prima esperienza con Pineto, Angeloni nell’ultima stagione ha rivestito da dicembre il ruolo di 1° allenatore della Gaia Energy Napoli. In carriera anche le esperienze di Aversa e Marigliano.
    «Sono molto contento della chiamata di Pineto», ha detto Rosario Angeloni. «Conosco l’ambiente, la professionalità e le ambizioni del club, quindi la trattativa è stata solo una formalità. Ho avuto modo di parlare anche con coach Simone Di Tommaso e con gli altri membri dello staff. Ci sono ottimi presupposti per lavorare bene e ritagliarci un posto tra le protagoniste della prossima stagione. Le sensazioni sono buone e la voglia di fare bene è tanta. Metterò tutte le mie competenze a disposizione di club e squadra. Non vedo l’ora di cominciare». LEGGI TUTTO

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    Ilaria Batte completa il reparto palleggiatrici di Macerata: “Qui posso coronare un sogno”

    La CBF Balducci HR Macerata annuncia il suo ottavo nuovo arrivo per la stagione 2025/26. Il Club maceratese ha ingaggiato la palleggiatrice Ilaria Batte, classe 2005 per 185 centimetri di altezza, nella scorsa stagione protagonista con la maglia dell’Itas Trentino da avversaria delle arancionere nella semifinale Playoff. Con l’arrivo della giovane regista, nata a Moncalieri (Torino), la formazione di coach Lionetti completa il reparto palleggiatrici, assicurandosi le prestazioni di uno dei talenti più interessanti del panorama pallavolistico italiano, pronta al suo esordio in Serie A1.

    Ilaria Batte, infatti, può vantare anche un brillante percorso da azzurrina con la maglia delle Nazionali giovanili Under 18 (argento al Mondiale 2021), Under 19 (oro all’Europeo 2022 e bronzo al Mondiale 2023), conquistando anche il riconoscimento di Miglior palleggiatrice della rassegna iridata di due anni fa. Nel suo palmares azzurro anche la vittoria all’European Youth Olympic Festival del 2022.

    A livello di Club, oltre alla stagione appena conclusa con Trento raggiungendo la Finale di Coppa Italia A2 e la Semifinale Playoff promozione, la neo palleggiatrice della CBF Balducci HR ha giocato in azzurro pure nel Club Italia in Serie A2 e in B1. La sua crescita pallavolistica è iniziata invece nel settore giovanile del Volleyrò Casal de Pazzi, uno dei migliori vivai d’Italia, in cui Ilaria Batte ha potuto anche disputare il campionato di Serie B1.

    “Sono contenta di avere l’opportunità di affrontare un campionato di alto livello come quello di Serie A1 – queste le parole di Ilaria Batte dopo l’arrivo in arancionero – Credo che sarà una stagione tosta, ma proprio per questo ci offrirà un grande margine di crescita. Sono certa che abbiamo tutte le capacità per conquistarci delle belle soddisfazioni. Ho scelto di accettare il progetto maceratese perché mi permette di coronare un sogno: giocare in A1″.

    “Inoltre, mi è stato descritto come un ambiente positivo, dove si lavora con professionalità e determinazione, e questa è una condizione fondamentale per potersi esprimere al meglio. Fin da subito, l’ambiente della CBF Balducci HR mi è sembrato molto vicino alle atlete, con un pubblico caloroso e partecipe. Tutti questi elementi mi hanno trasmesso una forte motivazione. Affronterò il campionato con il massimo impegno: penso possa rappresentare per me una grandissima opportunità di crescita e miglioramento. Essendo tra le più giovani del gruppo, spero di portare energia nuova e positiva alla squadra”.

    LA CARRIERA DI ILARIA BATTE2025/26 CBF Balducci HR Macerata (A1)2024/25 Trentino Volley (A2)2023/24 Club Italia (B1)2022/23 Club Italia (A2)2020/22 Volleyrò Casal de Pazzi (giov.-B1)

    (fonte: CBF Balducci HR Macerata) LEGGI TUTTO

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    Milano conferma il libero Juliette Gelin: “Voglio cercare di conquistare più titoli possibili”

    Juliette Gelin vestirà la maglia della Numia Vero Volley Milano per la seconda stagione consecutiva. Il libero francese classe 2001 difenderà ancora la seconda linea milanese tra campionato e Champions League.

    Nata a Montpellier, Gelin inizia a praticare sport a 5 anni scegliendo il tennis, per poi dedicarsi alla pallavolo all’età di 11 anni. La francese si affaccia al massimo campionato nazionale nella stagione 2018-2019 con la squadra della sua città, il France Avenir 2024. Dopo due stagioni passa al Volley-Ball Club Chamalières, specializzandosi come libero e concludendo la stagione con il 58% di ricezioni positive. La stagione seguente va all’RC Cannes dove rimarrà per i due anni successivi ottenendo nel 2022-2023 il titolo di miglior libero del campionato.

    Nel 2023-2024 indossa la maglia del Levallois Paris Saint Cloud, ottiene uno storico trionfo in Ligue A e viene nominata anche MVP della competizione, oltre che miglior libero. La stagione successiva arriva a Milano, nella sua prima avventura in Italia colleziona 25 presenze in campionato e 12 in Champions League; è ora pronta per il suo secondo anno consecutivo alla Numia Vero Volley.

    “Sono molto felice di restare a Milano – le parole di Gelin – Non vedo l’ora di cominciare la prossima stagione, sarà un’annata emozionante in cui voglio cercare di conquistare più titoli possibili. Giocheremo su più fronti, tra Italia ed Europa, e il mio obiettivo è dare tutta me stessa per il club, ci vediamo presto!“.

    LA SCHEDAJuliette GelinNata il 2 novembre 2001Nazionale: FranciaAltezza: 162 cmRuolo: Libero

    CARRIERA2018-19 France Avenir 20242019-20 France Avenir 20242020-21 Volley-Ball Club Chamalières2021-22 RC Cannes2022-23 RC Cannes2023-24 Levallois Paris Saint Cloud2024-25 Numia Vero Volley Milano2025-26 NUMIA VERO VOLLEY MILANOPALMARES CLUB2023-24: Campionato Francese

    PALMARES NAZIONALE2022: European Golden League2023: Volleyball Challenger Cup

    PREMI INDIVIDUALI2022-23: Miglior libero del Campionato Francese2023-24: MVP Ligue A, miglior libero

    (fonte: Vero Volley) LEGGI TUTTO