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    Ferrari, scintille in Australia: cosa è successo tra Leclerc e Sainz

    Ferrari, più bassa e più efficiente

    La prova dell’assetto decisamente più basso sono state, appunto, quelle scintille che si sono riviste scaturire dall’attrito tra fondo e asfalto, frutto di una configurazione generale che ha permesso a Leclerc e Sainz una simulazione gara consistente venerdì, con le medie, senza patire troppo il graining innescato dalle basse temperature di Melbourne.

    Le scelte sbagliate in qualifica

    Il Cavallino, però, non è riuscito a mettere assieme tutto alla perfezione in qualifica, anche a causa di una lettura meteo e di una chiamata strategica non tempestiva che hanno influito sul risultato finale, soprattutto su quello di Leclerc.

    Chiariamoci, Max è imprendibile, ma visti i distacchi minimi a partire dal secondo al decimo posto (9 macchine in sette decimi!) si poteva fare di più del quinto posto di Sainz e del settimo di Charles. Insomma, dopo un venerdì positivo, la Ferrari è tornata bruscamente con i piedi per terra.

    La spiegazione

    Ma cosa è successo? Tutto è partito da un allarme pioggia a 4 minuti dalla fine del Q3: a Leclerc, per evitare di girare con pista bagnata, hanno ordinato di fare un solo giro di lancio per preparare le gomme, Sainz, al contrario, ha continuato con la strategia dei due giri per scaldare meglio gli pneumatici.

    Indicazioni opposte e comunicazioni tardive, che hanno avuto l’effetto di mettere Leclerc, impegnato nell’attacco al tempo, dietro Sainz, che scaldava le gomme, per tutto il primo settore. E senza poter neppure sfruttare la scia, perché lo spagnolo era troppo lontano per dargli il gancio e l’ha fatto passare nell’ultima parte del primo settore, facendogli perdere – forse – decimi preziosi.

    Il commento dei piloti

    Comprensibile la delusione di Leclerc che però non ha voluto avere giustificazioni: “Non era questione di non avere benzina per un ulteriore tentativo, semplicemente avevamo paura che arrivasse la pioggia, per cui abbiamo deciso di uscire e fare subito il giro. Purtroppo ci è mancato tanto per poter stare davanti, dobbiamo vedere insieme alla squadra cosa è successo con Carlos nel primo settore durante il Q3, perché io ero in un giro in cui dovevo spingere e mi sono trovato Carlos davanti per tutto il primo settore mentre scaldava le sue gomme. Questo è stato un peccato, poi questo non significa dire che senza quell’imprevisto avremmo potuto fare molto meglio. Per quanto mi riguarda ho una macchina un po’ più da gara, ma questo non giustifica il 7° posto”.

    Per Sainz, invece, è stato il traffico a tenerlo lontano dalla top 3. Prima di lanciarsi, ha dovuto dar spazio ad Alonso, perdendo così temperatura delle gomme e i decimi per salire di fila. “Da un lato sono molto contento, dall’altro no. Partendo con gli aspetti negativi, il giro di preparazione non è stato fantastico, abbiamo faticato con la temperatura degli pneumatici perché abbiamo dovuto lasciare passare tre vetture e per quello ho perso due-tre decimi nel primo settore per questo aspetto del giro di preparazione”.

    Speranze vive in gara

    In gara, però, potrebbe succedere ancora di tutto. La SF-23 ha dimostrato di essere più pronta sul passo che sul giro secco, il margine per attaccare le Mercedes e lottare per un podio, con Perez fuorigioco, ci sta tutto. LEGGI TUTTO

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    MotoGP Argentina 2023, diretta qualifiche e Sprint: dove vederle in tv

    TERMAS DE RIO HONDO – Scattano le qualifiche del Gran Premio d’Argentina, secondo appuntamento del Mondiale 2023 di MotoGP. Si comincia alle 15:10 con le ultime prove libere, mentre alle 15:50 e alle 16:15 il via, rispettivamente, a Q1 e Q2 per definire la griglia di partenza della Sprint, che scatteranno alle 20. La giornata sarà trasmessa interamente in diretta tv sui canali di Sky Sport dedicati alla MotoGP (canale 208) e in streaming su NowTV e Sky Go. Mentre in chiaro, le qualifiche e la Sprint saranno trasmesse in diretta su Tv8.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP: Espargaro comanda le libere 2 in Argentina, sesto Bagnaia

    TERMAS DE RIO HONDO – E’ di Aleix Espargaro il miglior tempo nelle prove libere 2 al Gran Premio d’Argentina, valevole per la seconda tappa del Mondiale 2023 di MotoGP. Con il crono di 1:38.518, lo spagnolo di Aprilia si conferma ai vertici assieme al compagno Maverick Vinales, secondo dopo il primo posto delle FP1. Subito dietro le due Ducati del team VR46 di Marco Bezzecchi e Luca Marini, in terza e quarta posizione. Quinto Johann Zarco davanti a Pecco Bagnaia, sesto. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, GP Argentina: Vinales precede Espargaro nelle FP1, Bagnaia 10°

    TERMAS DE RIO HONDO – Le Aprilia svettano nella prima sessione di prove libere del GP di Argentina, secondo appuntamento del mondiale di MotoGP. Maverick Vinales, infatti, ha fermato il cronometro in 1:39.207, precedendo di quasi tre decimi Aleix Espargaro e Jorge Martin, prima delle Ducati in pista. Il campione del mondo Francesco Bagnaia, fresco di doppietta a Portimao, è invece decimo, occupando quindi l’ultima posizione valida per l’accesso diretto in Q2: non un dettaglio da poco se, come da previsioni, dovesse effettivamente piovere nelle FP2. Se Franco Morbidelli trova un lampo di positività, ottavo, non si può dire lo stesso dell’altra Yamaha in pista: Fabio Quartararo è, infatti, 15esimo.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bagnaia cerca la prima volta in Argentina: “Qui poco competitivi l’anno scorso, ma siamo migliorati”

    TERMAS DE RIO HONDO – Confermare un avvio di stagione super, con la doppietta messa a segno in Portogallo, anche nel GP d’Argentina, tracciato su cui Francesco Bagnaia non ha mai ottenuto nessuna vittoria in carriera. “Sono molto curioso di iniziare questo weekend, l’anno scorso non siamo stati particolarmente competitivi  ma nel corso della passata stagione siamo molto migliorati molto. Da domani – continua il pilota italiano – dobbiamo dimostrare se abbiamo potenziale anche su questo tracciato. Venerdì dovrebbe piovere, qui non abbiamo fatto test e la pista potrebbe essere sporca, ma noi siamo pronti per fare il nostro meglio”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, caso Marquez: FIM rimanda a Corte d’Appello la decisione sulla penalità

    ROMA – Arriva la risposta della FIM dopo il ricorso presentato dalla Honda contro la penalità a Marc Marquez, inflitta dopo l’incidente nel Gran Premio del Portogallo di MotoGP. Dopo il ricorso presentato dalla Honda, gli steward hanno deciso di rimandare la decisione sui due long lap penalty affibiati al numero 93 alla Corte d’Appello del Motomondiale “per un’adeguata risoluzione del caso”. Domenica scorsa, al terzo giro della gara di Portimao Marquez aveva fallito un tentativo di staccata per superare Jorge Martin in curva, finendo fuori pista e portando con sé Miguel Oliveira. Subito era stata chiara la responsabilità dello spagnolo, scusatosi nel post-gara. Poco dopo era arrivata la decisione sulla penalità inflitta al numero 93. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Honda presenta appello contro penalità a Marquez: “Non in linea col regolamento”

    ROMA – Honda non ci sta, e annuncia di aver presentato appello contro la rettifica operata dalla FIM in merito alla penalità inflitta a Marc Marquez. Il tutto è partito dal ben noto incidente di domenica a Portimao, quando lo spagnolo ha commesso un errore non da lui, sbagliando un’entrata di curva e centrando Miguel Oliveira. Per questo fatto, la direzione gara aveva deciso di infliggere al numero 93 un doppio long lap penalty da scontare specificatamente nel GP di Argentina. Per Marquez, però, si è reso necessario un intervento alla mano che lo ha estromesso dalla gara di Termas de Rio Hondo. Per questo motivo martedì, con un’eccezione al regolamento stesso, la formula usata è stata rettificata dalla FIM, che ha specificato che la penalità sarebbe stata scontata nel primo GP a cui avrebbe preso parte lo stesso Marquez. Una manovra che già aveva suscitato polemiche, in quanto, condivisibile o meno, va contro il regolamento del motomondiale.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bastianini dopo l’infortunio: “Obiettivo Austin, ma ne deve valere la pena”

    “Obiettivo Austin, ma ne deve valere la pena”
    Bastianini, quindi, salterà sicuramente l’Argentina, ma punta a ritornare nella successiva gara di Austin: “Ci sono buone speranze di tornare a Austin, quindi l’obiettivo sarà tornare in forma per quell’appuntamento. Dovrò però essere a posto per guidare una MotoGP, ne dovrà valere la pena”, ha specificato Bastianini, che a Austin aveva vinto già lo scorso anno.  LEGGI TUTTO