Un disastro. Lewis Hamilton ha chiuso al 17° posto la Sprint Race nel GP del Qatar dopo essere partito dalla pitlane, tra gli ultimi. Insomma, va tutto storto in casa Ferrari. Basta ascoltare gli scambi con il Team Radio. Il dialogo con l’ingegnere di pista, Riccardo Adami, dice molto. “P17. Grazie per i cambi fatti al volante, buona raccolta dati per noi”, è la comunicazione che arriva dai box. La reazione del britannico è sarcastisca: “Non so come abbiamo fatto, ma la macchina è peggiorata”. E poi solo silenzio. Ancora Hamilton: “Com’era il mio passo rispetto agli altri piloti?”. Adami gli risponde limitandosi a elencare una serie di dati: “Noi 25.9, Hulkenberg 25.7, Ocon 26.0″. E poi di nuovo un assordante silenzio.
Hamilton a fine gara
“Ora mi piacerebbe essere sulla spiaggia a fare surf o sulle montagne. Sicuramente è stata un’annata molto difficile, non vedo l’ora di rivedere la mia famiglia e di recuperare le energie. La notte scorsa sono stato sveglio fino a tardi per capire come migliorare, sto pensando alle proposte da fare al team. Provo dolore pensando alle persone che sono in fabbrica visti i risultati. Non è che non ci sia impegno, stiamo facendo il massimo. Nonostante tutto c’è ancora positività”, ha detto Hamilton dopo la disastro prova in Qatar.
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