in

ITF Cordenons: Il resoconto di Mercoledì 02 Agosto 2023

Entra sempre più nel vivo con il quasi completamento del secondo turno, la 8°edizione dell’Itf W60 Cordenons, torneo dotato di un montepremi di 60mila dollari, che si disputa sui campi in terra battuta dell’Eurosporting.

Grande sorpresa sul campo Acqua Maniva dove la wild card Eleonora Alvisi ha eliminato nel derby azzurro di primo turno Nuria Brancaccio, testa di serie numero 1 del seeding friulano e 174 del ranking Wta, con il punteggio di 6-2 6-4. La 20enne pugliese, seguita dal tecnico della Fitp Giovanni Paolisso, ha giocato una partita ordinata nella quale ha saputo capitalizzare al meglio la giornata negativa della tennista campana, incappata in molti errori gratuiti. La Alvisi avanti per 5-1 ha avvertito la tensione del momento e si è fatta rimontare fino al 5-4, ma sul servizio della Brancaccio ha chiuso l’incontro in proprio favore con un dritto a sventaglio.
In apertura di programma la rumena Alexandra Cadantu Ignatik, ex top 60 Wta, ha completato il proprio incontro di primo turno sconfiggendo l’azzurra Jennifer Ruggeri con il punteggio di 6-0 6-4.
La Alvisi dopo poche ore è stata costretta a tornare nuovamente in campo per affrontare in un altro derby tricolore Dalila Spiteri. La Spiteri, proveniente dalle qualificazioni, si è imposta con il punteggio di 6-3 6-1 mostrando un gioco grintoso e a tratti imprevedibile, alla quale la Alvisi non ha saputo tenere testa anche a causa della stanchezza accumulata per il doppio impegno.
Prosegue la corsa di Camilla Rosatello che regola con un doppio 6-4 l’algerina Ines Ibbou, conquistando così l’accesso ai quarti di finale. La sfida è vissuta sulla maggiore freddezza dell’azzurra nel gestire i momenti chiave, come nel primo set quando dopo avere annullato 6 palle break, ha sfruttato l’unica chance avuta chiudendo per 6-4. Nel secondo parziale la 28enne piemontese ha piazzato l’allungo decisivo nel settimo gioco ed ha chiuso nuovamente per 6-4.
Sconfitta amara per Georgia Pedone che subisce la rimonta della burundese Sada Nahimana (n.8 del seeding friulano) dopo non aver concretizzato un match point nel tie-break del secondo set, nonostante una risalita da 2-5. Nella frazione decisiva la giovane azzurra ha pagato a caro prezzo la minore freschezza ed ha ceduto con un perentorio 6-2.
Esce al secondo turno Aurora Zantedeschi che cede il passo con un periodico 6-4 all’inglese Emily Appleton (n.402 Wta) maggiormente a suo agio sulle superfici rapide, ma che in questa circostanza ha mostrato una buona attitudine sui campi in terra rossa del’Eurosporting. La 22enne veronese dal canto su può recriminare per avere capitalizzato una sola palla break sulle 14 avute a disposizione nell’arco dell’incontro.
Capolinea condiviso anche da Tatiana Pieri che dopo un avvio promettente cede il passo in 3 set (4-6 6-2 6-0) alla rumena Alexandra Ignatik Cadantu, che alla lunga ha sfruttato la maggiore freschezza atletica.
Vittoria in rimonta per la francese Tessah Andrianjfiritmo che dopo un avvio in sordina supera la svedese Rinaldo Persson per 2-6 6-1 6-4, mettendo in luce un gioco brillante e solido allo stesso tempo.
Finisce l’avventura della statunitense Rasheeda McAdoo, figlia dell’ex campione di basket Bob, sconfitta nettamente 6-0 6-2, dalla slovena Veronica Erjavec.
RISULTATI SECONDO TURNO TABELLONE PRINCIPALE:
E.APPLETON (GBR) A.ZANTEDESCHI (ITA) (Q) 6-4 6-4
C.ROSATELLO (ITA) – I.IBBOU (ALG) (Q) 6-4 6-4
T.ANDRIANJFIRITMO (FRA) – K.RINALDO PERSSON (SWE) 2-6 6-1 6-4
D.SPITERI (ITA) (Q) – E.ALVISI (ITA) (WC) 6-3 6-1
V.ERJAVEC (SLO) (5) – R.MCADOO (USA) (Q) 6-0 6-2
A.CADANTU IGNATIK (ROU) (7) – T.PIERI (ITA) (Q) 4-6 6-2 6-0
S.NAHIMANA (BDI) (8) – G.PEDONE (ITA) 4-6 7-6 (6) 6-2
F.STOLLAR (HUN) (WC) – L.REKA JANI (HUN) (2)

RISULTATI PRIMO TURNO TABELLONE SINGOLARE:
A.CADANTU IGNATIK (ROU) (7) – J.RUGGERI (ITA) 6-4 6-0
E.ALVISI (ITA) (WC) N.BRANCACCIO (ITA) (1) 6-2 6-4


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


Tagcloud:

Mosca al collegiale di Cavalese dal 4 al 13 agosto

Completato il campo da tennis a Ndola (Zambia). Saggioro: “Orgogliosi del traguardo, merito di tanti”