Finisce con una polemica il match tra Svitolina e Sabalenka al Roland Garros: la bielorussa va a rete in attesa di una stretta di mano che, come annunciato alla vigilia, non arriva. L’ucraina (fischiata dal pubblico) si arrabbia in conferenza stampa: “E’ stato un gesto provocatorio”. La difesa di Aryna: “E’ stato istintivo, io non voglio fare politica ma non sostengo la guerra”
SVITOLINA-SABALENKA, NON E’ SOLO TENNIS
Momenti di tensione al termine del 2° match di quarti di finale femminili al Roland Garros. Elina Svitolina ha infatti accusato Aryna Sabalenka di aver deliberatamente “infiammato” la già tesa situazione tra i giocatori ucraini e bielorussi. Per l’ucraina, – sconfitta ai quarti 6-4, 6-4 – il gesto della Sabalenka che a fine match si è fermata a rete fissando l’avversaria, in attesa della stretta di mano che non ci sarebbe stata, è stato una provocazione. “Non so perché stesse aspettando, perché le mie dichiarazioni erano state abbastanza chiare sulla stretta di mano”, ha sottolineato Svitolina – che è stata fischiata dal pubblico – Quando ha visto Sabalenka fermarsi a rete ho pensato: “Cosa stai facendo? Ho chiarito la mia posizione”.
Sabalenka: “Non supporto la guerra, non voglio fare politica”
Questa la versione di Sabalenka in conferenza stampa: “Sono solo un tennista di 25 anni che non fa politica. Non sostengo la guerra. Sono andata a rete come gesto istintivo. Le foto con Lukashenko? Sono state scattate durante la Fed Cup, dove non è successo niente di brutto. Non supporto la guerra, quindi al momento non supporto neanche l’idea di Lukashenko”.
Il “caso” Sabalenka al Roland Garros
Sabalenka aveva sconfitto al primo turno un’altra ucraina Marta Kostyuk che pure si era rifiutata di strigerle la mano venendo anche lei fischiata dal pubblico. Svitolina ha sottolineato che lei e gli altri ucraini continueranno a mantenere la loro posizione contro i russi e i bielorussi anche nei tornei sull’erba compreso Wimbledon il mese prossimo. “Non venderò il mio paese a persone come queste”, ha aggiunto l’ucraina sottolineando che a suo avviso la Sabalenka dovrebbe essere multata per essersi rifiutata di partecipare a due conferenze stampa obbligatorie dopo le partite del terzo e quarto turno, proprio dopo essere stata più volte sollecitata sul caso.