Al banco, nella prima fase dello sviluppo del motore Cosworth destinato alla Murray T.50, va un pezzetto del V12. Test sulle emissioni e i regimi di rotazione, per i quali si lavora su un tre cilindri di sviluppo: un quarto dell’opera completa.
“Ci aspettiamo che sia l’ultima e la più grande delle supercar ‘analogiche’ mai costruite”, dice Gordon Murray. Semplice ed efficace il messaggio.
Per riuscire nell’obiettivo, ci sono punti imprescindibili, “il motore è il cuore e l’anima di qualsiasi supercar. DEVE essere realizzato appositamente e DEVE essere aspirato”, aggiunge.
Non sono contemplate altre soluzioni. Così, la T.50 avrà un V12 Cosworth aspirato da 3.9 litri, erogherà 650 cavalli e 450 Nm di coppia massima, per un rapporto peso-potenza di 663 cavalli per tonnellata, vista la massa di 980 kg attesa dalla supercar con il ventilatore. Quanto sia un progetto dalle caratteristiche specifiche per la T.50, lo dice la cubatura, diversa da un altro V12 Cosworth, il 6.5 litri installato sulla Valkyrie.
Numeri che dicono di un primato, rivendicato da Cosworth e Murray Automotive, al lavoro sull’unità V12: sarà l’aspirato 12 cilindri più leggero, a più alto regime di rotazione, maggiore potenza specifica e dalla risposta all’acceleratore più rapida mai installato su una stradale.
L’unità avrà bancate con angolo “classico” a 65 gradi e utilizzerà un’iniezione indiretta, nei condotti d’aspirazione, ovviamente sarà un motore con lubrificazione a carter secco.