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Porsche Taycan, le novità in attesa del debutto a settembre

Manca ancora due mesi al debutto di Porsche Taycan. In attesa della presentazione a settembre, sono emersi, tuttavia, interessanti anticipazioni tecniche e prestazionali sulla berlina elettrica del marchio tedesco che seguono le rivelazioni di

Taycan, tre versioni e due batterie

Oltre alla Taycan Turbo, altre due varianti arricchiranno l’offerta, differenziate per numero dei motogeneratori sincroni e capacità del pacco batterie. 

La potenza massima di “oltre 600 cavalli” con la quale è stata annunciata Taycan negli ultimi 12 mesi, adesso ha un’esatta suddivisione nell’apporto dei due motori: 218 cavalli espressi sull’anteriore, 407 cavalli al posteriore, per una potenza di sistema di picco pari a 625 cavalli, secondo quanto riporta Car Magazine.

Esuberante la coppia. Scontato, visto il powertrain elettrico. Il picco di 880 Nm è superato da una funzione overboost da 1.000 Nm, brevi periodi con i motogeneratori al potenziale massimo gestibile. Il pacco batterie sarà da 96 kWh, con celle realizzate da LG e la (già nota) tensione di 800 volt.

Sul medesimo pacco batterie verrà proposta Porsche Taycan Carrera 4S, secondo i rumours questo l’allestimento finale. Potenza da 490 cavalli e due motogeneratori, mentre la versione da 435 cavalli adotterà un singolo MGU. Lo stesso avverrà per le Taycan d’accesso, con MGU da 326 cavalli o 381 cavalli, in questo caso alimentati da un pacco batterie da 80 kWh.

Porsche Taycan, autonomia e prestazioni

Il dato di autonomia massima della Porsche Taycan è atteso oltre i 500 km. Più corta nel passo di una Panamera e con un baricentro più favorevole di una 911, la sportività elettrica di Taycan dovrà fare i conti con masse importanti, previste oltre le 2 tonnellate.

Quanto all’impianto frenante, cruciale su un’elettrica per l’interfaccia da curare tra frenata meccanica ed effetto della rigenerazione dei MGU, ai dischi carboceramici si contrappone l’alternativa di serie della nuova tecnologia introdotta con Cayenne, dischi al carburo di tungsteno PSCB, rivestimento superficiale “anti-sporco” e ridotte emissioni inquinanti, con prestazioni equiparabili ai dischi carboceramici.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/motori


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