Orgoglio Kimi. Ieri Antonelli è stato il protagonista dei Caschi d’Oro, il prestigioso premio di Autosprint e del Gruppo Amodei che ha vissuto la sua serata all’Autodromo di Imola. Un segno nel segno. Come quello lasciato nella sua stagione da rookie in Formula 1 dal teenager bolognese che ha sostituito Lewis Hamilton sulla Mercedes. A tracciare un bilancio, sia ai microfoni Sky che in una intervista rilasciata prima a Motosport.com, Kimi è apparso rilassato e sorridente, ma soprattutto molto onesto e orgoglioso con sé stesso. “Alla fine la stagione è stata abbastanza positiva – afferma il 19enne cresciuto nella cantera del team di Toto Wolff -. Si poteva fare meglio, il periodo europeo è stato molto brutto ma essere riuscito a uscire dal loop negativo mi ha fatto crescere tantissimo, come persona e come pilota. Superare quel momento mi ha aiutato a fare quello step anche in termini di performance che ha fatto sì che la seconda parte di stagione fosse molto più positiva”. Kimi ha svelato un meeting della svolta dopo Monza con Wolff e il suo ingegnere Bono. “Mi hanno detto in faccia cosa pensavano delle mie prestazioni. L’ho presa come una critica costruttiva, mi ha aiutato a fare un reset e a trovare quella cattiveria indispensabile per cambiare le cose. E l’ho fatto”. Ma più che ai bei ricordi, tanti, Antonelli guarda avanti. “La prima gara a Melbourne, la prima pole a Miami, il primo podio in Canada, il weekend del Brasile. Ma credo che il momento più bello debba ancora arrivare”. Con la svolta epocale del 2026.
“Grato alla Mercedes”
“Una grandissima opportunità per squadre e piloti. Partiamo tutti da zero, nessuno sa cosa aspettarsi esattamente dalle macchine. Ho fatto tanto simulatore ma è ancora presto per dire come sarà la macchina in pista. Non vedo l’ora di iniziare, ho visto la macchina evolversi, ho visto il progetto del motore, sembra tutto promettente ma non sai mai dove sono gli altri e i valori reali si vedranno alla prima qualifica a Melbourne. Sarebbe bellissimo riuscire a lottare per le vittorie ed eventualmente per il campionato”. “Coperto” invece su un futuro in Ferrari. “Un team che ha una grandezza incredibile in tutto il mondo, correre in rosso è bellissimo ma sono contento di dove sono e grato per l’opportunità che mi ha dato Mercedes. Il mio sogno ora è vincere il Mondiale con loro, in futuro si vedrà”. Per Maranello c’era Piero Ferrari, il figlio del Drake, e Antonello Coletta, dominatore a Le Mans e nel Mondiale Endurance con il progetto 499P che dirige. “Io al posto di Vasseur? È un momento importante, di cambiamento in Formula1. Diamo fiducia a chi c’è, lavoriamo tutti in perfetta sintonia. Sono in ottimi rapporti con Fred, non c’è nulla di vicino a un cambiamento né per me né per lui, restiamo focalizzati sul nostro lavoro e cerchiamo di portare a casa i nostri obiettivi”.
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