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La prima giornata della Racchetta d’Oro numero 60 – tabellone ad inviti

E’ stato subito gran spettacolo ieri nel programma serale della 60esima Racchetta d’Oro con i primi cinque incontri del tabellone Open ad inviti. Hanno aperto le sfide Sul campo centrale il padrone di casa Alberto Giraudo, oggi 2.5 e lontano dal tennis giocato, e il 2.3 palermitano Alberto Cammarata, di dieci anni più giovane rispetto al primo ed autentico infaticabile colpitore da fondo campo. Giraudo ha cercata variando i colpi, i tagli e la misura dei colpi di far valere la maggiore esperienza ma il siciliano si è rivelato ostacolo insormontabile ed ha chiuso in due frazioni sullo score di 6-3 6-4. Nel campo adiacente il più giovane del lotto, il 2.5 torinese dell’Ace Tennis Center, Lorenzo Gallo, ha giocato alla pari, soprattutto nel primo set, contro l’altro siciliano in tabellone, il 2.3 Antonio Campo, ma ha pagato la troppa esuberanza nel voler chiudere anzitempo gli scambi. Ottimo il diritto di Gallo ma non sempre tirato nei momenti giusti dello scambio. Primo set in equilibrio, chiuso 6-4 da Campo. Nel secondo il siciliano, che prima del match si era detto emozionato per il ritorno alle gare dopo il lock down, ha avuto meno difficoltà a venire a capo degli scambi chiudendo all’ottavo gioco. Match fiume quello in due parti, durato quasi quattro ore di gioco complessive, tra l’albese Stefano Battaglino e Pietro Fellin. E’ stato proprio quest’ultimo ad imporsi al termine di una vera e propria maratona.

Lotta di potenza, soprattutto di diritti, quella andata in scena sul centrale tra i pari classifica (2.3) Tommaso Roggero e Marco Bella, torinese il primo e figlio d’arte, casalese il secondo. E’ stato quest’ultimo ad avere la meglio uscendo vincitore per 11 punti a 9 (dopo aver annullato match point) al match tie-break. Palla che ha viaggiato per oltre due ore a ritmi vertiginosi per il piacere della numerosa platea che ha voluto godere dello spettacolo fin dalle prime schermaglie della contesa. Nulla da fare per il cuneese Andrea Gola che ha alzato bandiera bianca contro il braidese Denis Golubev,, 2.4 il primo e 2.3 il secondo. Anche in questi caso incontro molto equilibrato, giocato su pochi punti, chiuso dal fratello del più famoso Andrey (in campo in doppio) sul 7-6 6-4. Oggi si prosegue, a partire dalle 16. Subito in campo Federico Maccari, 2.2, opposto al torinese dei Ronchiverdi Edoardo Lavagno, 2.1. Alla stessa ora occhi puntati sull’argentino Juan Pablo Paz che trova il 2.2 Simone Roncalli. Il primo, 25 anni, ha avuto il best ranking di n° 284 del mondo. Saranno tre i match delle 18 che allineeranno il tabellone Open ai quarti di finale, in programma domani. Il pugliese Andrea Pellegrino, numero 2 del seeding, se la vedrà con Alberto Cammarata; Luca Tomasetto, 2.1 dei Ronchiverdi, con Denis Golubev e Andrea Guerrieri, altro 2.1, con Pietro Fellin. A chiudere il ricco programma odierno, dalle 20, l’esordio del numero 1 del draw, Andrea Vavassori, già n° 278 del mondo, opposto ad Antonio Campo. Alla stessa ora il sanremese Matteo Arnaldi, recente vincitore di un Open in toscana in finale su Nardi, troverà dalla parte opposta della rete Marco Bella. Il bel tennis, in giornata anche con gli altri incontri dei vari tabelloni della Racchetta d’Oro, è assicurato.


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