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Ciclismo, il Tour non prevede un piano B: corsa e date confermate

PARIGI – Malgrado ormai tutto lo sport si sia fermato e anche il CIo stia pensando di rinviare le Olimpiadi, gli organizzatori del Tour de France non mollano. Per ora la data del 27 giugno, giorno di inizio della corsa con la cronometro di Niza in programma, è confermata. Nella peggiore delle ipotesi, se l’epidemia non sarà ancora vinta, si correrà “a porte chiuse”, senza pubblico alla partenza e al traguardo.Nessuna ipotesi di piano ‘B’Lo rivela ‘Le Parisien’, quotidiano molto vicino agli ambienti della corsa francese, secondo cui nei corridoi di ASO (Amaury Sport Organisation) ufficialmente di rinvio o di piano B non si parla neppure. Uno scenario confermato dalla ministra dello Sport, la ex campionessa del mondo di nuoto Roxana Maracineanu, che parlando stamani ai microfoni di France Inter ha sottolineato “l’importanza capitale” che rivestirebbe per tutti una conferma “del Tour de France e dei Giochi Olimpici”. Un auspicio forse più da ex olimpionica che da ministra.Male che vada percorso ridotto e corsa a porte chiuseStando alle voci raccolte dal quotidiano parigino, nella peggiore delle ipotesi prese in considerazione dagli organizzatori, l’organizzazione del Tour potrebbe ispirarsi a quanto deciso per la Parigi-Nizza: percorso tagliato (una giornata in meno, in quel caso) e “porte chiuse”, senza spettatori alla partenza e al traguardo, rispettando interamente l’evento sportivo e rinunciando al pubblico.Probabile la rinuncia alla “carovana” pubblicitaria”Secondo le fonti dell’organizzazione, si mantiene alta la concentrazione sulla corsa e sul suo aspetto sportivo, lasciando sullo sfondo tutto il resto. Ma non escludendo un Tour senza la sua tipica “carovana” pubblicitaria, senza il villaggio che viene montato e smontato ad ogni tappa: soltanto a prezzo di queste rinunce l’evento sportivo più importante della stagione ciclistica potrebbe ottenere il permesso di attraversare la Francia.Hinault: “Avremo un Tour che andrà meno veloce”Qualche giorno fa, uno che di Tour de France ne ha vinti 5, Bernard Hinault, intervistato sulla possibile condizione fisica non ideale di molti corridori e una possibile corsa in tono minore, aveva risposto: “avremo semplicemente un Tour de France che andrà meno veloce, tutto qui”.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


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