Era indispensabile dar prova di compattezza e solidità cominciando dalla difesa, per cancellare i 91 punti incassati a Chieti. Tanti, troppi. La missione è stata compiuta, soprattutto nel primo e nel quarto periodo del confronto casalingo con Porto Sant’Elpidio, vinto con l’ostinazione, la tenacia e un pizzico di pazienza che in questo momento della stagione costituiscono le basi su cui costruire, mattone per mattone, la barca nerazzurra che si avventurerà, da fine aprile, nel mare profondo dei playoff.
La Di Pinto Panifici Bisceglie ha ottenuto il sedicesimo successo e confermato il quarto posto in classifica nel gruppo C del torneo di Serie B Old Wild West. Prestazione non impeccabile ma implacabile, quella dei Lions, che hanno saputo colpire nei frangenti più delicati e decisivi del faccia a faccia con avversari per nulla demotivati dalla consapevolezza di doversi guadagnare la permanenza nel basket nazionale attraverso i playout.
Serata aperta dall’emozionante e commosso ricordo di Sergio Cosmai, direttore del carcere di Cosenza assassinato dalla ‘ndrangheta nel 1985. Il pubblico del PalaDolmen ha tributato grandi applausi ai familiari dell’indimenticabile biscegliese, che hanno ricevuto dalle mani dei dirigenti del club la maglietta commemorativa autografata da tutti i giocatori della prima squadra, dai tecnici e dal presidente Mimmo Di Benedetto. Per l’occasione, i cestisti nerazzurri hanno effettuato l’intero riscaldamento pregara indossando le t-shirt, esibite anche dagli allenatori, dai componenti dello staff e della dirigenza iscritti a referto mentre gli atleti della formazione ospite hanno sorretto lo striscione del Presidio Libera “Sergio Cosmai” di Bisceglie durante la presentazione e l’esecuzione dell’inno di Mameli.
Avvio sprint della Di Pinto Panifici: subito 9-2 con due canestri del neopapà Gianni Cantagalli (omaggiato dalla società nel corso dell’intervallo), gravato di due falli a metà prima frazione e costretto a restare in panchina. Non una buonissima notizia per il team di coach Marinelli, già privo di Daniele Tomasello (noie al ginocchio), tenuto precauzionalmente a riposo ma in panchina per restare a fianco dei compagni. Bisceglie ha cercato l’allungo (18-8 a inizio secondo periodo) ma i viaggianti, nonostante i tre falli di Biordi e Serroni (due dei tre nuovi innesti elpidiensi), non si sono scomposti neppure quando sono finiti sotto di 11 (34-23) e hanno ricucito il gap nel terzo quarto, complici percentuali non altissime dei padroni di casa in quella fase del match. Una tripla dell’ex Marco Cucco (accolto con grandissimo calore dai sostenitori biscegliesi) ha ridotto lo scarto ai minimi sul 50-48 ma l’accelerazione irresistibile della Di Pinto Panifici in apertura di ultimo quarto è valsa il knock-out.
Quattro canestri pesanti consecutivi di un ispiratissimo Cantagalli nel perentorio 20-0 rifilato dai Lions agli avversari (da 56-51 a 76-51): gara in archivio e massimo vantaggio nerazzurro sul +27 siglato da Federico Lopopolo, a bersaglio dalla lunga distanza (82-55).