Ritorno dei sedicesimi di Champions e gli orogranata sono chiamati a una vera a propria impresa contro il Nizhny Novgorod.
Il pesante passivo maturato in terra russa (95:72) varrebbe un posto sicuro ai quarti per chiunque facesse della razionalita’ la sola chiave di lettura, ma la magia che permea il mondo del basket in mille occasioni ha gia’ dimostrato che, fino alla fine, nulla e’ mai scontato.
E proprio attraverso il motto “fino alla fine” la societa’ orogranata ha chiamato il sesto uomo ad essere capitano stasera, per aiutare gli uomini in campo a gettare il cuore oltre l’ostacolo.
Assente Washington, Venezia si affida a Bramos e chiede a Daye di tirare fuori tutto il talento spesso lasciato chiuso nel cassetto in questa stagione, sperando in un’altra prestazione “monstre” di Julyan Stone.
Fra i russi occhio al play americano Perry, al nazionale montenegrino Dragicevic e a Strebkov.
La gara
La corsa al +24 che varrebbe la qualificazione per gli orogranata parte con Watt, Haynes, Stone, Bramos e Mazzola. Subito asfissiante la difesa del Nizhny che argina a dovere le incursioni di Haynes e Bramos. I primi punti gara arrivano cosi’ da Perry che, dopo un paio di tentativi dall’area, finalizza dalla lunetta per fallo di Watt. Venezia si sblocca con Bramos e Haynes (tripla per il capitano). Perry, spesso troppo solo, non indovina la traiettoria dalla distanza e ma nel contrattacco veneziano Watt si mangia letteralmente il canestro che avrebbe potuto valere il +5. Puntuale come le tasse arriva la punizione russa con Uzinskii che dall’arco pareggia. 5 pari dopo quasi 4′ di gioco. A firmare il sorpasso ospite e’ Dragicevic che solo nel pitturato appoggia facile a canestro. De Raffaele chiama le rotazioni e sostituisce Watt con Vidmar. Se per sperare nella qualificazione bisogna esser concentrati su ogni dettaglio lo 0/2 di Bramos alla lunetta non fa ben sperare. L’americano esce per il sanguigno Cerella. Il Taliercio sussulta alla schiacciata di Daye ma Dragicevic ha la risposta pronta. Daye non e’ pago e infila il centro del -1. Stone prnde il posto di Vidmar giusto in tempo per prendere parte all’azione che riporta Venezia avanti con Tonut dalla distanza. 12:10 a meno di 2′ dal termine del primo parziale. Il gioiello triestino subito dopo porta a casa il canestro del +4 mentre il Nizhny arranca e quasi crolla alla bomba di De Nicolao che vale il +7. Il timido contrattacco russo si schianta contro il gigantesco Stone e ad incrementare il bottino ci pensa ancora Tonut dalla lunetta che infila il 19:10. Il primo avvincente parziale si chiude con l’instant replay che convalida il canestro del Nizhny firmato da Astapkovich. 19:12 il punteggio.
Tonut protagonista anche in avvio di secondo parziale con uno splendido canestro in transizione. La risposta russa e’ pronta e fa male con Komolov che infila la tripla smarcato sulla sinistra. La difesa ospite in affanno inanella falli ma dalla lunetta i veneziani non sono infallibili. Dopo 2’40” dall’inizio del paziale squadre sul 22:15. I padroni di casa senza Cerella sono meno reattivi e subiscono il rientro dei russi che con il gioco da 3 di Hummer si riportano sul -4. Strebkov ha vita facile contro Daye e infila il canestro del 22:20. Il numero 9 si fa perdonare guadagnandosi un gioco da 3 (non finalizzato pero’) contro Dragicevic. Rientra Cerella e il ritmo si alza. Watt, Tonut e Bramos firmano un break da 7:2 “macchiato” dal canestro di Dragicevic. Con 4’10” da giocare prima dell’intervallo lungo Venezia avanti 31:23. Con la difesa a uomo russa Tonut tira fuori dal cilindro la tripla del +9. Il Nizhny con esperienza cerca e trova falli che gli consentono di limitare i danni realizzando dalla lunetta. Dopo un finale concitato i russi infilano il buzzer beater dalla distanza con Baburin che vale il 37:31 con il quale si rientra negli spogliatoi. Troppo poco per la Reyer che subisce la fisicita’ e l’astuzia del Nizhny che ha vita facile nel gestire un vantaggio che ora appare ben difficilmente colmabile. Ma negli occhi c’e’ ancora la fiammata veneziana del primo quarto e con 20 minui giocati cosi’ l’impresa sarebbe tutt’altro che impossibile.
Terzo parziale spumeggiante con il canestro di Perry in transizione e la risposta di Daye dall’arco. Watt rincara la dose con un canestro in appoggio al tabellone. Il Nizhny non ci sta e con Hummer dalla distanza rientra a -6. Venezia sogna con Bramos che smarcato non puo’ fallire la bomba, suo marchio di fabbrica. Ancora equilibrio con Baburin e Watt che si rispondono dall’arco mentre ci si avvicina alla mea’ del parziale. Baburin ancora a segno con una tripla. Gli risponde Watt ma il Nizhny va a ancora a segno con Dragicevic ben piazzato sotto al ferro. Ancora Watt per il 51:43 e De Raffaele chiama il time-out. Si rientra con Tonut che dalla lunetta fa 2/2. Watt in percussione non trova la marcatura mentre alla difesa russa non resta che fermare fallosamente Vidmar lanciato a canestro. Per lo sloveno bottino pieno e +12 Reyer con 2′ da giocare del terzo parziale. Astapkovich appoggia a tabellone il -10 e dall’altra parte De Nicolao raccoglie una palla vagante e infila da sotto. Ultimi 45″ con Dragicevic che dalla lunetta per fallo di Cerella fa 2/2. A 6′ dal termine De Nicolao si infila dalla destra e porta a casa un prezioso gioco da 3. Sul finale instant replay per un presunto fallo di De Nicolao su Perry. Fallo, molto dubbio, convalidato e 3 liberi per Perry. 3/3 per l’americano e parziale ch si chiude, on qualche polemica, sul 60:50.
Ora la sfida e’ anche contro il cronometro. 10′ per creare un margine di 14 punti di vantaggio. In quintetto Daye, Bramos, De Nicolao, Tonut e Watt. Primi punti del Nizhny con Hummer ancora dalla lunetta. In risposta Watt divora 2 punti schiacciando sul ferro. Venezia che pare non crederci piu’. A suonare la carica ci prova Tonut: il triestino si trascina 2 avversari in transizione e porta a casa il gioco da 3 che vale il 63:52. Il numero 7 ci crede e attacca a testa bassa andando a prendersi liberi purtroppo spesso mandati alle ortiche. Ritorna a marcare anche Dragicevic in transizione.
Le squadre
Venezia
Haynes, Stone, Bramos, Tonut, Daye, De Nicolo, Vidmar, Biligha, Giuri, Mazzola, Cerella, Watt
Novgorod
Komolov, Astapkovich, Zhbanov, Uzinskii, Dragicevic, Strebkov, Toropov, Gerasimov, Hummer, Czerapowicz, Baburin, Perry