La tuffatrice Noemi Batki, intervistata da SuperNews, ci parla dei suoi obiettivi stagionali, svelandoci anche aspetti della preparazione atletica e di come sia nata la sua passione per una disciplina che, dopo l’addio alle gare di Tania Cagnotto, sembra aver perso appeal mediatico.
Quando e come nasce la sua passione per i tuffi?
Mia mamma era una tuffatrice che gareggiò alle olimpiadi di Barcellona, quindi è merito suo se ho la passione per questo sport .Ho iniziato ad andare in piscina subito per accompagnarla agli allenamenti e qualche anno dopo (a 6 anni) ho iniziato l’attività anche io.
Obiettivi stagionali?
Quest’anno iniziano le prime qualifiche olimpiche per Tokyo, quindi l’obiettivo sarebbe la finale mondiale che mi garantirebbe la carta olimpica individuale.
Quando inizia la sua preparazione atletica e in cosa consiste?
Iniziamo la stagione a settembre e facciamo tanta attivita’ aerobica e tanto cardio;per circa un mese ci focalizziamo sull’attivazione fisica in generale, per poi entrare nello specifico dei tuffi da ottobre in poi.
Giornata tipo di una tuffatrice?
Mi sveglio alle 7, faccio colazione e alle 8 e 30 inizio il primo allenamento facendo ginnastica ed acqua fino alle 11 e 30 circa, dopo di che pranzo e riposo per poi riprendere alle 15 quando inizia la seconda sessione che termina alle 17 e 30; nel resto della giornata studio,leggo oppure esco con gli amici.
Dove pensa di poter migliorare per ambire al top come merita?
Dovrei perfezionare alcuni aspetti dei miei movimenti che, dall’anno scorso, sono stati reimpostati tecnicamente.In questi 2 anni che mi separano da Tokyo 2020, vanno inquadrati in modo tale da giocarmi la finale olimpica.
Quante calorie o quale piano alimentare utilizza per affrontare una giornata di allenamenti?
Noi tuffatrici siamo sempre a dieta, sopratutto le piattaformiste come me, perche’ da 10mt si arriva in acqua a 60km/h e quindi ,ogni kg in eccesso si fa sentire. E’ anche importante però avere la giusta energia durante la giornata, quindi bisogna suddividere bene i pasti e reintegrare i liquidi e i sali minerali.
Che ruolo ha avuto la sua grande mamma nel suo successo?
Fino allo scorso anno mi allenava mia mamma ,è con lei ho un legame affettivo che non si spezzera’ mai(nemmeno a 1000.km di distanza). Nonostante questo, dallo scorso anno ,ho deciso che se volevo puntare a Tokyo, avrei dovuto cambiare drasticamente ambiente ed allenatore e, per questo, mi sono trasferita a Roma presso il centro federale dove ad oggi mi alleno con un nuovo tecnico.
Consiglierebbe questo sport e perche’?
Consiglierei i tuffi a tutti i bimbi che desiderano sperimentare nuove sensazioni, sfidare se stessi e i propri limiti ;la cosa bella e’ arrivare a reputare facile una cosa anche per chi non avendola mai provata la considera difficile.
Un suo pregio? Un suo difetto?
Il mio pregio è sicuramente la tenacia e la costanza; dopo 20 anni di carriera crederci ancora non è facile ma con la testa sulle spalle tutto si può fare. Il difetto è forse quello della troppa razionalità ,ma penso che sia grazie a quella che sono ancora qui, ed è per questo motivo che non mi lamento.
Se potesse tornare indietro cosa cambierebbe del passato?
Non credo cambierei niente, perchè è grazie al mio passato, che sono come sono.
Come si immagina a fine carriera?
Vorrei terminare la mia carriera all’apice delle mie possibilità con serenità, in modo da poter chiudere il cerchio e poter trasmettere ai giovani, come gia’ faccio, il mio immenso bagaglio di esperienze come allenatrice.
Noemi Batki nasce in Ungheria il 12 ottobre del 1987. All’età di 3 anni si trasferisce in Italia e da lì parte la sua favola sportiva seguendo le orme della mamma Ibolya Nagy ( atleta per la nazionale ungherese di tuffi a Barcellona 1992) .
Questo il suo palmares di vittorie agli Europei di nuoto
Eindhoven 2008: bronzo nel sincro 10 m.
Budapest 2010: argento nella piattaforma 10 m.
Torino 2011: oro nella piattaforma 10 m.
Eindhoven : argento nella piattaforma 10 m.
Berlino 2014: argento nella piattaforma 10 m.
Rostock 2015: bronzo nella piattaforma 10 m.
Kiev 2017: bronzo nel sincro 10 m misto.
Glasgow 2018: argento nella piattaforma 10 m.