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    Ciclismo, Giulio Ciccone vince la ‘Clasica’ di San Sebastiàn

    Giulio Ciccone ha vinto per distacco la 44esima edizione della ‘Clasica’ di San Sebastiàn. Erano diciotto anni che nei Paesi Baschi non si imponeva un italiano, dal lontano 2007 quando nella ‘Klasikoa’ (così chiamata in basco) – tradizionale appuntamento World Tour di inizio agosto – si era imposto Leonardo Bertagnolli. Al secondo posto si è piazzato lo svizzero Jan Christen, ultimo a resistere al forcing di del corridore della Lidl-Trek. Terza piazza per il belga Maxim Van Gils. In generale si tratta dell’ottava vittoria italiana nella corsa, dopo quelle di Bugno, Chiappucci, Rebellin, Casagrande (due volte), Bettini e, appunto, Bertagnolli. Per Ciccone si tratta di un successo incoraggiante anche in chiave Vuelta, dopo il Giro sfortunato con il ritiro per caduta e il problema muscolare.  LEGGI TUTTO

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    Pogacar non parteciperà alla Vuelta di Spagna 2025: l’annuncio del team UAE Emirates-XRG

    Fresco vincitore del Tour de France, Tadej Pogacar non parteciperà alla Vuelta 2025. La notizia era nell’aria e l’ha confermata la UAE Team Emirates-XRG, annunciando gli otto che prenderanno parte all’ultimo Grande Giro della stagione. A guidare il team ci sarà João Almeida, di ritorno dopo l’infortunio e il ritiro occorso al Tour, e come co-leader Juan Ayuso, alla terza partecipazione nella corsa spagnola. Per lo sloveno, dunque, un’altra assenza alla Vuelta dopo il terzo posto ottenuto nel 2019. Il Giro di Spagna prenderà il via da Torino il 23 agosto, con tappa finale il 14 settembre. LEGGI TUTTO

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    Elisa Longo Borghini lascia il Tour de France femmes per un’infezione. Le news

    Il Tour de France Femmes perde una delle sue protagoniste più attese – dopo aver già annunciato il ritiro di Marlen Reusser. Elisa Longo Borghini si è ritirata prima dell’inizio della terza tappa, in programma da La Gacily, a causa di un’infezione gastrointestinale che l’ha colpita sin dalla prima giornata. La campionessa italiana del UAE Team ADQ, già in difficoltà nelle prime due frazioni disputate in Bretagna, ha deciso di fermarsi in accordo con lo staff medico della squadra: “Fin dalla prima tappa, sabato scorso, Elisa ha manifestato i primi sintomi, stringendo i denti e cercando di resistere nonostante le energie limitate. Purtroppo, la situazione è peggiorata nelle ultime ore e, in accordo con lo staff medico della squadra, si è arrivati con grande rammarico alla decisione di fermarsi”, si legge nel comunicato del Team.

    Longo Borghini: “Mi sentivo pronta per fare qualcosa di importante”
    La vincitrice dell’ultimo Giro d’Italia era arrivata al Tour con ambizioni importanti, ma il virus che l’ha debilitata l’ha costretta a stringere i denti per due giorni, prima di alzare bandiera bianca. Al momento del ritiro occupava la 39^ posizione in classifica generale, a 2’52” dalla maglia gialla di Kim Le Court. “Fin dalla prima tappa ho cominciato ad avvertire i sintomi, ho provato a resistere ma le forze mi hanno abbandonata. Mi sentivo pronta per fare qualcosa di importante anche qui, ed è una grande delusione dovermi fermare”, ha spiegato Longo Borghini in una nota diffusa dal team.

    E’ la terza edizione consecutiva del Tour saltata
    Si tratta dell’ennesima battuta d’arresto per la fuoriclasse piemontese in questa corsa. Dopo aver chiuso al sesto posto l’edizione 2022, l’unica finora completata, Elisa era stata costretta al ritiro nel 2023 mentre era quarta in classifica, per un’altra infezione. Nel 2024, invece, aveva dovuto rinunciare completamente al Tour a causa delle conseguenze di una caduta in allenamento. LEGGI TUTTO

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    Tour de France, Milan vince la maglia verde: “Nei prossimi giorni capirò cosa ho fatto”

    “Solo nei prossimi giorni mi renderò conto di quello che ho fatto”. Così Jonathan Milan, giunto sul traguardo degli Champs Elysees, commenta la vittoria della classifica a punti del Tour de France 2025. Dopo la doppietta al Giro d’Italia con la maglia ciclamino nel 2023 e nel 2024, il velocista della Lidl-Trek ha conquistato anche quella verde nell’esordio alla Grande Boucle: “Sono felicissimo, ho provato a rimanere tra i primi anche oggi ma sulla prima salita di Montmartre il gruppo ha accelerato e sono rimasto indietro. Prima di tutto però volevo godermela ed è stato bellissimo vedere tutte queste persone per strada. Tutto impressionante e stupendo. Mi aspettavo di divertirmi nel mio primo Tour e così è stato, è stato tutto meraviglioso per me e per tutta la squadra”. LEGGI TUTTO

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    Tour de France, van Aert vince l’ultima tappa a Parigi, Pogacar festeggia la maglia gialla

    Nel giorno del quarto Tour de France di Pogacar, c’è gloria anche per van Aert. Il belga entra in una fuga a sei con lo sloveno e gli italiani Trentin e Ballerini. Sull’ultima salita di Montmartre scatto decisivo e vittoria solitaria. Parigi però si inchina al campione sloveno, encomiabile fino all’ultimo km della corsa. Quarta Grande Boucle per lui dopo quelle del 2020, 2021 e 2024. Raggiunto Chris Froome nel palmares
    CLASSIFICHE LEGGI TUTTO

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    Tour de France, Abrahamsen vince la tappa di Tolosa, Healy in maglia gialla

    Show di Abrahamsen: il norvegese della Uno-X-Mobility va in fuga dall’inizio con Schmid e l’italiano Ballerini, resiste al tentativo di rimonta di van der Poel negli ultimi chilometri e brucia lo svizzero della Jayco-Alula sul traguardo in un’appassionante volata a due. Ben Healy resta leader della classifica generale, Pogacar cade nel finale ma si rialza senza problemi e viene aspettato dai rivali con sportività
    TOUR, L’ULTIMA TAPPA LIVE LEGGI TUTTO

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    Tour de France, la 21^ tappa da Mantes-la-Ville a Parigi: percorso e altimetria

    Siamo ai titoli di coda, all’ultimo giro di pallina di questa roulette impazzita che è stata la 112^ edizione del Tour con i suoi ritiri eccellenti, le cadute, le imprese di un giorno, la strabiliante sicurezza con cui Tadej Pogacar si presenterà a Parigi in Maglia gialla per celebrare il suo quarto trionfo nella Grande Boucle e Jonathan Milan la sua prima Maglia verde in carriera, che riporterà in Italia a distanza di 15 anni dalle imprese di Alessandro Petacchi. Si torna alla tradizione dopo la parentesi di Nizza che l’anno scorso aveva sostituito la capitale durante le Olimpiadi della scorsa estate. E non poteva essere altrimenti, nel 50° anniversario dell’arrivo sugli Champs-Élysées e della vittoria finale di Bernard Thévenet, capace di battere il grande Eddy Merckx nel 1975. 

    Caratteristiche e orari della 21^ e ultima tappa
    ‘Passerella’ fino a un certo un punto, perché nei 132,3 km che separeranno Mantes-la-Ville (Yvelines) da Parigi non mancheranno le insidie: cinque Gran Premi della Montagna (tutti di 4^ categoria) e un circuito ‘olimpico’ finale con ben tre passaggi dalla collina di Montmartre e la Basilica del Sacro Cuore che potrebbero compromettere il più classico degli arrivi in volata. Sprint intermedio al km 75,9: Parigi-Haut des Champs-Élysées (al terzo ‘giro’). Dislivello di 1100 metri. LEGGI TUTTO