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    Mondiali ciclismo su pista, Viviani bronzo nell’eliminazione

    Dopo la delusione per il sesto posto nell’Omnium (in una gara condizionata dal caos punteggi per il malfunzionamento del livescoring durante l’ultima prova della disciplina), Elia Viviani si riscatta ai Mondiali di ciclismo su pista, conquistando la medaglia di bronzo nell’Eliminazione. Il veronese, bicampione in carica nella specialità (aveva conquistato l’oro sia a Roubaix nel 2021 che a Saint-Quentin-en-Yvelines nel 2022), ha chiuso al 3° posto al Sir Chris Hoy Velodrome di Glasgow, nella gara vinta dal britannico Ethan Vernon davanti al canadese Bibic. Viviani ha condotto sempre una gara di testa, pagando però lo sforzo nel penultimo sprint in cui si è arreso ai due avversari. Il 34enne di Isola della Scala conquista così la sua settima medaglia iridata in carriera, la ventunesima considerando anche Olimpiadi ed Europei.  LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, Van der Poel e un Mondiale di fenomeni di un’altra epoca

    Ci hanno riempito la testa coi watt, le tabelle, i corridori comandati attraverso gli auricolari, come automi del pedale dall’alimentazione che gli astronauti nemmeno si sognano, con materassi e cuscini portati da casa per evitare quelli degli alberghi. Già, i “marginal gains”, i piccoli guadagni da ottenere con body, caschi e tutto quello che si può. Poi ti accorgi che in un mondiale senza radioline, con la pioggia che saponifica la strada, senza grandi altimetrie, si vince con gambe e coraggio, con la capacità di guidare la bicicletta in curva, con il fondo e la scelta del momento giusto. Ti accorgi che c’è una generazione di corridori, gli ormai soliti noti (Pogacar, Van Aert, Van der Poel), che sta davanti quando le cose diventano difficili. Ti accorgi che sono quelli che corrono come una volta, dall’inizio alla fine della stagione, per qualcuno ciclocross e mountain bike compresi. Le stesse facce, quasi una garanzia, non per la sceneggiatura ma perché, spesso, i successi occasionali, gli exploit misteriosi, sono figli una controcultura. Insomma, ci siamo capiti: il doping. Mai mettere la mano sul fuoco, però questa continuità è un buon indizio. E poi c’è Mathieu, col nome francese e il cognome olandese, Van der Poel. Quasi a ricordarci che il suo DNA fa già parte della storia del ciclismo, col padre Adrie, vincitore di un Fiandre e di una Liegi, campione del mondo di ciclocross, e il nonno materno, Raymond Poulidor, il corridore più amato dai francesi, 8 podi al Tour, senza un successo e senza nemmeno una maglia gialla. Mathieu l’ha messa nel nome del nonno, sapendo che a Parigi non potrà mai indossarla, questione di fisico, di attitudine. 

    Nemmeno Merckx come Van der Poel
    Col Mondiale di Glasgow Van der Poel ha vinto tutto quello che avrebbe potuto vincere, nel senso delle gare adatte a lui, e nel 2023 ha messo assieme Sanremo, Roubaix e maglia iridata, roba che nemmeno Merckx nello stesso anno è riuscito a fare. E c’è pure il mondiale di ciclocross, come il padre, o come, per tornare al passato, Roger De Vlaeminck, che, tuttavia, il mondiale su strada non l’ha mai fatto suo. Mathieu ha una bella faccia, ti ricorda “Poupou”, il nonno, ha la faccia tosta di chi attacca senza pensare troppo, di chi si rialza da una caduta come se non fosse successo nulla, con la fortuna di una bici che resta integra e di un fisico fuori dalla norma, “illegale”. Una caduta in curva per chi guida la bicicletta meglio di tutti, per il ciclocrossista che smussa le pietre di Roubaix, che sembra creata apposta da qualche media company americana per rendere ancora più epica la giornata. È un ciclismo di fenomeni e la tecnologia, per una volta, non fa la differenza. Un body squarciato, un po’ di sangue che cola, non ci sono nemmeno tatuaggi e orecchini addosso ai primi tre. Sembra veramente un’altra epoca. Invece la stiamo vivendo ed è bellissimo! LEGGI TUTTO

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    Mondiali ciclismo, Ganna in finale per l’oro nell’inseguimento: Milan per il bronzo

    Filippo Ganna a caccia di un nuovo oro. Il classe 1996 si è guadagnato l’accesso per la finale nell’inseguimento individuale nelle qualificazioni della mattinata. A Glasgow, nel velodromo Chris Hoy, Ganna ha fatto registrare il miglior tempo in 4’01”344: se la vedrà col britannico Dan Bigham che ha stabilito il secondo miglior crono in 4’02”961, a 1”617 da Ganna. L’azzurro ha trionfato nella corsa Mondiale già cinque volte ed è campione in carica: 2016, 2018, 2019, 2020 e 2022, oltre ad essere l’attuale detentore del record del mondo in 3’59”636. La finale è in programma alle 20 italiane (le 19 a Glasgow).

    Milan in finale per il bronzo
    Non finisce qui la mattinata azzurra, perché nelle qualificazioni Jonathan Milan ha chiuso col terzo tempo in 4’06”393 staccando il pass per la finale del bronzo, di pochissimo davanti al portoghese Ivo Oliveira (4’06”407). Decimo tempo per Manlio Moro in 4’10”460 e sedicesimo tempo per Niccolò Galli in 4’14”830. LEGGI TUTTO

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    Mondiali di ciclismo, la gara elite uomini in diretta live

    La prova in linea dei mondiali, 272 km da Edimburgo a Glasgow in stile Classica, riprende dopo essere stata interrota per quasi un’ora a causa della protesta di alcuni manifestanti che si sono incollati alla strada. Tante le stelle attese, dal campione in carica belga Evenepoel al connazionale van Aert, passando per van der Poel e Pogacar. L’Italia si affida a Trentin e Bettiol. Il Mondiale è in diretta su Eurosport, canale 210 del telecomando Sky, sul nostro liveblog cronaca e aggiornamenti LEGGI TUTTO

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    Mondiali di ciclismo, si corre oggi a Glasgow: l’albo d’oro dei campioni del mondo

    Si corre oggi a Glasgow, in Scozia, la 96^ edizione dei Campionati del mondo di ciclismo su strada. I migliori ciclisti del pianeta a caccia della tanto agognata maglia arcobaleno. L’Italia vanta ben 19 titoli, alle spalle solo del Belgio del campione in carica Evenepoel, ma non sale sul gradino più alto del podio dal lontano 2008. Ecco l’albo d’oro completo e tutti i vincitori del titolo iridato LEGGI TUTTO

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    Mondiali juniores di ciclismo, l’italo colombiano Sierra sfiora il podio: è quarto

    In attesa di assegnare la maglia di campione del mondo 2023 di ciclismo, c’è un’Italia della bici che sfiora una medaglia: è quella rappresentata dall’italo colombiano David Sierra, soltanto a un passo dal podio nel Mondiale Juniores. Sul circuito di Glasgow – nove giri per 127.2 chilometri totali di cui quasi 2000 metri di salita – David Sierra ha messo in mostra una grande prestazione, tradito da un problema meccanico a 4 chilometri dalla fine mentre era in piena lotta medaglia. Sierra, che corre per la storica ciclistica Biringhello di Rho, chiude alle spalle del danese Albert Withen Philipsen, che conquista il titolo iridato, dunque Fietzke (Germania) secondo e Orn-Kristoff (Norvegia) terzo.

    L’appuntamento Mondiale

    Domani, domenica 6 agosto, a Glasgow si assegna la maglia arcobaleno, al termine di 272 km da Edimburgo a Glasgow in stile Classica. Sarà una parata di stelle, dal campione in carica belga Evenepoel al connazionale van Aert, passando per van der Poel e Pogacar. L’Italia si affida a Trentin e Bettiol. I Mondiali di ciclismo saranno in diretta su Eurosport, canale 210 di Sky, visibile anche sull’app SkyGo. Sul nostro sito cronaca, aggiornamenti in diretta con il nostro liveblog. LEGGI TUTTO

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    Mondiali di ciclismo: percorso, favoriti, calendario e dove vedere in tv e streaming

    Domani a Glasgow si assegna la maglia arcobaleno, al termine di 272 km da Edimburgo a Glasgow in stile Classica. Sarà una parata di stelle, dal campione in carica belga Evenepoel al connazionale van Aert, passando per van der Poel e Pogacar. L’Italia si affida a Trentin e Bettiol. Il Mondiale in diretta su Eurosport, canale 210 del telecomando Sky

    Il ciclismo vive la sua giornata più emozionante domenica 6 agosto, quando si assegnerà la maglia di campione del mondo 2023. Con un mese abbondante di anticipo sul consueto appuntamento, l’arcobaleno splenderà ancora una volta. Si corre a Glasgow, in Scozia, in occasione dei Campionati del mondo UCI 2023, che radunano in Scozia ciclismo su strada, su pista, mountain bike, BMX Racing e BMX Freestyle. L’appuntamento clou restano sempre i Mondiali su strada elite, dove il campione in carica è il belga Remco Evenepoel.

    Il percorso dei Mondiali 2023
    Partenza da Edimburgo per arrivare a Glasgow dopo 272,4 chilometri. Primi 120 km lineari, con le due salite più impegnative di Bonnybridge (4.4 km al 3.4%) e di Crow Road (5,6 km al 4%) che non dovrebbero fare la differenza. Si entra poi nel circuito cittadino di Glasgow: un anello di 14.3 km da percorrere ben dieci volte. Sarà un continuo saliscendi con i 250 metri al 6% di Montrose Street a chiudere la serie. Strappi brevi, non durissimi, ma da Classica. 

    I favoriti del Mondiale 2023
    L’uomo da battere sarà il campione in carica, Remco Evenepoel, che mette in gioco la maglia arcobaleno: potrebbe però restare in Belgio, in corsa con un autentico ‘Dream Team’. Wout van Aert è molto più di un vice-capitano, Jasper Philipsen probabilmente è il miglior sprinter del momento. Il percorso sembra essere cucito addosso a Mathieu van der Poel, con l’olandese che vuole rompere il tabù mondiale. C’è poi Tadej Pogacar, reduce dal 2° posto al Tour e voglioso di riscatto, ma anche la Francia del due volte iridato Alaphilippe. Senza contare Mads Pedersen, Tom Pidcock, Michael Matthews, Matej Mohoric, Ben Healy e Kasper Asgreen. 

    Gli italiani al Mondiale 2023
    Il CT Bennati punterà su Matteo Trentin ed Alberto Bettiol. Il primo ha già vinto su un tracciato simile nel 2018 agli Europei, mentre il secondo è una variabile impazzita  e ha esperienza da vendere. Non ci sarà Filippo Ganna, che cercherà il tris iridato a cronometro la prossima settimana. Ecco gli otto azzurri al via: 

    Andrea Bagioli – Soudal-Quick Step
    Filippo Baroncini – Lidl – Trek
    Alberto Bettiol – EF Education – Easypost
    Daniel Oss – Totalenergies
    Andrea Pasqualon – Bahrain Victorious
    Lorenzo Rota – Intermarché – Circus – Wanty
    Kristian Sbaragli – Alpecin-Deceuninck
    Matteo Trentin – Uae Team Emirates
    Simone Velasco – Astana Qazaqstan

    Dove vedere il Mondiale in tv e in streaming
    I Mondiali di ciclismo sono in diretta su Eurosport, canale 210 di Sky, visibile anche sull’app SkyGo. Sul nostro sito cronaca, aggiornamenti in diretta con il nostro liveblog. LEGGI TUTTO

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    Mondiali ciclismo, forfait di Girmay. E scoppia il caso visto per i ciclisti dell’Eritrea

    Niente Mondiale per Biniam Girmay. L’atleta eritreo dovrà rinunciare alla prova su strada elite in programma il 6 agosto a Glasgow a causa della caduta rimediata domenica alla Clasica San Sebastian. A comunicarlo è stata la sua squadra, l’Intermarché Circus Wanty. Il vicecampione del mondo nella categoria U23 a Leuven è caduto a una velocità di oltre 60 chilometri orari e soffre di contusioni e dolori all’anca, che gli impediscono di correre. “Ovviamente sono molto deluso di ritirarmi dai Mondiali, che erano l’obiettivo principale di questa stagione dallo scorso inverno – ha spiegato il capitano dell’Eritrea, vincitore nel 2022 della Gand-Wevelgem -. Ho avuto un buon feeling dopo il Tour de France, ma la mia caduta a San Sebastián ha causato un dolore troppo forte per poter difendere le mie possibilità nei mondiali”. 

    Il caso: niente visto di ingresso per alcuni ciclisti eritrei
    Nelle ultime ore, l’Eritrea è salita alle cronache per un clamoroso caso. Secondo quanto riportato da GCN, alcuni componenti della Nazionale africana rischiano di non partecipare alla manifestazione iridata. Oltre a Girmay, che ha annunciato il forfait per problemi fisici, Natnael Tesfatsion, Merhawi Kudus e Amanuel Ghebreigzabhier si sono infatti visti negare il visto per l’ingresso in Regno Unito. Gli unici atleti della selezione che al momento hanno ricevuto regolarmente il visto sarebbero Natnael Berhane, Henok Mulubrahn e Dawit Yemane. LEGGI TUTTO