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    Sagan, il post dopo il ritiro: “Il bambino che ero non avrebbe mai immaginato tuto questo”

    Un ritiro annunciato da tempo: uno dei corridori che ha segnato la storia recente del ciclismo scende dalla bicicletta. Dopo l’ultima corsa, Peter Sagan ha voluto mandare un messaggio a tutti con un emozionante post sui suoi canali social: “Il bambino che ero avrebbe mai immaginato tutto quello che gli sarebbe accaduto? Grazie. Sono pieno di gratitudine per la mia carriera. Grazie alle mie squadre, ai miei compagni, agli staff, a tutti quelli che mi hanno supportato nei momento belli e brutti. Grazie a voi, miei fan, che mi avete dato un incredibile sostegno in tutti questi anni. Ora è tempo per me di voltare pagina, un nuovo capitolo ma l’avventura non finisce mai davvero”

    Uno dei corridori più forti della sua generazione
    Classe 1990, lo slovacco è stato un vero e proprio dominatore: velocista strapotente ma in grado di imporsi anche su percorsi impegnativi. Maglia iridata per tre anni di fila, dal 2015 al 2017, primo corridore a riuscire a vincere il Mondiale per tre edizioni consecutive. Nel suo palmares, tra gli innumerevoli successi (121 vittorie in carriera), un Giro delle Fiandre nel 2016 e una Parigi-Roubaix nel 2018. Al Tour ha conquistato 12 tappe vincendo 7 volte la classifica a punti, quattro i successi alla Vuelta. Due invece i successi di tappa al Giro, con la vittoria della classifica a punti nel 2021 LEGGI TUTTO

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    Coppa Bernocchi, vince Van Aert: ordine d’arrivo e classifica

    Wout Van Aert spezza il tabù vittoria alla Coppa Bernocchi. Dopo una serie infinita di secondi posti (l’ultimo in ordine di tempo agli Europei), il belga della Jumbo-Visma ha vinto la seconda prova del Trittico Lombardo, trionfando in volata a Legnano davanti ad Andrea Bagioli e Vincenzo Albanese. Per Van Aert è il primo successo in Italia dal 10 marzo 2021, quando vinse la prima tappa alla Tirreno-Adriatico. Martedì il Trittico Lombardo si completerà con la Tre Valli Varesine: oltre a Van Aert (che prenderà parte anche al Gran Piemonte e al Mondiale gravel in Veneto) ci saranno Tadej Pogacar e Primoz Roglic. Le prove generali per i due big in vista del Giro di Lombardia, in programma sabato. LEGGI TUTTO

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    Primoz Roglic lascia la Jumbo-Visma: “Dopo le corse in Italia vi dirò dove andrò”

    Primoz Roglic ha annunciato prima della partenza del Giro dell’Emilia che lascerà la squadra olandese Jumbo-Visma a fine stagione. “Posso solo confermare che lascerò la squadra. Dirò dopo le gare in Italia dove andrò”, ha detto Roglic ai giornalisti. Lo sloveno, 33 anni, è sotto contratto con la Jumbo-Visma fino al 2024 e vi è arrivato nel 2016, quando si chiamava Lotto-Visma. Con la maglia giallonera, Roglic ha vinto in particolare la Liegi-Bastogne-Liegi nel 2020, il Giro di Spagna tre volte consecutivamente (2019, 2020, 2021) e si è classificato secondo al Tour de France 2020 dopo aver indossato la maglia gialla per undici giorni. Ed è la maglia rosa in carica, avendo trionfato all’ultimo Giro d’Italia. Sullo sfondo resta un’indiscrezione che prende sempre più corpo: la Jumbo-Visma potrebbe fondersi con la Soudal-Quick Step, come ha spiegato lo storico direttore tecnico della squadra belga Patrick Lefevere, confermando l’esistenza di trattative tra le due squadre LEGGI TUTTO

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    La Vuelta va a Sepp Kuss. La 20^ tappa è di Poels

    L’americano vince il primo grande giro della sua carriera, abbandonando i panni del gregario e conquistando la Vuelta 2023. Terzo successo per la Jumbo-Visma dopo quelli al Giro d’Italia e al Tour de France: è record. Kuss è arrivato al traguardo abbracciato ai compagni di squadra Vingegaard (2° nella generale) e Primoz Roglic (3°)
    TUTTE LE TAPPE DELLA VUELTA

    La ventesima, e penultima tappa della Vuelta, va a Wout Poels, con l’olandese che batte allo sprint Remco Evenepoel. Sul traguardo di Guadarrama, a completare il podio, il terzo posto di Sanchez della Astana Qazaqstan Team. Settimo posto per Antonio Tiberi, 14° piazzamento invece per Mattia Cattaneo. A Madrid, domenica 17 settembre, passerella per Sepp Kuss che porta a casa il primo trionfo della sua carriera in un grande giro.

    Come è andata la tappa
    Manzanares el Real-Guadarrama è stata la penultima tappa di questa Vuelta. 208 chilometri nei quali Kuss non ha dovuto fare sforzi, controllando una corsa indirizzata già dalla fuga dopo pochi chilometri. L’americano ha indossato la maglia rossa all’ottava tappa, senza più lasciarla. Ad animare una frazione non particolarmente ricca di colpi scena è stato Evenepoel, con il belga che ha provato a dire la sua ma si è dovuto arrendere allo sprint finale che ha premiato Poels, con l’olandese che ha preceduto anche Sanchez, che ha chiuso terzo.

    Kuss: “Momento speciale”
    Lo statunitense ha tagliato il traguardo con un ritardo di circa 10 minuti: “È stato un momento molto speciale vivere questa esperienza con i miei due compagni di squadra. Ci sono quasi”, ha commentato Kuss all’arrivo. Con tre corridori nei primi tre posti,  la Jumbo-Visma eguaglia il record del 1966 della Kas-Kaskol vincendo i tre Grandi Giri nello stesso anno (Roglic al Giro e Vingegaard al Tour de France). Primo trionfo in carriera per Kuss che questa volta abbandona i panni del gregario, giungendo al traguardo abbracciato ai compagni di squadra Vingegaard e Roglic: per molti, l’immagine della Vuelta 2023.

    La classifica generale
    1) Sepp Kuss (TJV) in 74h23’42” 2) Jonas Vingegaard (TJV) +17” 3) Primoz Roglic (TJV) +1’08” 4) Juan Ayuso (UAD) +3’44” 5) Mikel Landa (TBV) +4’03” 6) Enric Mas (MOV) +4’14” 7) Aleksandr Vlasov (BOH) +8’19” 8) Cian Uijtdebroeks (BOH) +8’26” 9) Joao Almeida (UAD) +10’08” 10) Santiago Buitrago (TBV) +12’04”

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    Vuelta di Spagna, Dainese vince la 19^ tappa davanti a Ganna. Kuss conserva maglia rossa

    Alberto Dainese conquista la 19ª tappa della Vuelta, la Bañeza-Íscar di 177,1 km. Il velocista della Dsm ha rimontato negli ultimi metri Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) a 300 metri del traguardo aveva lanciato la volata. Sul podio anche l’olandese Van der Berg. Quarta posizione per Cimolai, a completare la giornata di grazia del ciclismo italiano. In classifica generale Sepp Kuss (Jumbo Visma) conserva la maglia rossa davanti ai compagni di squadra Vingegaard (+17″) e Roglic (+1’08”). Sabato la penultima frazione, da Manzanares El Real a Guadarrama (208 chilometri).  LEGGI TUTTO

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    Hinault a Misano per l’Italian Bike Festival 2023. Svelata la Grand Départ del Tour 2024

    Nel mezzo, anzi al centro del mondo bici, il Tour 2024 che parla – e parte – italiano, l’Italian Bike Festival 2023 e la seconda edizione dell’EMCC, l’European Media Cycling Contest. Tutto nel weekend che la Romagna dal 15 al 19 settembre dedica al mondo della bici. Ad aprirlo, per i media, Bernard Hinault in persona, l’ultimo dei grandissimi

    Il “Tasso” Hinault – sempre in formissima anche a quasi 70 anni, li compirà nel 2024 – è volato dalla Francia a Cesenatico per presentare, come ambassador della ASO, il colosso che organizza le maggiori corse del World Tour, la Grand Départ e le tre tappe italiane della prossima Grande Boucle, tutte di almeno 200 km: la Firenze-Rimini di 205 km con sette colli, la Cesenatico-Bologna e la Piacenza-Torino di 225 km. Dici Cesenatico e non puoi non pensare al Pirata: nel 2024 saranno venti gli anni trascorsi senza il campione più ogni altro è rimasto del cuore degli appassionati. Cento invece quelli trascorsi dal primo dei dieci Tour vinti dai sette corridori italiani, Ottavio Bottecchia nel 1924, e dieci dall’ultimo, Vincenzo Nibali nel 2014. Un investimento, quello della Regione Emilia-Romagna che guarda al futuro con un occhio al grande passato che questa terra vanta da sempre per tradizione, campioni, infrastrutture.

    Hinault incontrerà Tonina Pantani
    Al Misano World Circuit, dopo l’eccezionale successo della scorsa stagione (42 mila visitatori in tre giorni di expo), torna – con la sesta edizione – l’Italian Bike Festival: dai professionisti del settore al parco-giochi per bambini, tutto il mondo della bici in un unico luogo con stand, eventi, presentazioni, sport e intrattenimento. Infine, ma non per ultimo, campionato europeo riservato ai media. Saltato per motivi organizzativi il WPCC, il mondiale austriaco previsto nel 2023 a St. Anton am Arlberg, l’EMCC 2023 sarà l’ultimo grande appuntamento stagionale, per chi il ciclismo lo racconta, di misurarsi su strada a livello continentale. Il sabato, test in linea di 95 km con quasi 1500 metri di dislivello per provare a tenere le ruote di Hinault. La domenica, alle 9:30 il via della prova ufficiale: cronometro individuale sul circuito cittadino “Fausto Coppi” di 1,5 km da ripetere 10 volte. Alla premiazione, dalle 11:00 alle 13:00 allo Spazio Pantani presso il Museo della Marineria, Bernard Hinault sarà l’ospite d’onore e incontrerà la signora Tonina, la mamma di Pantani. Era stato lui, a premiare Marco in giallo a Parigi al Tour del 1998. E quando promette, Le Blaireau mantiene. LEGGI TUTTO

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    Vuelta: Evenepoel vince la tappa di La Cruz de Linares, Kuss in maglia rossa

    Con un’azione da vero ‘cannibale’, Remco Evenepoel si prende la 18^ tappa della Vuelta, 178.9 km da Pola de Allande a Puerto de la Cruz de Linares, precedendo Damiano Caruso. La Jumbo fa quadrato intorno a Sepp Kuss, che mantiene la maglia rossa dopo essere stato ‘scortato’ dai compagni e principali rivali Vingegaard e Roglic. Domani frazione pianeggiante da La Baneza a Iscar

    Uno straordinario Remco Evenepoel si è imposto nella 18^ tappa della Vuelta, 178.9 km da Pola de Allande a Puerto de la Cruz de Linares.  Sepp Kuss resta in maglia rossa: nessun attacco è infatti arrivato da parte dei suoi diretti inseguitori in classifica generale, i compagni della Jumbo Visma Jonas Vingegaard e Primoz Roglic. Tappa caratterizzata da una lunga fuga, con protagonisti (tra gli altri) anche Evenepoel, Bernal, Piccolo e Caruso. E’ proprio il campione in carica a scattare in solitario a circa 30 km dalla fine e ad andarsi a prendere di prepotenza il terzo successo di tappa di questa edizione della Vuelta. Secondo un ottimo Damiano Caruso. Chi si aspettava un golpe contro Kuss è rimasto deluso: nè Vingegaard nè Roglic hanno attaccato il compagno, portando in carrozza l’americano, destinato a questo punto ad arrivare in rosso a Madrid. Domani frazione pianeggiante da La Baneza a Iscar, adatta ai velocisti. 

    L’ordine d’arrivo della 18^ tappa
    1. Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step)2. Damiano Caruso (Bahrain Victorious), +4’44’’3. Andreas Kron (Lotto Dstny), +5’10’’4. Max Poole (DSM-Firmenich), +5’12’’5. Paul Ourselin (Total Energies), +5’17’’

    La classifica generale
    1. Sepp Kuss (Jumbo-Visma)2. Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), +17”3. Primoz Roglic (Jumbo-Visma), +1’08”4. Juan Ayuso (UAE Team Emirates), +4’00”5. Mikel Landa (Bahrain Victorious), +4’19”

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    Vuelta di Spagna, Roglic vince la 17^ tappa. Kuss in maglia rossa con 8″ su Vingegaard

    Primoz Roglic ha vinto la 17^ tappa della Vuelta con arrivo in salita all’Angliru. Lo sloveno ha percorso gli ultimi 3 chilometri dell’ascesa finale in testa, con il compagno di squadra Jonas Vingegaard a ruota. A completare il (solito) trionfo della Jumbo Visma è arrivato il terzo posto di Sepp Kuss, che ha ceduto negli ultimi 2 chilometri giungendo al traguardo con 19″ di ritardo insieme a Landa. Lo statunitense ha conservato la maglia rossa con 8″ di vantaggio sul vincitore del Tour Vingegaard. Roglic è invece terzo, a 1’08” dal leader della corsa a tappe spagnola. La tappa è stata animata dalla fuga di Remco Evenepoel, che si è arreso al ritorno del gruppo solamente sulla salita conclusiva. Giovedì la 18^ tappa di 179 km da Pola de Allande a Cruz de Llinares. LEGGI TUTTO