“Non pensavo che avrei pianto ma l’ho fatto, è stato un percorso lungo e voglio ringraziare il team e la mia famiglia, che mi ha sostenuto fin dall’inizio. Ce l’abbiamo fatta”. Con queste parole Lando Norris celebra il trionfo al mondiale 2025. Sull’asfalto di Yas Marina, il pilota McLaren – già vice campione nel 2024 – si è accomodato sul 3º gradino del podio strappando così il titolo a Max Verstappen, che ad Abu Dhabi si è sua volta aggiudicato l’ultimo appuntamento in agenda chiudendo il campionato con 8 Gp vinti rispetto ai 7 del neo campione del mondo: l’ultima volta era successo nel 2016 in occasione del trionfo di Nico Rosberg (9 contro i 10 del compagno in Mercedes Lewis Hamilton): 2ª posizione invece per la McLaren di Oscar Piastri, scesa in pista come terza contendente al titolo. Un trionfo giunto al termine del rush finale di un mondiale che per la 14ª volta nella storia della F1 ha visto il primo classificato aggiudicarsi il titolo con 2 punti di vantaggio. La scuderia di Woking torna a così incoronare il proprio pilota per la prima volta dal 2008, quando Hamilton conquistò il suo primo titolo in carriera. Cala il sipario anche sul (frustrante) mondiale della Ferrari, che sul circuito emiratino ha tagliato il tagliato il traguardo al 4º posto con la Rossa di Charles Leclerc e all’8º con quella del 7 volte iridato. Così il neo campione del mondo, che ha celebrato il trionfo tra le lacrime di gioia: “Era un po’ di tempo che non piangevo, ma l’ho fatto. È stato un percorso lungo, molto lungo. Ringrazio tanto tutti i membri del team McLaren, i miei genitori, mia mamma e mio papà, loro sono quelli che mi hanno sostenuto fin dall’inizio”.
Norris: “Imparato tanto da Oscar e Max”
“Una sensazione fantastica, mi congratulo anche con Oscar e Max, è stato un onore e ho imparato tanto da entrambi – ha aggiunto – . È stata un’annata lunga ma ce l’abbiamo fatta. Cosa ho pensato durante la gara? Ho provato a non pensarci, è stata una gara molto lunga, sapevo che sarebbe stata lunga, può succedere sempre tutto in F1, ho provato ad alzare il ritmo alla fine, volevo lottare fino alla fine. Sono troppo felice”. Il britannico ha poi risposto sull’investigazione che ha riguardato il sorpasso ai limiti del regolamento su Yuki Tsunoda e che è poi costata una penalità ai danni del giapponese della Red Bull: “Non ero preoccupato, sapevo che quello che avevo fatto era corretto. È stato un percorso lungo con la McLaren, siamo insieme da tanti anni, abbiamo passato momenti molto difficili ma ora ce l’abbiamo fatta”. Così invece dal podio dopo la premiazione: “È incredibile, sognavo questo momento da tanto tempo. Ci si mette tanto in una stagione come questa, caratterizzata da tanti alti e bassi. Ho avuto un team incredibile. Negli ultimi 16 anni della vita, mentre cercavo di inseguire questo sogno, sono successe molte cose – ha raccontato al microfono di Jenson Button – . Oggi ci sono riuscito, si è avverato. Le mie prestazioni migliori quest’anno sono arrivate quando era più necessario. Ero indietro e ho tirato fuori il meglio di me stesso, dimostrando quanto valgo. Sono fiero e contento di aver reso felice la mia famiglia”.
Norris: “Un sogno lungo 16 anni”
A Sky Sport ha poi aggiunto: “Ho sempre cercato di essere il più onesto e genuino possibile, a volte ho detto cose che non possono mettere d’accordo tutti ma ho sempre cercato di essere me stesso e di fare tutto a modo mio. Molti avevano detto che dovevo essere più aggressivo, che dovevo fare questo o quello, ma avevate torto. Non vi ho seguiti e ho vinto lo stesso. E’ stata una giornata davvero incredibile, siamo campioni del mondo ed è davvero una figata. Sono ancora più fiero di non aver dovuto provare a essere qualcuno che non ero quest’anno, ho continuato a essere me stesso, un ragazzo per bene in pista, correndo nel modo più corretto e genuino possibile. Potevo prendere più rischi, fare più cattiverie, buttare la gente fuori, però preferisco averlo fatto nel modo in cui volevo farlo. Io voglio solo correre a modo mio e penso di averlo fatto, questo mi rende ancora più fiero del traguardo raggiunto oggi. Cosa ho provato negli ultimi giri? Sono stati piuttosto lunghi, ho potuto godermeli guidando un po’ più lento e guardando gli spalti, avevo anche qualche lacrima la mia visiera si stava un po’ anneabbiando però mi sono potuto godere gli ultimi giri e assorbire bene quei momenti, non puoi mai saperlo ma potrebbe anche essere l’ultima volta anche se io spero e credo che non sarà così”. Anche Verstappen è intervenuto al termine dell’ultima premiazione stagionale per fare il punto sull’esito del campionato. Così Leclerc, che oltre a dirsi addolorato per la classifica finale, ha dichiarato di non avere alcuna aspettativa sulla prossima stagione.
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