Già di per sé sarà una partita di grande fascino e dal richiamo unico, tra due squadre che hanno dalla loro una storia pluridecennale, una passione atavica ed una tradizione cestistica che – perlomeno in Italia – poche altre società possono vantare. Pallacanestro Cantù contro Virtus Bologna è, da sempre, una classica del basket italiano, un confronto tra due realtà che hanno scritto capitoli interi sulla palla a spicchi. Pagine su pagine e con inchiostro indelebile. Complessivamente saranno ben 45 i trofei in campo domenica pomeriggio per la sfida numero 164 tra le due formazioni, questa volta una di fronte all’altra per la ventunesima giornata del campionato di Serie A PosteMobile 2018-’19. Una partita, dunque, rigonfia di storia e prestigio, con Cantù e Virtus pronte a darsi battaglia al “PalaDesio” per una classifica che potrebbe dare o togliere (a seconda dei risultati sugli altri campi) un posto tra le prime otto. Accendendo momentaneamente, o spegnendo, il sogno playoff di una o dell’altra squadra. Una sfida imperdibile a cui bisogna poi aggiungere una serie di ingredienti che renderanno il menù di domenica pomeriggio ancor più appetibile. Tralasciando l’attuale situazione in classifica delle due compagini, a spiccare è anche la presenza nell’organico virtussino di tre ex canturini, tutti (chi più e chi meno) con un passato significativo nel recente periodo. Pietro Aradori, fresco di nomina a capitano delle “Vu Nere”, David Cournooh e coach Stefano “Pino” Sacripanti, per tantissimi anni in biancoblù e che domani ritroverà da avversario Nicola Brienza, sulla panchina dell’Acqua S.Bernardo in veste di capo allenatore dopo essere stato assistente proprio di Sacripanti a Cantù tra il 2013 ed il 2015. Un’ulteriore chicca – seppur soltanto da spettatore – sarà la presenza a Desio di Mario Chalmers, ex stella NBA due volte campione con la maglia dei Miami Heat di Dwyane Wade e LeBron James.
QUI CANTÙ Pur essendo lanciatissima verso le prime otto posizioni di classifica, l’obiettivo dell’Acqua S.Bernardo Cantù resta quello di mettersi più squadre possibili alle proprie spalle, così da ottenere il prima possibile la salvezza aritmetica. Ma gli ultimi risultati dicono che questa Cantù, ancora imbattuta nel girone di ritorno, può ambire a qualcosa di più grande. Sono infatti cinque i successi consecutivi, dopo il giro di boa nessuno ha fatto meglio dei brianzoli. Il trend positivo di capitan Salvatore Parrillo e compagni recita sette vittorie nelle ultime otto giornate di LBA e, anche in questo caso, l’Acqua S.Bernardo guarda tutte le quindici avversarie del campionato dall’alto al basso. 14 punti conquistati in otto giornate, meglio di Brindisi (12) e anche del quartetto Trento-Milano-Venezia-Cremona (10). Cantù si appresta ad affrontare la sfida con la Virtus forte di un attacco molto cinico, tra i più temibili della lega con oltre 84 punti di media, terzo in tutta la LBA. Canturini in cima anche alle graduatorie dei rimbalzi, seconda con 39.7 rimbalzi di media (per un soffio alle spalle di Sassari) e quinta negli assist con 17.7 a partita.
QUI VIRTUS Gli ospiti si apprestano ad affrontare la super sfida di Desio con tanti (troppi) rumors dall’esterno che di certo non hanno aiutato l’ambiente. Ma le “Vu Nere” sono una squadra con un certo pedigree, esperta e, dunque, in grado di andare oltre a certi avvenimenti. Se in Europa i bianconeri hanno trovato una certa costanza, vincendo ben 10 gare su 14 (7 consecutive nel girone), in campionato la squadra di Sacripanti non brilla per continuità, facendo spesso fatica a vincere due partite consecutive. Capitan Aradori e compagni vengono da due sconfitte di fila, l’ultima molta discussa per il finale della partita. In casa contro la Reyer Venezia, dopo aver chiuso avanti di undici lunghezze all’intervallo lungo, la Virtus si è vista rimontare tutto il vantaggio nel quarto periodo (13-23), vedendo sfumare una vittoria che pareva essere già in pugno. Completamente diverso invece, come detto in precedenza, il discorso in BCL, dove Bologna è tra le favorite per la vittoria finale. In settimana il pareggio in casa di Le Mans, 74 a 74, mercoledì prossimo la gara di ritorno al “PalaDozza”, una gara secca che decreterà la squadra qualificata ai quarti di finale della prima competizione FIBA per club in ordine di importanza.
VIRTUS, IL QUINTETTO Salvo sorprese, i virtussini dovrebbero partire con il solito quintetto, con Tony Taylor in cabina di regia. 28 anni di New York, il playmaker americano sta disputando una coppa europea per la quinta stagione consecutiva, dopo aver fatto molto bene in precedenza specialmente con le maglie dei russi dell’Enisey e con quella del Banvit, squadra turca. È il giocatore maggiormente utilizzato da coach Sacripanti, sia in LBA che in Champions, dove gioca tra i 27 ed i 29 minuti di media. Nel primo caso fa registrare 12.6 punti e 5.4 assist di media, mentre in campo internazionale tira con il 40% dall’arco, segnando 11.7 punti a cui aggiunge anche 4.3 assist. In entrambe le competizioni è il miglior giocatore della Virtus per assist. Al suo fianco nello spot di guardia un altro newyorkese, Kevin Punter, 25enne nato nel Bronx. Combo guard alla terza stagione in Europa, Punter si è messo alle spalle un’annata in BCL a dir poco favolosa, segnando 21 punti di media con i polacchi del Rosa Radom prima e 15.3 punti di media con l’AEK Atene poi, dove ha concluso la stagione risultando decisivo pur uscendo dalla panchina e permettendo così ai greci di alzare il trofeo. Naturale, dunque, aspettarsi grandi numeri in Champions anche nell’esperienza in quel di Bologna, dove lo statunitense sfiora i 16 punti a partita con il 40% da tre, top scorer della Virtus, così come anche in campionato dove viaggia a 14.8 punti di media in 26’ di utilizzo. L’ala titolare è il già citato Aradori, un’icona della LBA con oltre 400 presenze in archivio. Realizzasse 9 punti contro Cantù domenica pomeriggio, raggiungerebbe quota 4300 in Serie A, dove ha fatto registrare 1337 rimbalzi e 591 assist. In questa stagione sta segnando 13.6 punti di media in campionato. Doppia cifra anche in BCL, dove supera i dieci punti a partita. In Brianza dal 2012 al 2014, in biancoblù Aradori ha collezionato 75 presenze in LBA, in cui ha segnato oltre 1000 punti (14.4). In Lombardia l’ala fece benissimo anche in Eurolega, dove nella stagione 2012’13 realizzò 15 punti di media ad incontro. Il “quattro” titolare è il francese Amath M’Baye, 30 anni il prossimo dicembre, nato a Bordeaux ma cresciuto in Camerun. In 20 gare disputate quest’anno in campionato è sempre partito in quintetto, mettendo a referto in media 10.5 punti e 4.3 rimbalzi a partita. Dopo Taylor è il giocatore più utilizzato da coach Sacripanti, sia in coppa che in Serie A.
Dopo aver iniziato la propria carriera in Giappone, dove resta un po’ nell’anonimato per tre stagioni, M’Baye spicca poi il volo a Brindisi nell’annata 2016-’17, che gli vale in seguito la prestigiosa chiamata dell’Olimpia Milano, con cui fa il suo esordio in Eurolega nel 2017-‘18. La scorsa estate il cambio di maglia, dal biancorosso di Armani al bianconero della Segafredo. Ironia della sorte, alla Final Eight di Coppa Italia è stato il principale “castigatore” dei meneghini, eliminati a sorpresa dalla competizione al primo turno proprio dalla Virtus. A completare lo starting five c’è il centro angolano Yanick Moreira, arrivato a Bologna da un paio di mesi per dare ai bianconeri maggiore atletismo sotto canestro. 211 centimetri per 100 chili, Moreira è un centro molto agile proveniente dal Paok Salonnico, dove il lungo aveva iniziato la stagione, mettendosi in mostra in Champions League. Dopo brevi esperienze in Francia e Spagna, a Rouen e Murcia, l’africano (che nel 2017 ha vinto un titolo in G-League) si è messo in luce lo scorso anno in Russia, con la maglia di Parma, l’ex squadra di Frank Gaines che Moreira ritroverà a Desio da avversario. In LBA ha finora disputato 6 incontri, partendo sempre in quintetto e sfiorando la doppia doppia di media con 10.3 punti e 8.3 rimbalzi in 21’ a partita.
VIRTUS, LA PANCHINA Dalla panchina, la risorsa principale di Sacripanti è senza dubbio Dejan Kravic, centro serbo classe 1990 in possesso di cittadinanza canadese. Seppur in quintetto sia partito soltanto in un’occasione su venti partite disputate, Kravic gioca molti minuti, ben 21 di media, il minutaggio più alto della panchina virtussina. Anche se Sacripanti gli ha preferito dall’inizio Brian Qvale prima e Yanick Moreira poi, Kravic ha quasi sempre ripagato la fiducia del proprio allenatore segnando 10.9 punti di media e catturando oltre 6 rimbalzi a partita. 211 centimetri per 109 chili, il nativo di Mostar è alla prima esperienza ad alti livelli dopo quattro anni vissuti tra Grecia, Olanda e Belgio. A seguire, sempre rigorosamente dal minutaggio più alto al più basso, c’è l’ala Kelvin Martin, cambio di Aradori ma che all’occorrenza può sostituire anche M’Baye da ala forte grazie ad un fisico possente. Martin fa proprio della fisicità la sua arma migliore, insieme a tanta energia, che non fa mai mancare in campo quando chiamato in causa. Per lui 5.8 punti e 4 rimbalzi di media in 19’ a partita. Lo scorso anno disputò una stagione superlativa a Cremona, finora a Bologna invece non è riuscito ad essere costante a causa di una forma fisica non sempre ottimale. Nel girone di andata ha saltato otto partite consecutive per un brutto infortunio che non gli ha permesso di iniziare la stagione come avrebbe voluto. Andando a scalare, anche se ultimamente viene sempre lasciato in tribuna per il regolamento sui giocatori stranieri, c’è il “centrone” Brian Qvale, al quale sono stati recentemente tolti i gradi di capitano a favore di Aradori. 30 anni del Nord Dakota, il pivot americano non gioca una partita in campionto dal 6 gennaio scorso, nel match della Befana contro la Leonessa Brescia, valido per la quattordicesima giornata. Ha però giocato il mese scorso in Coppa Italia, venendo schierato a sorpresa nei quarti di finale contro l’Olimpia. In LBA – prima di finire fuori dalle rotazioni – aveva disputato 11 gare, partendo sempre titolare e facendo registrare 7.5 punti e 4.2 rimbalzi di media in 17’ ad incontro. Con 16’ circa a partita, è poi il turno di David Cournooh, il quale ha di recente superato sia la soglia delle 200 presenze che quella dei 1000 punti in Serie A. Lo scorso anno a Cantù, dove è stato per una stagione e mezza, era il sesto uomo della squadra, con a disposizione molto più spazio. Mentre in campionato fatica ad imporsi con la maglia delle “Vu Nere”, in BCL – dove gioca e segna di più – sta stupendo tutti con un favoloso 54% dall’arco (14/26).
A chiudere le rotazioni ci sono Filippo Baldi Rossi (13’ di media), il play 19enne Alessandro Pajola (12’) ed il 23enne Alessandro Cappelletti, un altro esterno. A differenza degli altri due, però, che sono impiegati in campo con regolarità, l’ex Siena ha collezionato soltanto 11 presenze, scendo in campo circa 7’ a partita. Non sarà della partita perché non ancora tesserato, Mario Chalmers è la nuova stella del campionato, bicampione NBA. 33 anni a maggio, nato in Alaska, Chalmers è il primo giocatore di sempre ad aver vinto sia un titolo NBA che uno NCAA a sbarcare nella lega italiana. Curriculum pesante quello di Chalmers, che può vantare 646 presenze in NBA, di cui ben 400 da titolare, con 5743 punti realizzati. Il playmaker, ex compagno di squadra di LeBron e Wade, ha vinto due titoli con Miami nel 2012 e nel 2013 giocando sempre da titolare. 7 anni in Florida agli Heat e 2 ai Memphis Grizzlies, esperienza NBA chiusa a 8.9 punti, 3.7 assist e 2.5 rimbalzi di media in 27’ a partita. Nel 2008, invece, il titolo al college con Kansas, venendo eletto MVP della Final Four.
I PRECEDENTI Sono 163 i precedenti tra Pallacanestro Cantù e Virtus Bologna, una grande classica del basket italiano e non solo. Il bilancio con le sfide del passato premia i virtussini, avanti 92 a 71 nei confronti diretti. In terra brianzola, però, i canturini possono contare su un bilancio a proprio favore, con 53 affermazioni contro le 30 vittorie esterne di Bologna. La passata stagione i biancoblù vinsero entrambe le sfide, sia la gara di andata a Desio che quella di ritorno al “PalaDozza”.
INFO GENERALI Acqua S.Bernardo Cantù e Segafredo Virtus Bologna si affrontano domani per la ventunesima giornata di LBA, sesta partita del girone di ritorno, in campo al “PalaDesio” alle ore 17:00. Diretta televisiva su Eurosport 2 ed Eurosport Player, radiocronaca del match su Radio Cantù 89.600 FM e streaming su radiocantu.com. Ad arbitrare l’incontro saranno i signori Carmelo Lo Guzzo, Luca Weidmann e Fabrizio Paglialunga. Prima della palla a due la Pallacanestro Cantù sosterrà ADMO Lombardia, Associazione Donatori Midollo Osseo, con alcune iniziative che prenderanno il via poco dopo la presentazione delle due squadre.