consigliato per te

  • in

    Mondiali ciclismo 2025, prova femminile elite: la diretta live

    Sull’impegnativo circuito di Kigali, in Ruanda, è il grande giorno della prova in linea elite femminile. La nostra Elisa Longo Borghini insegue la maglia iridata dopo i tre bronzi conquistati in carriera (2012, 2020 e lo scorso anno). Con lei Silvia Persico, Barbara Malcotti, Monica Trinca Colonel, Francesca Barale, Eleonora Camilla Gasparrini, Soraya Paladin. Avversaria numero uno la francese Pauline Ferrand-Prévot. Qui la gara minuto per minuto LEGGI TUTTO

  • in

    Mondiali ciclismo 2025, Chantal Pegolo argento nella prova in linea juniores femminile

    Ai Mondiali di ciclismo in corso in Ruanda arriva la terza medaglia azzurra. Dopo il bronzo di Federica Venturelli nella crono U23 e l’oro di Lorenzo Mark Finn nella prova in linea U23 maschile, ecco la medaglia d’argento. A conquistarla è Chantal Pegolo, seconda nella prova in linea juniores dietro a una delle grandi favorite, la spagnola Paola Ostiz Taco. Nella volata finale l’azzurra deve cedere solo alla spagnola, bronzo invece per la svizzera Anja Grossman. Un argento frutto anche di una grande prova di squadra, con il quinto posto di Giada Silo, nonostante una caduta, e il grande lavoro di supporto dell’altra azzurra in gara, Elena De Laurentiis, che chiude al 22° posto. LEGGI TUTTO

  • in

    Mondiali ciclismo, Lorenzo Finn vince l’oro nella prova in linea Under 23

    È ancora un Lorenzo Mark Finn mondiale. Dopo il titolo iridato su strada tra gli juniores nel 2024 a Zurigo, il 18enne genovese (il più giovane in gara) si ripete nella prova in linea tra gli Under 23 ai Mondiali di ciclismo in Rwanda. Capolavoro dell’azzurro, medaglia d’oro che a 6 km dal traguardo stacca lo svizzero Jan Huber sulla Cote Kigali Golf. Un attacco decisivo quello di Finn, salita che lo porta a vincere in solitaria e festeggiare una giornata memorabile. Primo oro per l’Italia del ciclismo in Rwanda e traguardo storico di Lorenzo, che diventa il primo azzurro ad aggiudicarsi entrambi i titoli giovanili a distanza di un anno (ultimo a fare doppietta fu Matej Mohoric tra il 2012 e il 2013). E Finn batte proprio lo sloveno diventando il più giovane corridore di sempre a vincere in linea un titolo mondiale tra gli U23 a 18 anni e 281 giorni. Diventa così il terzo italiano a vincere nelle ultime 6 edizioni iridate dopo Samuele Battistella (2019) e Filippo Baroncini (2021).

    Finn: “È stato qualcosa di irreale”
    Così il 18enne azzurro dopo la festa al traguardo: “È esattamente come l’anno scorso, qualcosa di irreale. Negli ultimi 500 metri c’era tanta gente che mi applaudiva, il pubblico di Kigali è fantastico ed è stata una settimana super per me. Volevamo vedere come il Belgio avrebbe impostato la gara, hanno controllato la prima parte. Fortunatamente mi sono ritrovato con buone gambe al momento giusto. Grazie ai miei compagni, sono stati tutti perfetti. Ho finito in questa maniera irreale. Probabilmente allo sprint avrei perso”.

    Dagnoni: “Una gara memorabile”
    Le parole del presidente della Federazione Ciclistica Italiana: “Una gara memorabile, che entra di diritto nella storia del nostro sport. Lorenzo è un talento puro del ciclismo mondiale, oggi lo ha dimostrato ancora una volta, andandosi a prendere la maglia iridata con una prova di grande autorevolezza. Era il più giovane in gara, eppure ha mostrato classe, freddezza e tanta maturità. Questo ragazzo oggi ci ha regalato un pomeriggio di grandi emozioni, come fece un anno fa nella prova junior, e, ne sono sicuro, ce ne regalerà tante altre perché avrà una carriera luminosa. Ringrazio e faccio i complimenti a tutta la squadra e ai tecnici che hanno preparato la gara in modo impeccabile. Ci avviciniamo alle due giornate finali di questi Mondiali con tante speranze, consapevoli, una volta di più, che il ciclismo italiano è vivo ed estremamente competitivo”. LEGGI TUTTO

  • in

    Pogacar ai Mondiali di ciclismo: “Mi aspetto molto dalle mie gambe”. E su Evenepoel…

    “Mi aspetto molto dalle mie gambe domenica, possiamo essere considerati tra i principali favoriti. Una cosa che mi ha colpito molto è stata la gente del posto in bici: ho incontrato tantissime persone in bicicletta, tutte bici semplici, ma pedalavano”. A dirlo è Tadej Pogacar, alla caccia del bis in Ruanda, nella prima volta africana al Mondiale di ciclismo. Ovviamente tra i grandissimi favoriti c’è anche lui: “È dal 2019 che partecipo sempre al Mondiale ma questo è storico, qualcosa di mai visto prima. Lo sento dentro di me, e sono pronto”.

    Rivincita su Evenepoel?
    Tema aspettative: “Sono venuto qui principalmente per la prova su strada, ovvio che le aspettative siano alte, le mie soprattutto. Sulla bici da crono non ho trovato le sensazioni giuste, ma passando a quella da strada sento che è cambiato tutto”. A proposito di crono: “Se sarà rivincita su Evenepoel? Probabilmente pure Remco voleva chiudere un cerchio, perché a sua volta era stato sorpassato da Vingegaard nella cronoscalata del Tour. Chissà, magari domenica toccherà a me togliermi quel feeling di quando qualcuno ti supera in una crono, certamente non è piacevole”. Quindi gli aspetti tecnici nel nuovo scenario ciclistico: “Sto cercando di acclimatarmi al meglio e abituarmi all’altitudine, ogni giorno che passa mi sento più a mio agio. Delle salite quella maggiormente adatta a me è quella più lunga, il Mont Kigali. Riposo? Ho fatto tutte le grandi classiche di primavera, il Tour, il Mondiale, poi ci saranno l’Europeo e il Lombardia, sempre per vincere. Per ora però penso solamente agli obiettivi, al momento giusto mi godrò il riposo”.  LEGGI TUTTO

  • in

    Mondiali ciclismo 2025, tra gli Juniores oro al britannico Hudson. Azzurri out da top 10

    Harry Hudson è il campione del mondo 2025 nella prova in linea juniores ai mondiali di ciclismo a Kigali, in Ruanda. Il britannico conquista l’oro con un’azione a sorpresa a 33 chilometri dalla conclusione, riesce a resistere ai tentativi di recupero di Blanc e Naval, approfittando anche della caduta del giovane spagnolo, davvero sfortunato.  Sul podio salgono proprio il francese Johan Blanc e il polacco Jan Jackowiak. Miglior azzurro, Roberto Capello (18° a 54″) autore di un tentativo quando mancava un giro in compagnia dello spagnolo Cubillas. Giacomo Rosato (32°) e Mattia Agostinacchio (33°) hanno provato ad animare la corsa da lontano, non trovando mai collaborazione dei compagni di fuga e pagando la risposta decisa del gruppo, che ha sempre controllato a distanza tutti i tentativi. LEGGI TUTTO

  • in

    Mondiali di ciclismo in Ruanda, percorso e altimetria della gara in linea maschile elite

    In corso i primi Mondiali di ciclismo della storia in Africa, in Ruanda. Si chiuderanno domenica 28 settembre con la corsa più attesa, la prova in linea élite maschile. Un percorso adatto agli scalatori e durissimo, sia in termini di lunghezza (267,5 km) che di dislivello (oltre 5mila metri). Favorito Pogacar, ma occhio a Evenepoel. Gli azzurri proveranno a stupire
    PELLIZZARI OUT PER FEBBRE – IL CALENDARIO DEI MONDIALI

    Il primo Mondiale della storia in Africa è destinato a diventare epico. Non bastasse la novità delle due ruote che si contendono la maglia arcobaleno a Kigali, in Ruanda, il tracciato su cui si svolgerà la gara maschile in linea, la più attesa, si preannuncia davvero complicato. 267,5 km per un dislivello complessivo di 5745 metri e cinque dure vette da affrontare più volte in rapida sequenza. 

    Le caratteristiche del percorso

    Si parte affrontando nove volte un circuito di 13,6 km. Al suo interno gli strappi del Côte de Kigali Golf (800 metri all’8,1% con punte massime del 14%) e della Côte de Kimihurura (1,3 km al 6,3% in ciottolato). Ci si sposta poi verso un altro, difficile tratto con tripla ascesa alla Côte de Péage (1,8 km al 5,9%), al Mont Kigali (5,9 km al 6,9%, punte che arrivano al 20% e altitudine di 1771 metri, la più alta raggiunta nella gara) e sul Mur de Kigali (400 metri all’11% con l’ulteriore ostacolo del pavè, tanto per non farsi mancare nulla). Infine si torna sul circuito iniziale, allungato a 15 km e da percorrere altre sei volte, comprese le vette già citate.  LEGGI TUTTO

  • in

    Mondiali ciclismo Under 23, prova in linea femminile: oro per Gery, Ciabocco 4^

    Una medaglia sfuggita per un pelo. Archiviate le prove a cronometro ai Mondiali di ciclismo U23 in Rwanda, Eleonora Ciabocco disputa una grande prova in linea, sente il profumo dell’impresa, ma alla fine deve accontentarsi del 4° posto, beffata nel finale da Paula Blasi che si prende il gradino più basso del podio. A conquistare l’oro è, invece, la francese Celia Gery che ringrazia la gregaria Bunel e la spunta in un emozionante duello con la slovacca Chladonova, alla quale non riesce la rimonta sul traguardo e si prende l’argento al termine dei 119.3 km del percorso, con partenza e arrivo a Kigali.
    Prova in linea U23 donne: la Top 10

    Célia Gery (FRA): 3h24’26”
    Viktoria Chladonova (SLO): +2”
    Paula Blasi (SPA): +12”
    ELEONORA CIABOCCO (ITA): +12”
    Marion Bunel (FRA): +12”
    Isabella Holmgren (CAN): +17”
    Alena Ivanchenko (AIN): +20”
    Lore De Schepper (BEL): +25”
    Talia Appleton (AUS): +31”
    Linda Riedmann (GER): +54” LEGGI TUTTO

  • in

    Mondiali di ciclismo 2031, Uci verso assegnazione al Trentino. Le news

    Manca solo l’ufficialità, che arriverà oggi (giovedi 25 settembre) nel pomeriggio. Ma la grande notizia per lo sport italiano è confermata: il Trentino ospiterà il “Super Mondiale” di ciclismo del 2031. Prove su strada, pista, Mtb, Bmx…tutte insieme: 20 specialità riunite in un’unica grande manifestazione iridata. Con una collaborazione che ricorda il modello Milano-Cortina: le gare su pista infatti si svolgeranno in Veneto, nel velodromo di Spresiano in via di completamento (anche questa, un’ottima notizia per il ciclismo azzurro). Il direttivo della federazione internazionale (Uci), riunitosi mercoledì 24 settembre nella capitale ruandese, ha fatto la sua scelta e  il Congresso mondiale la ufficializzerà. Il ciclismo italiano è in corsa anche per il mondiale ciclocross del 2029 a Spresiano e quello Marathon del 2030 in Val Gardena, che si aggiungerebbe a quello del prossimo anno, già assegnato a Primiero San Martino di Castrozza (Trento). L’en plein sarebbe la conferma di una capacità organizzativa riconosciuta dal ciclismo mondiale. “Il Trentino è pronto per ospitare il “Super Mondiale” di ciclismo del 2031. Abbiamo presentato un dossier di qualità che nasce da lontano e vuole coinvolgere gran parte della provincia per un evento che, dopo i Giochi Olimpici e Paralimpici invernali e le Olimpiadi invernali giovanili, vuol mostrare a tutto il mondo le bellezze e le capacità organizzative del Trentino”, le parole del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, a Kigali con il ceo di Trentino Marketing, Maurizio Rossini, nella delegazione che ha presentato il dossier. LEGGI TUTTO