TORINO – Red Bull campione di strategia al muretto, da retrocessione nelle dichiarazioni. Al punto da rischiare di rovinare tutto, di sicuro il vantaggio psicologico-mediatico che Max Verstappen s’è costruito. La premiata coppia Giampiero Lambiase-Helmut Marko in Qatar ha perso l’occasione di godersi il momento e sparato a zero contro Kimi Antonelli, reo secondo il capo degli ingegneri e il super consulente del team di Milton Keynes di aver dato deliberatamente spazio a Lando Norris nell’ultimo giro del GP, regalando al leader del Mondiale 2 punti, portando a 12 il vantaggio sull’olandese e 16 quello sul compagno di squadra Piastri. I tre protagonisti della volatona di questo weekend ad Abu Dhabi. Sparate fatte via radio domenica prima del trionfo e confermate ai giornalisti subito dopo che hanno provocato una valanga d’odio social sul bolognese, che con grande maturità invece di rispondere ha tolto la propria immagine dai propri profili ufficiali.
Scontro Wolff-Marko
Fin dai primi momenti Toto Wolff s’è scagliato contro Marko, che ha pure ricordato l’incidente di Antonelli in Austria che ha tolto altri punti a Verstappen. “Quanto bisogna essere stupidi per dire una cosa del genere? Sentire queste sciocchezze mi fa impazzire” le parole del team principal Mercedes che hanno portato, evidentemente su pressione della F1 e della Fia alla retromarcia Red Bull, che ha dovuto scusarsi con un comunicato ufficiale. “I commenti espressi prima e immediatamente dopo la fine del GP del Qatar sono chiaramente sbagliati – si legge –. I replay mostrano che Antonelli ha perso momentaneamente il controllo della macchina, e questo ha permesso a Norris di superarlo. Ci dispiace sinceramente che tutto questo abbia provocato insulti online a Kimi”. E lo stesso Marko, a suo modo, ha fatto mea culpa. “Antonelli avrebbe potuto combattere di più quando è stato raggiunto e attaccato da Piastri, ma in occasione di quanto successo nel finale è stato un errore di guida non intenzionale. Mi dispiace che abbia ricevuto così tante critiche online” le parole a F1-insider.com.
Chi ci rimette è Verstappen
La frittata però è ormai fatta. E alla fine quello che rischia di pagarne le conseguenze è proprio Verstappen, che di sicuro non troverà aiuto da nessuno, probabilmente neppure da quella “safety car che mette pepe” invocata a Lusail. Tanto più ricordando quanto successo proprio ad Abu Dhabi nel brutto epilogo 2021 con Lewis Hamilton. Veleni che ora tornano, facendo solo un favore a una McLaren indecisa e con i piloti scontenti. Pensare che Verstappen adora Kimi, ne vede le stimmate del fenomeno, il suo erede. E più volte l’ha dimostrato quest’anno. Anche domenica, quando i due si sono incrociati nel ring delle interviste post-GP. L’olandese era sorridente e ha tranquillizzato il bolognese, che poi a Sky ha detto: “Sì, Max ci crede. E per me ce la fa anche se 12 punti sono tanti. Ma alla fine è anche in una posizione dove non ha niente da perdere, quindi sicuramente ha una buona chance”. Parole e pensieri confermati dal quattro volte campione convinto di poter centrare il quinto titolo consecutivo che in estate (quando era a -104 dalla vetta occupata da Piastri) era una chimera. E che prende anche le distanze dalle polemiche e dalle tensioni del 2021. “Rispetto ad allora sono molto più rilassato – afferma Verstappen –. Vado ad Adu Bhabi con energia positiva, per divertirmi. So di essere sotto di 12 punti, cercherò di fare tutto il possibile. Ma se non vincerò so comunque di aver avuto una stagione fantastica. Questo mi toglie molta pressione”. Peccato gliel’abbia messa la sua Red Bull.
Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/formula-1

