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Verona pazza di Mozic: “Io fenomeno? Ho ancora 20 anni, non ci penso”

Di Redazione

Dopo l’argento europeo con la Slovenia, erano tante le squadre di prima fascia interessate a Rok Mozic, ma lui, a dispetto della giovane età (compirà 20 anni solo a gennaio), ha fatto una scelta di grande maturità: Verona. “Qui posso avere spazio, altrove non sarebbe stato lo stesso” racconta in una bella intervista rilasciata al Corriere di Verona a firma Matteo Fontana.

Questo però lo dice lui, perché considerando il talento smisurato viene difficile credere che altrove avrebbe giocato poco e nulla. Un talento, il suo, di cui si parla già tanto e da tanto tempo, “forse anche troppo” commenta il diretto interessato, che su questa questione dimostra ancora una volta quanto i piedi, fuori dal taraflex, li tenga ben piantati per terra: “Certi giudizi fanno piacere, ovvio, ma mi interessano poco. Io penso solo a giocare a pallavolo”.

Cosa che, viste le sue prime uscite in campionato (18 punti contro Trento, 24 contro Perugia, n.d.r.), gli riesce davvero bene, e che sotto la guida di Stotytchev potrà fare ancora meglio: “Ho un grande rapporto con lui – conclude Mozic – Non è solo un coach, è un maestro. A Trento ha tracciato un’epoca indimenticabile, ha vinto tutto. Non passa giorno senza che impari qualcosa da lui”.

Ragazzo serio e ambizioso Mozic, legato alla sua terra che, per quanto piccola, sforna continuamente campioni e talenti in tutti gli sport. Tanto che se gli chiedi quali siano i sui idoli, lui risponde “Peter Prevc in testa a tutti”, campione tra i più vincenti di sempre nel salto con gli sci, ma in seconda battuta ti cita anche due giocatori di basket NBA: Luka Doncic dei Dallas Mavericks e Goran Dragic dei Toronto Raptors.

(fonte: Corriere di Verona)


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