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    Courier critica aspramente Rune: “Non ho capito cosa volesse fare contro Zverev, gioca in modo immaturo”

    Holger Rune (foto Patrick Boren)

    Jim Courier critica senza mezzi termini la condotta di gara mostrata da Holger Rune nella semifinale di Parigi Bercy (persa contro Zverev), ultimo match in un grande torneo della sua stagione e cartina di tornasole di una stagione molto deludente. Era un match fondamentale per la stagione del danese: in caso di vittoria sarebbe stato probabilmente favorito per il titolo domani (vs. Humbert o Khachanov) e questo gli avrebbe consentito di restare in corsa per un posto alle ATP Finals. Al contrario Rune ha giocato un primo set molto modesto, ed eccetto la reazione sul 5-4 del secondo set è stato quasi sempre in balia del tennis solido del tedesco. Un tennis che “Big Jim”, stimato analista di Tennis Channel, ha stigmatizzato nei commenti post partita.
    “Davvero non ho idea di quel che Rune ha cercato di fare” commenta Courier. “Ha giocato la partita solo con l’istinto, come fanno i jazzisti che improvvisano sul momento, ma senza ritmo e senza armonia. Sul tour stanno accadendo cose molto importanti (si riferisce al duo Sinner- Alcaraz, ndr), mentre lui gioca colpi a casaccio e questa non può essere la ricetta per il successo nel lungo termine, puoi giocare una partita così, sull’istinto, ma lui ormai lo fa sempre. Affronta il gioco in modo molto immaturo”.
    “Se vuole stare al passo con i ragazzi più consistenti, deve trovare qualcosa su cui fare affidamento piuttosto di giocare in modo causale e stare a vedere che cosa succede. Ha bisogno di un senso di ordine e struttura che non possiede” conclude Jim.
    Critica severa ma allo stesso tempo foto piuttosto fedele del 2024 del danese, annata convulsa segnata da troppi cambi di direzione tecnica e confusione che certamente ha penalizzato i suoi risultati. La semifinale di Parigi Bercy è uno dei suoi migliori piazzamenti in stagione, ma non sufficiente a rendere positivo il bilancio finale. Rune è n.11 nella classifica Live, senza alcun torneo vinto dopo esser partito da n.8 e con ben altre aspettative. Tutti lo aspettavano come possibile “terzo incomodo” tra Alcaraz e Sinner; i due rivali si sono spartiti gli Slam e i grandi tornei, mentre Holger è rimasto al palo, vittima di trambusti e conflitti continui.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Zverev doma la grinta di Rune: è in finale a Parigi Bercy e torna n.2 al mondo

    Alexander Zverev (foto Patrick Boren)

    E’ Alexander Zverev il primo finalista dell’edizione 2024 del Rolex Paris Masters. Il tedesco ha superato in due set 6-3 7-6 (4) il danese Holger Rune, numero 13 del ranking. Una vittoria doppiamente importante per Zverev che oltre al posto in finale da lunedì sarà il nuovo numero due del mondo scavalcando Carlos Alcaraz con la sicurezza alle Finals di trovarsi nel girone opposto a quello di Sinner. Era la sfida tra i due giocatori più in forma della settimana. Da una parte Rune vincitore nel 2022 e con un record nel torneo di 12 vittorie ed una sola sconfitta (Djokovic nel 2024) dall’altra Zverev, tre del mondo, vittorioso in entrambe le due sfide contro Rune giocate nel 2024 e il giocatore ad aver collezionato più vittorie quest’anno (64-20), dopo Jannik Sinner (65-6).
    Zverev ha dominato la prima frazione. Con il servizio, 9 ace e 68% di prime e con un gioco da fondo molto più solido di quello del danese. Unico settore ancora da migliorare il gioco al volo, che spesso se la volée non è da appoggiare da risultati imbarazzanti. Comunque una superiorità più che evidente. Anche l’atteggiamento è cambiato. Tranquillo e positivo. Non un gesto fuori luogo, concentrazione massima sullo scambio e sul gioco nonostante l’ambiente grande e distraente. Una maturità da vero campione. Nel secondo set Rune cambia tattica: cerca di essere più aggressivo sul servizio e di fare meno errori nel palleggio. Rallenta lo scambio e riesce a tenere fino al 3 pari. Il danese piazza la prima senza forzare e si prende tre risposte imprendibili di Zverev. Break con il tedesco che sul 5-4 serve per il set. Un doppio fallo di Zverev, che doppia con un volée in rete, danno fiducia a Rune che indovina due gran dritti toglie il servizio al n.3 del mondo e si rimette in corsa. Si va al tie break, ma Zverev ha ritrovato la lunghezza dei suoi colpi. Il secondo match point è quello decisivo. Zverev vola in finale e diventa il delfino di Sinner. Il tedesco sembra aver trovato la continuità del suo tennis quella che gli è sempre mancata in carriera. Domenica sarà lui l’uomo da battere.
    LA PARTITAPrimo set. Inizia bene Zverev che tiene senza problemi il servizio. Fatica di più Rune che deve salvare una palla break. Solido Zverev concede un solo quindici : 2-1. Esitante da fondo Rune si trova ancora con una alla break da salvare. Stecca di rovescio e break Zverev : 3-1. Si presenta a rete Zverev, volè imbarazzante che si spenge sul nastro. Doppio fallo. Occasione per Rune. Ancora a rete il tedesco questa volta con successo. Nastro beffardo e due palle break per Rune. Vince il braccio di ferro da fondo Zverev ed annulla la prima palla break. Prima a 208 km/h e si ritorna in parità. Di nuovo a rete con successo Zverev, che poi affossa un rovescio. Ancora parità. Ace numero due . Zverev conferma il break 4-1. Il danese al servzio per cercare di non perdere terreno. Palla corta per Rune che sorprende il campione olimpico di Tokyo. Bene il danese da fondo : 2-4. Anche Zverev si diletta con successo sulla palla corta. Prova anche Holger, ma il colposi spenge sul nastro. Gioco a zero per il tedesco : 5-2. Serve bene Rune e gioco a zero anche per lui. Il danese sta crescendo, ma forse è tardi per recuperare il set. 5-3. Serve per il set Zverev che strappa l’applauso di tutta Bercy per uno splendido passante. Ace e tre set point. Dritto fuori di Rune. Primo set a Zverev 6-3 in 45 minuti.
    Secondo set. Serve Rune, che va subito in difficoltà da fondo. Si riscatta con due servizi vincenti. Inizia bene il danese : 1-0. Dritto imprendibile di Zverev. Ace di seconda e gioco a zero. 1-1. Buon gioco di servizio anche per Rune che lascia un solo punto per strada : 2-1. Servizio solido e dritto da fondo campo veloce come un fulmine. Gioco facile per Zverev : 2-2. Ace numero 6 per Rune. Ancora un ace per il danese. Terzo ace nel gioco. Il danese serve meglio che nella prima frazione : 3-2. Zverev intoccabile nei giochi di servizio. Ancora un game a zero : 3-3. Serve piano Rune e Zverev lo infila con due risposte imprendibili. 0-30. Ancora un servizio a 150 del danese che si fa sorprendere in uscita. Tre palle break Zverev. La prima se ne va con un rovescio fuori. Scambio lunghissimo, Rune rallenta e Zverev chiude a rete : 3-4. La semifnale sembra ipotecata. Inizia con ace Zverev, servizio e dritto tanto per confermare il livello di tennis superiore. Ancora un gioco a zero. La finale non è che a un passo : 3-5. Rune non si arrende. Ace numero 8 per restare vicino nel punteggio : 4-5. Zverev serve per un posto in finale e la seconda piazza del ranking. Rune cerca di rallentare lo scambio e tenere il palleggio, ma sbaglia l’accelerazione. Doppio fallo. Attacca Zverev, passante in rete di Rune. Il danese questa volta infila Zverev 30 pari. Dritto sulla linea di Holger, palla break. Volè in rete di Zverev, Rune fa il break : 5-5. Il pubblico che vuole il terzo set spinge il danese. Non ci sta Zverev. Parità. Servizio vincente di Rune. Ancora parità. Attacca il tedesco . Palla break Zverev. Annulla Holger con una palla corta. Si lotta punto a punto. Servizio vincente di Rune. Che poi mette in corridoio il rovescio. Ancora parità. Dritto vincente del danese. Rovescio in rete e nuova parità. Rune trova il dritto da fondo, ma poi mette una volè in rete. Parità. Rovescio in rete di Zverev. Finalmente dopo 18rf punti chiude a rete Rune che si guadagna il diritto di giocare il tie-break: 6-5. Serve Zverev per il tie-break. Questa volta il tedesco accelera e si impone da fondo campo : 6-6 tie break.Subito mini-break per Zverev : 1-0. Volè in contropiede per il tedesco : 2-0. Servizio vincente : 3-0. Vince lo scambio da fondo Rune: 3-1. Servizio vincente per il danese : 3-2. Dritto fuori di Rune si cambia sul 4-2. Dritto incrociato di Zverev : 5-2. Incrociato vincente di Holger : 5-3. Dritto fuori di Rune 6-3. Tre match point Zverev di cui sul proprio servizio. Passante incrociato di Rune sul primo : 6-4. Volè cinvente di Zvere 6-3 7-6 in un’ora e 46 minuti.
    da Parigi, il nostro inviato Enrico Milani

    [13] Holger Rune vs [3] Alexander Zverev (non prima ore: 14:00)ATP Paris Holger Rune [13]36 Alexander Zverev [3]67 Vincitore: Zverev ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 0-1* 0-2* 0*-3 1*-3 2-3* 2-4* 2*-5 3*-5 3-6* 4-6*6-6 → 6-7A. Zverev 15-0 30-0 ace 30-15 40-156-5 → 6-6H. Rune 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-405-5 → 6-5A. Zverev 15-0 15-15 df 30-15 30-30 30-404-5 → 5-5H. Rune 15-0 15-15 df 30-15 ace 40-153-5 → 4-5A. Zverev 15-0 ace 30-0 40-03-4 → 3-5H. Rune 0-15 0-30 0-40 15-403-3 → 3-4A. Zverev 15-0 30-0 40-0 ace3-2 → 3-3H. Rune 15-0 ace 15-15 30-15 ace 40-15 ace2-2 → 3-2A. Zverev 15-0 ace 30-0 40-0 40-152-1 → 2-2H. Rune 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 ace1-1 → 2-1A. Zverev 15-0 30-0 ace 40-01-0 → 1-1H. Rune 0-15 15-15 30-15 40-15 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1A. Zverev 15-0 30-0 40-0 ace 40-153-5 → 3-6H. Rune 15-0 30-0 40-02-5 → 3-5A. Zverev 15-0 30-0 40-02-4 → 2-5H. Rune 0-15 15-15 30-15 40-151-4 → 2-4A. Zverev 0-15 0-30 df 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace1-3 → 1-4H. Rune 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 40-A1-2 → 1-3A. Zverev 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 ace1-1 → 1-2H. Rune 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 df 40-40 ace A-40 40-40 A-400-1 → 1-1A. Zverev 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 ace0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Holger Rune in Semifinale al Rolex Paris Masters: Sfiderà Alexander Zverev

    Holger Rune nella foto – Foto Patrick Boren

    Sarà Holger Rune (13) a sfidare Alexander Zverev nella prima semifinale del Rolex ParisMasters 2024. Il danese ha superato 6-4 4-6 7-5 l’australiano Alex De Minaur (10) dopo due ore e ventisei minuti di grande tennis e rimane in corsa per una qualificazione alle Finals. E’ stata una partita molto equilibrata decisa in ogni set da due tre episodi al massimo. Dimostrazione del fatto che su una superficie veloce come questa, la concentrazione e la continuità premiamo su qualsiasi altra qualità. Doti non facili perché tolti i punti vinti facilmente con il servizio, tutti gli altri quindici devono essere lottati con scambi interminabili cercando di spostare centimetro dopo centimetro l’avversario per aprirsi il campo per il vincente o costringerlo all’errore.
    Anche se già qualificato per le Finals De Minaur ha lottato fino all’ultimo quindici. Nella prima frazione l’australiano ha subito il gioco aggressivo del vincitore dell’edizione 2022 del torneo. Salvate due palle break nel gioco d’apertura De Minaur non riuscito a trasformare l’unica guadagnata nel set sul 2-1 in proprio favore per poi cedere il servizio nel gioco successivo. Rune solido non concede niente e porta a casa il primo set.
    Nella seconda frazione il ritorno dell’australiano che cerca di variare, scendere e mette pressione al danese. Il gioco è dominato dai servizi, ma quando lo scambio partiva il livello era altissimo. Nessuna palla break fino al decimo gioco. Rune serviva per restare nel set, ma concedeva tre set point. Un set pari per la delizia dei 15.000 presenti che in attesa della sessione serale con Humbert volevano vedere più tennis possibile.
    Anche il terzo set era all’insegna dell’equilibrio. Rune faceva il break per primo, De Minaur rispondeva nel gioco successivo. L’australiano dava comunque l’impressione di essere meno lucido, forse fisicamente più provato di Rune. Il danese ritrovava due palle break e chiudeva con una risposta vincente di dritto su una seconda di servizio di De Minaur troppo lenta.
    Il danese conquista così per la seconda volta la semifinale a Parigi, torneo dove ha vinto nel 2022 ed è stato sconfitto lo scorso anno da Djokovic nei quarti di finale. Con questa vittoria continua la sua corsa alle Finals anche se avrebbe bisogno almeno della finale per sorpassare Rublev attualmente nono in classifica. Ora sfida non facile contro Zverev per un posto nell’ultimo atto del torneo. Il tedesco è avanti 2-1 nei confronti diretti ed ha vinto entrambi gli incontri del 2024, al Roland Garros ed su duro in Canada. La strada delle Finals è ancora impervia.
    La partita Secondo set. Inizia De Minaur che scatena gli applausi con una stop volley da manuale. L’australiano inizia bene il set : 1-0. Ace numero 3 per Rune ed anche primo doppio fallo. Scappa il dritto al danese, parità. Con fatica, ma score in parità : 1-1. Da buon australiano scende a rete De Minaur. Servizio e dritto gioco tranquillo : 2-1.Vola al servizio Rune. De Minaur strappa di nuovo gli applausi con una pregevole stop volley, ma il danese è vigile : 2-2. Altra stupenda volè di De Minaur. Lo spirito australiano che si risveglia. Altro gioco a zero : 3-2. Risponde subito Rune che anche non concede nemmeno un 15 : 3-3. Il servzio di De Minaur non trema, nonostante il quarto doppio fallo : 4-3. Seconda di Rune risponde in rete De Minaur. Il danese è solido 4-4.Inizio in salita per l’australiano che spedisce in rete il dritto e manca un attacco lungolinea. De Minaur rincorre un pallonetto e vince lo scambio. Il punto della partita. Ancora una stop volley, il marchio di fabbrica di Alex e lo score ritorna in parità. Ace numero cinque : 5-4. Rune serve per restare nel set. Il rovescio tradisce Rune tre set point per De Minaur. Il primo se ne va con un attacco fuori di Alex. Scende a rete De Minaur ed appoggia una facile volè : 6-4. Un set pari si va al terzo.
    Terzo set. Servizio a De Minaur, ma è Rune che fa i primi due quindici. A rete l’australiano che dimezza lo svantaggio. Scambio durissimo la spunta Holger. Due palle break. Scende a rete Alex. Primo break point annullato. Ancora un lungo scambio. Questa volta è De Minaur che prevale. Parità. Torna la prima. De Minaur avanti : 1-0.Incerto Rune con il dritto, primo punto all’australiano. Si ritrova Holger, prima vincente, ace, ancora prima vincente : 1-1. Serve De Minaur e parte un altro braccio di ferro da fondo. Sfinito Alex spara il rovescio tre metri fuori. Vantaggio effimero per il danese, annullato con una volè e due servizi vincenti : 2-1.Ritrova la prima Rune. Un solo quindici lasciato per strada : 2-2. Gioca male De Minaur che accumula il quinto doppio fallo. Due palle break per il danese che spreca la prima con un dritto in rete. Scambio da maratoneti poi crolla De Minaur. Break Rune : 2-3.Ancora uno scambio terribile. Questa volta è De Minaur che chiude con uno splendido dritto da fondo, per poi mettere in rete la risposta sulla seconda. Ma Alex non demorde e vince ancora un lungo braccio di ferro da fondo. Passante vincente dell’australiano. Due palle di debreak De Minaur che scende a rete e recupera lo svantaggio : 3-3.Tiene il servizio senza difficoltà De Minaur 4-3. Risponde Rune con un gioco a zero. Si va verso il money time ed un probabile tie-break. Sesto doppio fallo per Alex che si riscatta con due servizi vincenti : 5-4 ed ora per Rune palla break sarà uguale a match point. Serve bene Holger, poi De Minaur vince un lungo scambio da fondo.Servizio vincente Rune. Ancora da fondo l’australiano, a due punti dal match. Viene a rete Rune e palla per il cinque pari. Rovescio fuori De Minaur 5-5. Il nastro è dalla parte del danese che vince il primo punto. Attacca De Minaur con Rune che si sbaglia a chiamare il challenge.Aggressivo Holger costringe all’angolo l’australiano. Difesa splendida di Rune e dritto in rete di De Minaur. Due palle break. Rovescio in rete sulla prima. Risposta vincente sulla seconda. Break per Rune 5-6 che ora serve per il match.Inizia bene Holger che costringe De Minaur all’errore. Servizio vincente 30-0. De Minaur non controlla il rovescio. Tre match point. Scambio da fondo con De Minaur che sbaglia l’ennesimo rovescio. 7-5 e Rune si qualifica per la terza volta per la semifinale del Paris Rolex Masters.
    ATP Paris Holger Rune [13]647 Alex de Minaur [9]465 Vincitore: Rune ServizioSvolgimentoSet 3H. Rune 15-0 30-0 40-06-5 → 7-5A. de Minaur 0-15 15-15 15-30 15-40 30-405-5 → 6-5H. Rune 15-0 15-15 30-15 30-30 40-304-5 → 5-5A. de Minaur 15-0 15-15 df 30-15 ace 40-154-4 → 4-5H. Rune 15-0 30-0 40-03-4 → 4-4A. de Minaur 15-0 15-15 30-15 30-30 40-303-3 → 3-4H. Rune 0-15 15-15 15-30 15-403-2 → 3-3A. de Minaur 15-0 15-15 15-30 15-40 df 30-402-2 → 3-2H. Rune 15-0 30-0 40-0 40-151-2 → 2-2A. de Minaur 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-1 → 1-2H. Rune 0-15 15-15 30-15 40-15 ace0-1 → 1-1A. de Minaur 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2H. Rune 0-15 0-30 0-40 15-404-5 → 4-6A. de Minaur 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 ace4-4 → 4-5H. Rune 15-0 30-0 40-0 40-153-4 → 4-4A. de Minaur 15-0 30-0 30-15 40-15 ace 40-30 df3-3 → 3-4H. Rune2-3 → 3-3A. de Minaur 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3H. Rune 15-0 30-0 40-0 40-15 40-301-2 → 2-2A. de Minaur 15-0 30-0 40-0 40-151-1 → 1-2H. Rune 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 40-30 df 40-40 A-400-1 → 1-1A. de Minaur 0-15 15-15 30-15 40-15 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1H. Rune 15-0 30-0 40-0 40-155-4 → 6-4A. de Minaur 15-0 15-15 30-15 40-15 ace5-3 → 5-4H. Rune 15-0 40-0 ace4-3 → 5-3A. de Minaur 15-0 15-15 30-15 40-154-2 → 4-3H. Rune 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-30 40-40 A-403-2 → 4-2A. de Minaur 15-0 15-15 30-15 30-30 30-402-2 → 3-2H. Rune 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-401-2 → 2-2A. de Minaur 0-15 df 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2H. Rune 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1A. de Minaur 0-15 15-15 15-30 df 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1

    Da Parigi il nostro inviato Enrico Milani LEGGI TUTTO

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    Arnaldi lotta ma cede a Rune: il danese tiene vivo il sogno Finals

    Holger Rune nella foto – Foto Patrick Boren

    Holger Rune ha superato Matteo Arnaldi con il punteggio di 6-4 6-4, mantenendo vive le sue speranze di qualificazione alle ATP Finals. Una prestazione solida del danese, che ha saputo sfruttare i momenti chiave del match nonostante alcuni numeri migliori dell’azzurro al servizio.
    Arnaldi ha mostrato numeri eccellenti con la prima di servizio, vincendo l’89% dei punti contro il 71% di Rune. Tuttavia, la bassa percentuale di prime in campo (46%) e i cinque doppi falli hanno pesato sull’economia del match. Il danese, dal canto suo, ha commesso tre doppi falli ma è stato più efficace con la seconda (62% di punti vinti contro il 50% dell’italiano).
    Nel primo set, particolarmente combattuto, Arnaldi ha avuto ben quattro palle break (tutte tra il secondo e il quarto game) senza riuscire a concretizzarle. Il danese, invece, ha capitalizzato la sua prima e unica opportunità sul 4-4, chiudendo il parziale con il sesto ace.
    Il secondo set ha seguito un copione simile, con Rune che ha ottenuto il break decisivo sul 2 pari, gestendo poi il vantaggio fino alla fine. L’azzurro ha lottato, ma non è riuscito a scalfire il servizio del danese, che non ha concesso nemmeno un break nell’intero incontro.
    Per Rune ora l’obiettivo è chiaro: dovrà andare molto avanti nel torneo, se non vincerlo, per avere una chance di qualificarsi alle ATP Finals di fine anno.
    ATP Paris Matteo Arnaldi44 Holger Rune [13]66 Vincitore: Rune ServizioSvolgimentoSet 2H. Rune 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 40-40 A-404-5 → 4-6M. Arnaldi 15-0 30-0 30-15 df 30-30 40-303-5 → 4-5H. Rune 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-403-4 → 3-5M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 ace2-4 → 3-4H. Rune 15-0 30-0 40-02-3 → 2-4M. Arnaldi 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 ace df2-2 → 2-3H. Rune 15-0 30-0 40-0 40-152-1 → 2-2M. Arnaldi 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-1 → 2-1H. Rune 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1M. Arnaldi15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1M. Arnaldi3-3 → 4-3H. Rune 15-0 15-15 30-15 40-15 ace3-2 → 3-3M. Arnaldi 0-15 15-15 30-15 40-152-2 → 3-2H. Rune 15-0 30-0 40-15 40-30 40-40 df 40-A 40-40 ace2-1 → 2-2M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 df 40-40 A-40 40-40 A-40 ace1-1 → 2-1H. Rune 0-15 15-15 ace 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 df A-40 ace 40-40 A-401-0 → 1-1M. Arnaldi 15-0 ace 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0

    Statistica
    Arnaldi 🇮🇹
    Rune 🇩🇰

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    261
    297

    Ace
    4
    7

    Doppi falli
    5
    3

    Prima di servizio
    25/57 (44%)
    48/77 (62%)

    Punti vinti sulla prima
    22/25 (88%)
    34/48 (71%)

    Punti vinti sulla seconda
    16/32 (50%)
    18/29 (62%)

    Palle break salvate
    1/3 (33%)
    5/5 (100%)

    Giochi di servizio giocati
    10
    10

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    67
    149

    Punti vinti sulla prima di servizio
    14/48 (29%)
    3/25 (12%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    11/29 (38%)
    16/32 (50%)

    Palle break convertite
    0/5 (0%)
    2/3 (67%)

    Giochi di risposta giocati
    10
    10

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    5/6 (83%)
    14/17 (82%)

    Vincenti
    19
    21

    Errori non forzati
    21
    17

    Punti vinti al servizio
    38/57 (67%)
    52/77 (68%)

    Punti vinti in risposta
    25/77 (32%)
    19/57 (33%)

    Totale punti vinti
    63/134 (47%)
    71/134 (53%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    208km/h (129 mph)
    214km/h (132 mph)

    Velocità media prima
    185km/h (114 mph)
    191km/h (118 mph)

    Velocità media seconda
    158km/h (98 mph)
    167km/h (103 mph)

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Holger Rune si confessa: “Non ero pronto per essere numero 4 del mondo”

    Holger Rune – Foto Getty Images

    Alla vigilia dell’prestigioso torneo di esibizione ‘Six Kings Slam’ in Arabia Saudita, Holger Rune ha rilasciato alcune dichiarazioni sorprendentemente sincere sulla sua carriera e sul suo percorso di crescita nel tennis professionistico.Il giovane danese, che si troverà a competere con stelle del calibro di Jannik Sinner, Carlos Alcaraz, Novak Djokovic, Rafael Nadal e Daniil Medvedev, ha ammesso che quando raggiunse la quarta posizione nel ranking mondiale nel 2023, non era realmente preparato per quel livello.
    “Onestamente, meritavo di essere tra i primi 7 o 8 per i miei risultati tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023,” ha confessato Rune. “Ma raggiungere il quarto posto non fu frutto del mio lavoro, fu un regalo dovuto ai risultati degli altri giocatori che non difesero i loro punti dell’anno precedente. In quel momento non ero pronto, il mio gioco non era da top 4, e nemmeno la mia mentalità.”
    Rune ha anche parlato del suo controverso cambio di allenatori, che ha visto susseguirsi figure come Patrick Mouratoglou, Boris Becker e Severin Luthi. Contrariamente alle critiche ricevute, il danese vede questo periodo come un’opportunità di apprendimento: “Ho imparato molto da tutti gli allenatori. Dopo aver lavorato con lo stesso allenatore per 15 anni, credo fosse importante per me provare qualcosa di diverso e ispirarmi ad altri per poi capire cosa fosse meglio per il mio gioco e la mia carriera.”

    Ora, Rune si appresta a lavorare nuovamente con il suo allenatore d’infanzia, Lars Christensen, sentendosi più maturo e consapevole: “Ora mi sento molto più esperto e questa parte è importante perché devi adattarti nel modo giusto per mantenerti a quel livello. Alcune persone lo fanno più velocemente di altre, io ora mi sento a mio agio in tutti gli aspetti del gioco.”
    Il danese ha anche espresso il suo apprezzamento per la rivalità con i suoi coetanei, in particolare Jannik Sinner: “Mi piace giocare contro Sinner, sono sempre partite di alto livello. È molto professionale in tutto ciò che fa. Ovviamente mi piace di più quando vinco, come a Monaco l’anno scorso. Partite come quella possono andare in entrambe le direzioni ed è sempre piacevole giocarle.”
    Queste dichiarazioni mostrano un Rune più maturo e autocritico, consapevole del percorso necessario per consolidarsi ai vertici del tennis mondiale. Il ‘Six Kings Slam’ sarà un’occasione importante per misurare i progressi del giovane danese contro i migliori giocatori del circuito.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Rune cambia ancora coach: torna Christensen. La turbolenta storia del danese con gli allenatori

    Holger Rune (foto Getty Images)

    Il tennis è uno sport complesso. Per eccellere è necessario riuscire a portare in campo una prestazione importante dal punto di vista tecnico, fisico, tattico e mentale. Solo con una certa continuità di lavoro è possibile raggiungere e mantenere un alto livello di gioco e appartenere all’élite della disciplina. Questo è il mantra dei più importanti allenatori al mondo, quelli che hanno portato giovani talenti a vincere i maggiori tornei. Un concetto che non sembra appartenere ad Holger Rune, da due anni protagonista di un tourbillon vorticoso di coach al suo angolo, un andirivieni che non sembra aver fine. Dopo la trasferta asiatica, nella quale è stato seguito da Benjamin Ebrahimzadeh con risultati altalenanti (semifinale a Tokyo), il giovane danese ha deciso di affidarsi nuovamente a Lars Christensen, colui che l’ha portato dall’infanzia al tennis Pro.
    Parlando al secondo canale tv danese, così Rune si è espresso: “Sono felice di lavorare di nuovo con Lars. Ci conosciamo da molti anni e abbiamo sviluppato insieme il nostro linguaggio tennistico. Durante il mese scorso, mi sono allenato un paio di volte con Lars quando ero in Danimarca e, tra le altre cose, ha avuto un effetto davvero positivo sul mio servizio”.
    Lars, ufficialmente allenatore della Tauson in questa stagione, si è detto felice di tornare a lavorare con Holger. “Lo conosco da quando era un ragazzino con grandi sogni. Non vedo l’ora di lavorare di nuovo con lui e di impegnarmi duramente per raggiungere gli obiettivi ambiziosi che entrambi abbiamo per la sua carriera. Tutti conoscono l’enorme potenziale di Holger. La sua dedizione e passione sono qualcosa di assolutamente unico, è un privilegio tornare a lavorare con lui come suo allenatore”.
    Davvero incredibile la storia negli ultimi due anni di Rune con i suoi continui cambi di rotta tecnica. La ripercorriamo insieme.
    – Alla fine dell’estate 2022, Patrick Mouratoglou assume il ruolo di allenatore del Rune. È una scelta che porta successi immediati. Il carisma del coach francese ha l’effetto di una fionda sul tennis del teenager danese, che chiude l’anno con quattro finali e due titoli, culminati con la vittoria nel torneo Masters 1000 di Parigi, nel quale segna un record la per aver sconfitto uno dopo l’altro 5 top 10 (Hurkacz, Rublev, Alcaraz, Auger-Aliassime, Djokovic in finale). Sembra destinato a prendersi tutto, potente, aggressivo, con ampi margini di miglioramento. Invece, le cose andranno in modo diverso…
    – Nella prima parte del 2023 decide di alternare Christensen e Mouratoglou, per esempio a Wimbledon è con il suo storico coach, Mouratoglou lo segue agli US Open.
    – A fine agosto 2023, Rune esce mestamente da US Open e decide di interrompere la collaborazione con Mouratoglou. “Il francese non si dedica abbastanza al lavoro con me”, questa la spiegazione di Rune.
    – Settembre 2023 Holger afferma che Lars Christensen sarà ancora una volta il suo unico allenatore. Per poco..
    – Ottobre 2023, ecco la grande novità: Boris Becker. La leggenda tedesca entra a far parte della squadra, ancora con Christensen.
    – Novembre 2023, forse per divergenze con Becker o per aver un unico punto di riferimento, Christensen esce di scena.
    – Dicembre 2023, altra novità: a sorpresa lo staff del danese annuncia che l’ex allenatore di Roger Federer Severin Luthi entra nel team, come nuovo uomo a fianco di Becker.
    – Luthi dirige il lavoro come allenatore capo agli Australian Open nel gennaio 2024, ma alla fine del torneo la collaborazione si interrompe, dopo appena un mese.
    – La turbolenza continua: una settimana dopo, il 6 febbraio, anche Becker lascia il ruolo di allenatore di Rune con effetto immediato.
    – 21 febbraio 2024: Mouratoglou viene annunciato nuovamente come allenatore del Rune. Nello stesso comunicato si precisa che anche Kenneth Carlsen fa parte della squadra, con Mouratoglou al vertice della gerarchia.
    – Mouratoglou segue Holger per tutta la primavera, ma in estate è più spesso Carlsen nel box di Rune. Si avverte di nuovo tempesta, infatti…
    – Il 29 luglio Rune annuncia di aver posto fine alla collaborazione con Mouratoglou di comune accordo, e che d’ora in poi sarà Kenneth Carlsen ad accompagnarlo in tutti gli allenamenti e nei tornei.
    – Passano due mesi, e precisamente il 20 settembre Rune annuncia che Benjamin Ebrahimzadeh si unirà come allenatore ai prossimi tornei in Asia.
    – Solo poche settimane di lavoro con il coach tedesco: il 14 ottobre Rune dichiara alla tv nazionale che lavorerà di nuovo con Lars Christensen e che Kenneth Carlsen fa ancora parte della squadra.
    Tutte queste mossa all’ombra dell’onnipresente mamma Aneke, che ufficialmente si è fatta da parte da qualche mese per lasciare totale spazio di manovra agli allenatori, ma che presenzia ogni match ufficiale del figlio in tribuna, con sguardo assai vigile. Quale sarà la prossima mossa di Holger?
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Shanghai: Berrettini subisce la rimonta di Rune

    Matteo Berrettini

    Un buon Matteo Berrettini non riesce ad arginare la rimonta prepotente di Holger Rune nel secondo turno del Masters 1000 di Shanghai, cedendo per 4-6 6-4 6-3. Sotto il tetto del centre court, l’azzurro gioca un gran bel primo set, perfetto al servizio e bravo a prendersi la chance e scappare al comando nella fase finale del parziale. Rune fa qualche scelta tattica a dir poco discutibile, ma cresce come rendimento dall’avvio del secondo set, con meno errori e una risposta progressivamente più incisiva, in particolare sulle seconde di servizio del romano. Il set si decide ancora al fotofinish, e stavolta è Berrettini a cedere, poco aiutato dal servizio e scivolando sotto all’aggressività in risposta del rivale. All’avvio del terzo set Rune è incerto, concede una palla break ma è davvero fortunato, un diritto impattato con poche corde genera una traiettoria bizzarra che pizzica un lembo di riga. È l’unico game nel quale il danese concede qualcosa alla battuta, mentre in risposta il suo pressing si fa sempre più minaccioso. Berrettini cala un po’ nel rendimento del servizio, meno prime palle in gioco ed è costretto a superare qualche passaggio non facile, finendo per capitolare in un durissimo ottavo game, alla terza palla break, davvero poco sostenuto dal servizio. Un match molto equilibrato, nel quale Berrettini ha giocato alla pari con Rune per quasi tutto l’incontro, ma l’efficacia della prima palla di battuta si è rivelata alla fine decisiva: nei due game nei quali l’ha smarrita, la risposta e prepotenza in spinta del danese ha prevalso e l’ha portato al successo.
    Una partita equilibrata, con Berrettini partito davvero bene al servizio e non solo. Rapido negli spostamenti e nello scattare in risposta, Matteo ha controllato davvero bene i suoi turni di battuta, con la prima palla in ritmo e anche un diritto davvero pesante. Ma ha sofferto poco anche col rovescio, visto che il back è stato profondo e lento, palle difficili da tirar su e spingere per un tennista col movimento di diritto del danese. Berrettini è stato bravo a far sentire la pressione all’avversario nel rush finale del primo set, giocando in modo ordinato e pulito. Fino al 4 pari del secondo set Matteo aveva perso una manciata di punti nei suoi game, preciso e continuo. Purtroppo la risposta di Rune è migliorata, insieme all’atteggiamento complessivo del classe 2003, più focalizzato e centrato sullo scambio, senza quelle fiammate auto distruttive che spesso lo portano a scelte di gioco poco razionali e soprattutto per nulla efficaci. “Sul rovescio” continuavano a dirgli dal suo angolo, e infatti ha iniziato progressivamente a bloccare Matteo sulla sinistra, infilandolo poi dall’altro lato con un diritto pesante in avanzamento. Ma tutto è partito dalla risposta, dallo scambiare di più e stazionare con i piedi piuttosto vicini alla riga di fondo. Una posizione difficile da gestire per Berrettini, visto che gli errori gratuiti di Holger sono quasi scomparsi, e il suo ritmo è diventato sempre più importante. Finché il servizio l’ha sostenuto, Matteo è rimasto pienamente in partita. Ha pagato a caro prezzo un modesto turno di battuta nel decimo game del secondo set, e poi un altro nell’ottavo del terzo.
    Purtroppo contro un avversario molto tosto e grande agonista come Rune devi essere molto forte nei tuoi turni e mettere pressione in risposta, esattamente come Berrettini è riuscito a fare nel primo set. Il calo di Matteo nel terzo c’è stato, ma non è affatto crollato, e se fosse riuscito a tenere fino al tiebreak, chissà. A livello di intensità generale il danese è cresciuto nel match, mentre l’azzurro un filo calato, ma Rune resterà sempre un avversario scomodo per Berrettini, vista la sua forza in risposta e forza generale nello scambio. Matteo ama spingere tanto e domare gli avversari di potenza; la potenza di Rune è altrettanto importante e stroncarlo sul quel piano non è affatto facile. Oltre al calo al servizio nel terzo set, forse Matteo avrebbe potuto prendersi qualche rischio in più nel secondo set, magari anche sbagliando ma per cercare di instillare qualche dubbio nella testa del rivale, non proprio granitica. Non c’è riuscito, pazienza, la prestazione resta complessivamente positiva.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Rune inizia il match al servizio, molto sicuro in un minuto vince il primo game. Buon avvio anche di Berrettini, due Ace e via, 1 pari. Il campo è rapido, il servizio è un fattore decisivo. Con un rovescio profondo Matteo vince il primo punto il risposta sul 40-0, ma è solo una fiammata, molto solido con la battuta Holger, quasi non si scambia nei suoi turni. Impressionante la potenza col diritto di Berrettini, nel quarto game trova due sbracciate micidiali, una lungo linea e l’altra inside out che lasciano fermo Rune. 2 pari, con un lob ottimo che mostra la mano del romano. Invece Matteo non riesce ad entrare in risposta, altro game di servizio per il danese a zero (3-2). Gli scambi sono rarefatti, massimo 4 tiri, anche nei game dell’italiano, che in sicurezza si porta 3 pari (ma ottima la rincorsa di Holger su di una smorzata di Matteo, bel punto). Gran diritto dell’azzurro nel primo punto del settimo game, ma poi Rune sale in cattedra, perfetto nell’aggredire dopo una prima di battuta solida in gioco. 4-3. Berrettini vince il primo vero scambio sullo 0-15 dell’ottavo gioco, bel passante di diritto. L’equilibrio si spezza sul 4 pari. Rune sbaglia il primo punto su di una risposta molto profonda di Berrettini, quindi il danese “cade” nel tranello del back molto basso e lento del romano, lo approccia male e scarica il diritto in rete. 0-30. Holger rimonta con l’aiuto del servizio ma sul 30 pari sparacchia via un diritto banale, palla break per Berrettini. Servizio e attacco di diritto, Rune si salva, ma Matteo si prende un’altra chance con una frustrata di diritto che punisce l’attacco corto e prevedibile del rivale. Stavolta il BREAK arriva: seconda di servizio, risposta profonda e disastro col rovescio di Rune, che sotto pressione sbaglia tanto. L’azzurro serve come un treno, 2 Ace e via, pure una smorzata di diritto millimetrica. 6-4 Berrettini, bravissimo a capitalizzare le prime incertezze del rivale, che ha sentito tutta la pressione. 36 minuti praticamente senza sbavature di Matteo, gran livello (16 vincenti e 3 errori).
    Rune riparte alla battuta nel secondo set. Il match prosegue spedito sul canovaccio della prima parte, domina la battuta, in risposta non si incide. Con altri 2 Ace Matteo chiude il quarto gioco, 2 pari, finora ha ceduto solo 6 punti nei suoi game di battuta, e spesso col suo diritto pesante sorprende il rivale che, per colpa della sua apertura un po’ larga, non sempre riesce a gestire. Il nostro unico finalista a Wimbledon è bravo ad alternare al servizio botte a tutta velocità a qualche traiettoria più lavorata di spin e con curve varie, Rune non ha punti di riferimento e la sua risposta non prende sicurezza. Con un altra bordata di diritto micidiale Matteo chiude comodamente il sesto game, 3 pari. Anche Rune è molto sicuro nei suoi game, il diritto è pesante, comanda e chiude rapidamente i punti. 4-3. Si scorre fino al 5-4 Rune, quando Berrettini è per la prima volta in difficoltà al servizio. Holger inizia con una risposta fantastica di diritto, nei piedi di Matteo, quindi avanza e chiude. Segue altra ottima risposta e via avanti a chiudere, 0-30. Non entra la prima palla esterna, e sulla seconda è bravo il danese a spingere sulla sinistra, bloccare l’azzurro nell’angelo e infilarlo col diritto cross nell’angolo scoperto. 0-40, prime tre palle break, e anche Set Point Rune. Berrettini cancella la prima con il suo schema principe, servizio potente, diritto d’attacco e comoda chiusura sul net, 15-40. Rune sul secondo servizio lavora bene lo scambio, martella a sinistra Berrettini e alla fine ne provoca l’errore. SET Rune, 6-4. Come nel primo parziale, è bastato un game a far girare tutto. Poco aiuto della battuta per Matteo nel momento decisivo.
    Terzo set, Rune to serve. Entra bene con la risposta Berrettini, prende il centro del campo e comanda, forzando due errori del rivale, 0-30. Il danese rimedia con due buoni servizi, poi Matteo trova un diritto pesantissimo che sbaraglia il rovescio di Holger. 30-40, palla break! Non entra la prima palla, si scambia ed è fortunato il danese che impatta male un diritto in contro balzo, ma trova un filo di riga esterna. Più che discutibili le scelte di gioco del danese: ok istinto, ma i tempi d’attacco, la direttrice degli scambi, le difese sono dettate da un misto di presunzione e scarsa lucidità. In qualche modo, Rune chiude il game, 1-0. Risponde tanto Rune, è meno definitiva la battuta di Berrettini, e i game si fanno difficili. Sul 2-1, Holger si porta 0-30 con risposte aggressive. Matteo chiede tutto il possibile alla sua prima palla, ne trova tre ottime, martellando il centro del campo, poi sbaglia un diritto dal centro colpito con scarso equilibrio. Vantaggi. Berrettini trova un bel rovescio cross, profondo e angolo, Rune è sorpreso e sbaglia. Con l’Ace n.15 del match, impatta 2 pari. Ottimo turno dell’azzurro nel sesto game, grandi angoli e potenza col servizio, 3 pari. È una molla Rune nello scattare sulle seconde di servizio di Berrettini e trovare grande profondità. Non trova la prima palla Matteo servendo sotto 4-3, gli va bene sullo 0-15, di poco lunga una risposta molto incisiva del rivale, sarebbero stati guai seri. Quando torna il servizio, la musica cambia, altrimenti è il danese a dirigere l’orchestra. Ancora una seconda palla sul 30 pari, Rune aggredisce duro col diritto e si prende una palla break delicatissima. Bravo Matteo, ritrova una gran prima palla al T, impossibile rimetterla in gioco. Il game è durissimo, il più duro dell’incontro. Un grave errore di volo costa a Berrettini la seconda palla, che annulla con un servizio esterno potente. Ma non è finita, Berrettini purtroppo sbaglia un diritto di scambio, errore banale con la palla colpita troppo bassa, e c’è la PB n.3. È quella buona per Rune, niente primo servizio in gioco, sulla seconda un altro errore grave col diritto, fretta e troppa potenza senza equilibrio. BREAK Rune, serve per il match sul 5-3, e trova pure due Ace, chiudendo al primo match point grazie a un duro scambio condotto dal centro del campo. Peccato per come Matteo ha giocato male quei due diritti nell’ottavo game.

    Matteo Berrettini vs [12] Holger Rune ATP Shanghai Matteo Berrettini643 Holger Rune [12]466 Vincitore: Rune ServizioSvolgimentoSet 3H. Rune 15-0 ace 15-15 30-15 ace 30-30 40-303-5 → 3-6M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A3-4 → 3-5H. Rune15-40 0-15 15-15 30-15 ace 40-153-3 → 3-4M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 ace2-3 → 3-3H. Rune 15-0 40-0 ace2-2 → 2-3M. Berrettini 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace1-2 → 2-2H. Rune 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2M. Berrettini 15-0 ace 30-0 ace 30-15 40-150-1 → 1-1H. Rune 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 ace 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2M. Berrettini 0-15 0-30 0-40 15-404-5 → 4-6H. Rune 15-0 30-0 40-0 40-154-4 → 4-5M. Berrettini 15-0 30-15 ace 40-15 ace3-4 → 4-4H. Rune 15-0 30-0 40-03-3 → 3-4M. Berrettini 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 ace2-3 → 3-3H. Rune 15-0 30-0 40-0 ace2-2 → 2-3M. Berrettini 15-0 ace 30-0 ace 40-01-2 → 2-2H. Rune 15-0 30-0 40-0 40-151-1 → 1-2M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1H. Rune 0-15 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1M. Berrettini 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 ace5-4 → 6-4H. Rune 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A4-4 → 5-4M. Berrettini 0-15 df 15-15 30-15 40-15 ace3-4 → 4-4H. Rune 0-15 15-15 30-15 40-153-3 → 3-4M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 40-152-3 → 3-3H. Rune 15-0 30-0 40-0 ace2-2 → 2-3M. Berrettini 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2H. Rune 15-0 30-0 40-0 40-151-1 → 1-2M. Berrettini 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace 40-30 ace0-1 → 1-1H. Rune 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1

    Statistiche
    🇮🇹 M. Berrettini
    🇩🇰 H. Rune

    Punteggio servizio
    290
    308

    Ace
    16
    7

    Doppi falli
    1
    0

    Percentuale prime di servizio
    65% (51/79)
    62% (51/82)

    Punti vinti con la prima
    75% (38/51)
    82% (42/51)

    Punti vinti con la seconda
    61% (17/28)
    68% (21/31)

    Palle break salvate
    60% (3/5)
    67% (2/3)

    Giochi di servizio giocati
    14
    15

    Punteggio risposta
    90
    119

    Punti vinti in risposta sulla prima
    18% (9/51)
    25% (13/51)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    32% (10/31)
    39% (11/28)

    Palle break convertite
    33% (1/3)
    40% (2/5)

    Giochi di risposta giocati
    15
    14

    Punti vinti a rete
    73% (8/11)
    85% (11/13)

    Vincenti
    30
    30

    Errori non forzati
    35
    19

    Punti vinti al servizio
    70% (55/79)
    77% (63/82)

    Punti vinti in risposta
    23% (19/82)
    30% (24/79)

    Punti totali vinti
    46% (74/161)
    54% (87/161)

    Velocità massima servizio
    222 km/h
    214 km/h

    Velocità media prima di servizio
    209 km/h
    193 km/h

    Velocità media seconda di servizio
    170 km/h
    170 km/h LEGGI TUTTO

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    Rune con un nuovo coach per la leg asiatica

    Holger Rune (foto Getty Images)

    Holger Rune è in Cina per la leg asiatica autunnale accompagnato da un nuovo coach: Benjamin Ebrahimzadeh. Un nome forse meno noto al grande pubblico, ma che in passato ha seguito la carriera di tennisti e tenniste di ottimo livello, come Angelique Kerber, Dominic Thiem, Stan Wawrinka e Andrea Petkovic. L’ha rivelato lo stesso Rune in un intervento riportato dal media danese Danish tv2.dk, nel quale l’ex n.4 del mondo spiega la sua posizione attuale e la scelta del nuovo coach.
    “Durante l’Hangzhou Open e i prossimi tornei in Asia, sarà con me Benjamin ‘Benny’ Ebrahimzadeh come allenatore” racconta Rune. “Dopo un periodo frenetico post Wimbledon, con delle settimane extra negli Stati Uniti oltre a quanto originariamente pianificato, Kenneth Carlsen è in Danimarca e si sta prendendo una pausa. Se vuoi rimanere in forma e fresco anche come allenatore, è necessario anche prendersi una pausa.”
    Rune ha spiegato di aver già effettuato varie sessioni di allenamento con Benjamin e di essersi trovato molto bene, motivo per cui ha deciso di continuare a lavorare con lui e portarselo dietro in Asia. L’obiettivo di Rune è semplice: concludere la stagione in bellezza, puntando alla presenza alle Finals di Torino.
    “Mi sono allenato con Benjamin a Monaco prima della mia sosta in Danimarca. È stato un buon allenamento, in cui abbiamo lavorato su alcune aree specifiche del mio gioco in cui ho avuto dei problemi negli ultimi mesi. Ora non vedo l’ora di scendere in campo da Hangzhou in poi e testare le cose su cui ho lavorato. Sono ottimista e credo di poter concludere bene l’anno e spero che uno sprint finale con buoni risultati sarà sufficiente per arrivare a conquistare un posto per le Finals di Torino.”
    Obiettivo ambizioso per Holger: attualmente la sua classifica langue rispetto all’anno scorso, posizionato solo 16° nella Race to Turin. Con 2.185 punti, oltre 1.000 in meno di Alex de Minaur, che questa settimana occupa l’ottavo posto con 3.305 punti, dovrà macinare molti risultati e farlo in fretta. La prima chance proprio nel ATP 250 di Hangzhou, dove è atteso al debutto (da testa di serie n.1) contro il nipponico Uchiyama. Dopo il tira e molla con Mouratoglou, vedremo se questo nuovo innesto sarà solo per tappare il “buco” creatosi dall’assenza di Carlsen in Cina, oppure se la cosa andrà avanti anche nel 2025. Forse solo con un programma di lavoro ben strutturato e di medio periodo, senza continui cambi di rotta, potrà fare quel salto di qualità necessario a sorpassare i vari giocatori che negli ultimi mesi hanno fatto meglio lui in stagione.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO