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    EuroCup Women – Campobasso stravince contro Yerevan e passa il turno, Geas prende il volo nel quarto periodo e piega il Benfica

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    EuroLeague Women – Venezia e Schio escono sconfitte dalle rispettive sfide con Praga e Landes

    Entrambe le compagini tricolore hanno disputato la loro sesta e ultima sfida della prima fase a gironi della EuroLeague Women.Lo ZVVZ USK Praha piega la Umana Reyer Venezia per 100-85 nella sesta giornata valida per il Gruppo D di EuroLeague Women. Le orogranata cercano di prendere subito le redini del gioco affidandosi ai colpi di Pan (12 punti) e Stankovic (18 punti e 8 rimbalzi), ma le padrone di casa siglano un parziale di 8-0 grazie alle giocate di Ayayi (11 punti e 8 assist), Vorackova e Conde (18 punti, 7 assist e 4 recuperi) che ribalta il risultato; successivamente, la partita si anima con il duello a distanza tra le coppie Villa-Smalls e Cazorla-Conde, tutte capaci di segnare da dietro l’arco (18-10). La lotta si sposta sempre più vicino al canestro, questa volta è la sola Cubaj a contrastare Jones (16 punti e 6 rimbalzi) e la numero 10 di Praga, in grande spolvero nel primo quarto; la spagnola regala il +8 alle ceche, poi Smalls (15 punti) e Magbegor si danno battaglia nel pitturato, finché Berkani e Vyoralova (16 punti con 4/5 da tre) – precise nel tiro da tre punti – non decidono si spostare il punteggio sul 27-19 dopo 10′. La squadra di coach Hejkova continua a macinare gioco e mettere sotto pressioni le rivali, da qui ne scaturisce un parziale di 8-2 in cui Hof (8 punti e 9 rimbalzi) veste i panni della protagonista principale, costringendo coach Mazzon al time-out; la pausa non sortisce a pieno l’effetto sperato, perché se Pan risponde al layup di Ayayi, le bombe griffate Cazorla (18 punti e 6 assist) danno il massimo vantaggio alla compagine della Repubblica Ceca (43-25). La scossa veneta arriva con il nuovo ingresso sul parquet di Kuier (17 punti e 8 rimbalzi): infatti, la numero 34 si rende protagonista in tandem con Villa (12 punti e 8 assist) del break che porta Venezia sul -11, spingendo la panchina ceca al time-out; la tripla di Santucci allunga il parziale orogranata, Andelova – da dietro l’arco – arresta l’emorragia e dà un po’ di ossigeno a Praga prima che Villa e Jones si scambino cortesie sui due lati del campo (49-38). Le padrone di casa faticano a trovare il bandolo della matassa, questo si tramuta in un assist per l’Umana Reyer che negli ultimi 120” confeziona un nuovo parziale dalle mani di Stankovic e manda le squadre all’intervallo sul 51-46.Il secondo tempo vede Villa e Pan duellare con Jones e Vorackova, poi il gioco si sviluppa in lunetta dove sono Kuier e Conde a darsi battaglia, ma la tripla di Vyoralova mette Praga a tre possessi di distanza da Venezia; le orogranata tentano la rimonta andando a referto con un gioco da tre punti ad opera di Smalls, tuttavia sono i cinque punti consecutivi realizzati da Cazorla a spingere coach Mazzon verso il time-out (65-54). Nonostante la pausa, il flusso delle ceche non cessa e infatti Conde, Hof e Vyoralova costruiscono un parziale di 11-2 che mette definitivamente in fuga le padrone di casa; il tiro da dietro l’arco di Pan mette il punteggio sul 76-59 alla mezz’ora. La numero 9 segna una tripla anche all’inizio del quarto periodo, questa però viene annullata dal gioco da tre punti di Ayayi; successivamente è Kuier a fare un tentativo di rimonta, Hof e la francese in divisa numero 11 ristabiliscono le gerarchie prima che i layup delle lunghe Kuier-Stankovic spingano coach Hejkova al time-out (82-69). Il semigancio di Jones restituisce a Praga le redini del match, Vyoralova e Smalls si sfidano con alcuni colpi da dietro l’arco, poi è ancora la numero 42 ceca a compiere gli straordinari rendendo vani i canestri di Stankovic e Smalls; la giocatrice orogranata con la numero 10 risponde a Vyoralova con due tiri a cronometro fermo, Kuier fa lo stesso con Cazorla, tuttavia la distanza tra le due compagini è ormai incolmabile. Il duo Jones-Conde sfonda quota 100, mentre i liberi convertiti da Smalls chiudono i conti sul 100-85 finale.Il Basket Landes supera 68-59 il Beretta Famila Schio nell’ultima giornata valida per il Gruppo A della EuroLeague Women. L’inizio appare equilibrato con Geiselsoder (12 punti e 5 rimbalzi) e Djekoundade capaci di rispondere con prontezza a Laksa (10 punti) e Verona (10 punti e 9 rimbalzi); tuttavia, le scledensi si affidano al trio Salaun-André-Keys per scrivere un parziale di 0-9 che spinge la panchina francese al time-out (4-14). La tripla di Slocum dà una scossa alle transalpine, le quali rispondono con un gioco da tre punti di Ewodo al contropiede completato da Laksa; il layup di Salaun (15 punti e 6 rimbalzi) porta Schio sul +8, ma è il jumper di Lacan (10 punti) a chiudere sul 12-18 il primo quarto. La tripla realizzata da Bestagno sembra l’indizio che porta alla fuga ‘orange’, invece Landes gioca di squadra e sigla un parziale di 9-0 con tutto il quintetto ristabilendo la parità; il Beretta Famila si rimette nelle mani del terzetto formato da Keys (11 punti e 5 rimbalzi), André (10 punti e 4 recuperi) e Salaun per ripristinare il proprio vantaggio e dopo la tripla di Macquet (12 punti con 3/3 da tre), affonda nuovamente il colpo con la coppia André-Laksa (24-34). Le francesi – in seguito al time-out chiamato dalla coach Barennes – trova un break con i liberi di Lacan e la tripla di Bussiere, mandando le squadre negli spogliatoi sul 29-34.Nel terzo quarto, Schio prova a chiudere i conti e lo fa con la premiata ditta Keys-Salaun, ma dall’altra parte Slocum accende le francesi con una tripla e sebbene Verona si opponga al flusso avversario, i canestri di Ewodo e Geiselsoder costringono coach Dikaioulakos al time-out; i tre tiri liberi realizzati da Keys sembrano mettere pressione a Landes, invece sono gli ultimi punti messi a referto dalle venete, perché le triple di Macquet aprono un parziale terrificante di 15-0 a cui partecipano anche le compagne Bussiere, Geiselsoder e Lacan, stabilendo il punteggio sul 54-47 dopo 30′. Le padrone di casa abbassano vertiginosamente il ritmo della partita dopo il canestro di Djaldi-Tabdi: infatti, passano due minuti prima di vedere muoversi il tabellone dei punti prima con un libero di Salaun, poi con un’altra realizzazione della numero 14 francese; Laksa straccia la retina da dietro l’arco portando Schio sul -7, successivamente Salaun e Verona devono compiere un extra sforzo per annullare le giocate di Pardon e Geiselsoder, però la lunga tedesca si mette in coppia con Djaldi-Tabdi per far volare Landes verso la vittoria (66-55). Uscite dal time-out, le scledensi trovano il fondo della retina con Salaun, la gara soffre nuovamente di due minuti di digiuno prima di far correre il punteggio, dove lo scambio tra Geiselsoder e Salaun mette la parola fine alle ostilità. Finisce 68-59. LEGGI TUTTO

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    Lutto Lazio, morto Antonio Nottola: fu vicepresidente all’epoca di Cragnotti

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    Vitali: “Per fare l’allenatore vado a studiare i grandi”

    Lascia dopo 21 anni da professionista e intanto ha già tracciato la strada del suo futuro. Ce lo dice, Luca Vitali, playmaker di rara intelligenza passato da Virtus, poi Siena, Milano, Roma, Venezia, tutte le grandi piazze. “Sto andando ad allenare dei ragazzi, d a gennaio 2023 sono responsabile del progetto tecnico giovani (RTT) della Lombardia. Ho preso il patentino nel 2022, insieme con Peppe Poeta”.
    Luca, dunque lei ha smesso. Aveva lasciato una porta aperta finora?
    “Uno spiraglio in estate, a inizio stagione avevo già le idee chiare. Ora lo dico. È stato un viaggio bellissimo, la palla a spicchi è stata la prima cosa di cui mi sono innamorato quando ero bambino. Doveva esserci una fine. E mentre maturi la decisione, ti rendi conto della grande fortuna che hai avuto, vivere il tuo sogno. E cogli la fortuna dell’aver incontrato lungo il percorso tutte le persone che ti hanno migliorato come giocatore e persona, attraverso tutte le sfumature. Nelle difficoltà e nei momenti belli. Tutti gli allenatori, i dirigenti, i tifosi. La prima palla in mano a 4 anni, la prima Nazionale giovanile a 16. Ne ho 38, sono davvero fortunato”.
    Dunque farà l’allenatore.
    “Mi piacerebbe tanto, cerco di approcciare a questa nuova esperienza con tutto l’entusiasmo e la passione che sento dentro. E mi piace poter imparare tanto dai migliori. Ho deciso di investire questa stagione per andare in giro e provare a studiare tutti i grandi. Sono partito da Milano con Ettore Messina che mi ha aperto le porte, la sua conoscenza è incredibile. Poi ho iniziato a girare l’Europa: a Belgrado dal sommo Obradovic e da Sfairopoulos, visitando anche realtà diverse come il Mega Basket che lavora su tanti giocatori di prospettiva Nba, andando a vedere il Chemnitz diretto da Rodrigo Pastore , passando per club piccoli e oculati come Vecta, una sorta di Vanoli. Lì allena Martin Schiller che ha fatto G League e allenato Kaunas. Sono stato a Berlino da Israel Gonzalez per studiare la scuola di coach Aito, che ho avuto la fortuna di incrociare come giocatore. Sono stato a Kaunas da Trinchieri. Trinca è un’altra enciclopedia”.
    Cosa l’ha colpita?
    “Giro per cogliere le tante sfumature. Puoi percepire il talento nella lettura naturale che hanno delle cose e della situazioni, la gestione dei gruppi, la conoscenza del singolo particolare, la metodologia d’allenamento. Per esempio da Ettore l’autoesigenza e come allena i fondamentali. Oppure la cultura che mostra Andrea nella lettura potenziale delle partite e nella gestione dei gruppi e dei singoli. La metodologia Di Sferopoulos”.
    A chi vorrebbe sentirsi più vicino?
    “Ognuno di loro mi ha detto la verità più grande: sii te stesso. Essere personale cercando di imparare dalla qualità. Chi sarò lo scoprirò nel percorso”.
    Come vorrebbe cominciare? Assistente di un big o da capo?
    “Sono aperto a tutto, per cogliere il meglio che possa capitare. Certo, imparare da un grande coach sarebbe molto bello”.
    Il ricordo più bello da giocatore.
    “Da giovane la promozione con Montegranaro, poi tutta l’esperienza a Milano. Ma la Nazionale è l’amore più grande. Cantare inno sensazione la sensazione più bella”.
    Segue i giovani: come lanciarli?
    “Io ho avuto la fortuna di incontrare due coach che hanno contribuito tanto al mio inizio di carriera: la legenda Recalcati mi ha permesso di esordire ragazzo in Eurolega a Tel Aviv. E a Montegranaro Stefano Pillastrini ha creduto fortemente in me. Lo fa ancora adesso con i giovani. Le giovani generazioni adesso hanno bisogno di tanto entusiasmo e supporto, perché hanno vissuto tanti periodi duri, come il covid”.
    Quando ha detto a Michele che smetteva, suo fratello cos’ha risposto?
    “Che era ora. Ma mi scambiano ancora per lui, a Varese per la Next Gen, giorni fa. Significa che sembro più giovane. Ci assomigliamo, ma lui ha sempre saltato di più”. LEGGI TUTTO

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    Basile esalta Trapani: “E’ il posto perfetto per Repesa”

    ROMA – Un tempo insaccava tiri ignoranti. Poi, una volta smesso di giocare, ha dedicato le sue energie all’Associazione Musetti Randagi cercando di dare un futuro migliore a tanti pelosetti a quattro zampe. E oggi? Oggi Gianluca Basile si appresta a esordire come conduttore del format televisivo prodotto dalla LBA Basketball & Conversation. Basile, come nasce questa opportunità? «Non so veramente perché abbiano scelto me. La scorsa edizione era condotta da Andrea Trinchieri, ma oggi il suo impegno allo Zalgiris glielo impedisce. Alessandro Mamoli, che coordina Basketball & Conversation, cercava un tipo diverso dal Trinca e ha pensato al sottoscritto. Ma come gli sarà venuto in mente… Io uscito dal basket ho deciso di godermi la vita al di fuori di quello era stato il mio mondo. Ma questa opportunità è troppo ghiotta». Come si immagina in tv? «Invecchiato. Per questo penso che mi porterò dietro Denis (Marconato ndc) almeno accanto a lui sembrerò un po’ più giovane. E poi devo far meglio di Soragna. Teo parlava male quando eravamo giovani, oggi quando va in televisione, sembra nato per fare quello». Un antipasto della prima trasmissione? «Sarà resa pubblica nei primi giorni dicembre. Prima sarà in esclusiva per la LBA quindi il broadcaster ufficiale Dazn la distribuirà. Ci sarà un passaggio di consegne tra il vecchio conduttore, Trinchieri appunto, e il sottoscritto. Andrea è un fiume in piena, uno che quando gli metti sotto il naso un microfono non smette mai di parlare». Insomma torna a essere protagonista nel suo mondo. «Sono contento ed emozionato. Come l’altro giorno, quando ha giocato la Nazionale e sono arrivato in treno a Reggio Emilia. È la città dove sono diventato uomo e giocatore, e mi provoca sempre un brivido entrare in quella stazione. Era il luogo delle mie partenze e dei miei arrivi quotidiani visto che facevo il militare a Firenze». Farà concorrenza a Bruno Vespa? «Ma non scherziamo per favore. Anche se mi sento a mio agio nel condurre, non preparo una vera e propria scaletta di domande. Piuttosto è una lunga conversazione con il giocatore o coach che ho davanti. Mi hanno detto: “Con te i tuoi colleghi non potranno mentire”. Intanto, visto che abbiamo già iniziato a registrare, posso dire che a me questo nuova avventura serve per capire anche come è cambiato il basket. Ad esempio parlando con Repesa ho potuto percepire il suo essere sempre al passo con i tempi». L’ha sorpresa la scelta del suo ex coach di accettare l’offerta di Trapani? «No, perché la Sicilia è il posto giusto per Jasko, dove potersi esprimere al massimo. Il clima, il mare, la gente, la voglia di vincere di Antonini sono tutti ingredienti che gli hanno fatto venire l’acquolina in bocca. Questa terra, perché ci vivo anche io, è a misura d’uomo come piace a lui». Cosa ne pensa del possibile approdo in Europa della Nba? «Ho sentito dire da Andrea Bargnani, che la Nba la conosce bene, che tutto ciò che fa la lega americana è vincente. Ha ragione, lo dimostrano i fatti. E allora, forse, un approdo in Europa per cambiare le regole d’ingaggio e provare a fare in modo che i club producano utili e non siano in mano a degli appassionati che ci rimettono solo soldi forse sarà un cammino percorribile». Basile, i suoi cani di Musetti Randagi le hanno dato il permesso di andare in tv? «Confesso, non glielo ho chiesto… Ma spero che quando apparirò scodinzolino e quando tornerò non siano arrabbiati con me. A parte gli scherzi. Un altro motivo per cui ho accettato questa nuova sfida è che potrò destinare il mio compenso a loro. Aiutarli è un impegno che ho preso e manterrò per sempre». LEGGI TUTTO

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    Le designazioni arbitrali della nona giornata di Techfind Serie A2

    Ufficiali le designazioni arbitrali relative alla nona giornata della Techfind Serie A2.GIRONE AVirtus Academy Benevento – CLV-Limonta Costa Masnaga (30/11/2024, 16.30): DEL GAUDIO ARIANNA [Primo Arbitro], LILLO DENNY [Secondo Arbitro]Sardegna Marmi Virtus Cagliari – Salerno Ponteggi ’92 (30/11/2024, 16.45): RUBERA LANFRANCO [Primo Arbitro], MARCELLI LEONARDO [Secondo Arbitro]Cestistica Spezzina – Tecnoengineering Moncalieri (30/11/2024, 18.00): MELAI MICHELE [Primo Arbitro], RINALDI TOMMASO [Secondo Arbitro]Repower Sanga Milano – Polisportiva A.Galli San Giovanni Valdarno (30/11/2024, 19.00): SCARFO’ GIUSEPPE [Primo Arbitro], SPINELLO RICCARDO [Secondo Arbitro]Jolly ACLI Basket Livorno – Torino Teen Basket (30/11/2024, 21.00): PURRONE ALBERTO [Primo Arbitro], FOSCHINI MATTIA [Secondo Arbitro]USE Rosa Scotti Empoli – Logiman Broni (30/11/2024, 21.00): FROSOLINI IRENE [Primo Arbitro], MONTANO SAMUELE [Secondo Arbitro]Basket Foxes Giussano – Nuova Icom San Salvatore Selargius (01/12/2024, 15.30): DI LUZIO FRANCESCO BELISARIO [Primo Arbitro], MARIOTTI DAVIDE [Secondo Arbitro]GIRONE BPallacanestro Vigarano – Bagalier FE.BA Civitanova (30/11/2024, 18.30): RICCI LUCA [Primo Arbitro], MAMMOLI ANDREA [Secondo Arbitro]San Giorgio MantovAgricoltura – Halley Thunder Matelica (30/11/2024, 19.30): CANEVA STEFANO [Primo Arbitro], D’ERRICO LORENZO [Secondo Arbitro]Martina Treviso – Passalacqua Ragusa (30/11/2024, 20.00): GALLO STEFANO [Primo Arbitro], TOGNAZZO HELMI [Secondo Arbitro]W.Apu Delser Crich Udine – Velcofin Interlocks Vicenza (30/11/2024, 20.30): MARCONETTI CLAUDIO [Primo Arbitro], TOFFALI MARCO [Secondo Arbitro]Solmec Rhodigium Basket – Basket Girls Ancona (30/11/2024, 20.30): QUADRELLI DAVIDE MARIO SILVIO [Primo Arbitro], NONNA DONATO DAVIDE [Secondo Arbitro]ARAN Cucine Panthers Roseto – Alperia Basket Club Bolzano (01/12/2024, 18.00): PALAZZO MARCO [Primo Arbitro], GUARINO MARCO [Secondo Arbitro]PF Umbertide – Futurosa iVision Trieste (01/12/2024, 18.00): ROBERTI EUGENIO [Primo Arbitro], MANGANIELLO ANDREA [Secondo Arbitro] LEGGI TUTTO

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    Italia, sconfitta e costruzione: la situazione tra Europa e futuro

    La qualificazione al prossimo EuroBasket è arrivata prima di iniziare il riscaldamento: la vittoria della Turchia con l’Ungheria ha chiuso i conti per i ragazzi di Ataman, ma anche per quelli di Pozzecco che hanno affrontato la gara di Reggio Emilia senza la pressione del risultato. E forse anche per questo la prestazione azzurra è stata scialba e decisamente altalenante. Brava l’Islanda ad approfittarne, a giocare sulle nostre lacune e sui nostri demeriti. Però il commissario tecnico Gianmarco Pozzecco guarda oltre la partita: “La qualificazione raggiunta senza giocare ma che ci siamo ampiamente meritati non dev’essere un alibi. Oggi non siamo stati noi: troppi tiri da 3, troppi palleggi, pochi passaggi. Aver inserito giocatori diversi dopo l’andata (il riferimento è ai giocatori di Eurolega, ndr) non è stata facile da assimilare”. Poi il Poz si toglie un sassolino: “Sono contento anche perché dopo la vittoria in Islanda sembrava tutto molto facile ma ora inizieremo tutti a capire che le partite si possono perdere, ci sono nazionali importanti come la Germania che rischiano di non qualificarsi”.
    Esordio per Sarr
    Di buono in prospettiva c’è da prendere la conferma della grinta di Grant Basile, la voglia di lottare fino all’ultimo di Ricci, gli spunti di Vitali e l’esordio del 2006 Dame Sarr, che ha comunque un futuro assicurato con la Nazionale. Tornati al PalaBigi 24 anni dopo l’ultima volta, gli azzurri iniziano con molti errori di precisione in attacco e di concentrazione in difesa. Pozzecco chiama entrambi i timeout a disposizione e si gioca pure la “carta” del tecnico per scuotere i suoi mentre gli islandesi prendono in largo con l’ex Fortitudo e Pesaro Gudmundsson sugli scudi davanti all’omonimo connazionale della Fiorentina. Il nostro secondo quintetto ha un impatto decisamente migliore, sono ancora Basile e Akele a dare l’energia necessaria per rimettersi in partita. Torniamo a -1, riusciamo anche a metterci un minimo in ritmo con le triple ma gli islandesi non sono da meno e prima dell’intervallo riallungano a +5 prima che Melli rintuzzi sulla sirena.
    Azzurri discontinui e ingenui
    Dagli spogliatoi esce un’Italia più sveglia e più attenta, con Ricci e Melli che guidano il mini parziale che vale il sorpasso. Dura poco, però: l’Islanda punisce ogni lentezza difensiva azzurra e con un gioco da 4 punti di Kristinn Palsson rimette la testa avanti. È ancora Basile che ci prende per mano; nel finale però il quintettone con Sarr da guardia e Akele da 3 va in difficoltà e all’ultimo riposo siamo ancora sotto. E il divario aumenta nei primi minuti del quarto periodo con Fridriksson e compagni implacabili dalla lunetta e gli azzurri invece troppo discontinui e perfino ingenui su certe letture. Sparacchiando da oltre l’arco finiamo a -14 sulla tripla del mattatore di serata Kristinn Palsson, tre triple consecutive di Ricci ci ridanno coraggio poi sul -6 Gudmundsson ancora lui conquista un rimbalzo in attacco fondamentale che di fatto chiude i conti.
    Italia-Islanda 74-81 
    ITALIA Spissu 5 (1-1, 1-3), Bortolani 8 (0-5, 2-4), Vitali 10 (2-2, 2-5), Ricci 18 (1-3, 5-8), Melli 9 (3-8, 1-4); Sarr (0-1 da 3), Flaccadori 10 (2-4, 0-3), Tessitori, Basile 5 (1-3, 1-3), Rossato 3 (0-1, 1-2), Akele 6 (3-5 da 2) ne: Caruso. Ct Pozzecco 
    ISLANDA Steinarsson 2 (1-1 da 2), Gudmundsson 15 (2-4, 3-9), Fridriksson 15 (2-8, 1-6), H. Palsson 3 (0-2 da 3), Hlinason 3 (1-2 da 2); Henningsson (0-1, 0-3), K. Palsson 22 (1-1, 5-6), Gunnarsson, Thrastarson 9 (4-7 da 2), B. Jonsson 5 (2-2 da 2), Bjornsson (1-2, 0-2) ne: K. Jonsson. Ct Pedersen 
    ARBITRI Castillo, Pesic, Matejek 
    NOTE Parziali 9-22 29-32 56-58; da 2 It 13-32 Is 14-28; da 3 It 13-33 Is 9-28; liberi It 9-20 Is 26-35; rimbalzi It 41 (13 of, Melli 11) Is 43 (11 of, Hlinason 8); perse It 10 Is 11; recuperi It 6 Is 5; assist It 19 (Spissu 6) Is 18 (Fridriksson 8); 5 falli Ricci   LEGGI TUTTO