Un’altra trasferta per Bergamo, la terza in queste quattro giornate, che farà visita alle campionesse della Prosecco DOC Conegliano, domenica 27 ottobre alle 17.
E’ la palleggiatrice Roberta Carraro, ex di giornata, a spiegare come la squadra arriva al match: “In settimana abbiamo lavorato per sistemare le cose che non sono funzionate nell’ultima partita, anche se penso che in realtà ci sia un unico aspetto da aggiustare: rivedere l’atteggiamento, perché probabilmente nella prima in casa si è fatta sentire tanto la tensione. Dovremo affrontare la partita contro Conegliano a viso aperto, perché essere conservativi credo non sia molto utile contro una squadra così. Dovremo essere un po’ più spavaldi e avere meno paura di sbagliare”.
Pensi che domenica scorsa sia mancata la testa più che il braccio?
“Rispetto alle due partite precedenti, abbiamo fatto un sacco di errori… La prima in casa ha un duplice fattore: uno sicuramente bello, grazie al nostro pubblico, l’altra componente, però, è la tensione e penso che un pochino si sia visto quanto non fossimo sciolte. Penso però che Treviglio sia un fattore da sfruttare con il suo palazzetto pieno di pubblico, perché è universalmente riconosciuto che la tifoseria di Bergamo è calda e noi dobbiamo usare questo aspetto a nostro favore”.
Torni a Conegliano, un ambiente che conosci bene e che è arrivato al top della pallavolo mondiale.
“Al di là dell’assetto societario, io sono fortemente convinta che “vincere aiuta a vincere”. Ha portato l’ambiente ad avere la mentalità giusta, quella delle squadre costruite per vincere, con giocatori abituati a partite altamente competitive, come si è visto contro Roma: puoi anche essere sopra, però poi loro dopo il 20 spingono sull’acceleratore. L’ultima partita che ho giocato al PalaVerde è stata quella in cui è subentrata Alexa Gray: stavamo praticamente perdendo gara 5 di scudetto, ma alla fine poi siamo riuscite a ribaltarla, per questo penso che ci sia proprio una mentalità in grado di portare alla vittoria, al di là ovviamente del tanto lavoro tecnico delle persone competenti che ci sono dietro”.
E allora, come si affrontano?
“Entrare in campo senza paura, perché essere conservativi non basta per infastidire Conegliano: dobbiamo provare a rischiare soprattutto in battuta e cercare di staccare la palla. Ovviamente hanno giocatori che possono giocare anche la palla alta, visto il loro gioco veloce, però, bisogna cercare di infastidire i loro sistemi da doppio più e risultare meno scontati rischiando e piazzando un muro che possa essere più composto possibile”.
Chi bisognerebbe togliergli?
“Asia Wolosz e Monica De Gennaro: penso che siano entrambi i due perni di Conegliano. Gli attaccanti sono forti ovviamente, però avere un libero con quelle sicurezze, che riesce ad organizzare tutto, si prende spazio e responsabilità e contare su un palleggiatore che praticamente sistema ogni tipologia di situazione e ha una presenza carismatica, significa partire con una marcia in più in ogni gara”.
(fonte: Comunicato stampa)