Tra Jannik Sinner la terza finale al Miami Open c’è… Daniil Medvedev. La sfida contro il russo sta diventando un classico delle fasi conclusive dei grandi tornei. È stata la finale degli Australian Open 2024, e la partita di domani sarà l’undicesimo scontro tra i due. Dopo le 6 vittorie consecutive del moscovita, Jannik ha infilato una serie di 4 vittorie di fila: Pechino e Vienna (finali di ATP 500), le ATP Finals di Torino e soprattutto Melbourne, dove l’azzurro ha rimontato due set di svantaggio e alzato il primo trofeo Slam in carriera, il bellissimo Norman Brookes Trophy. Cosa aspettarsi dal nuovo confronto tra due dei giocatori più forti al mondo? Una grande battaglia, soprattutto sul piano tattico, così la pensa Medvedev, molto soddisfatto dopo aver superato Jarry nei quarti del M1000 della Florida.
“È stata una bella vittoria per me”, afferma Daniil, “Jarry ha alzato il suo livello man mano che la partita andava avanti. Da parte mia, penso di aver mostrato un buon livello di tennis nel primo set, anche se non ho fatto nulla di speciale, quanto basta per vincere quel set. In quel momento ero soddisfatto, ma lui ha iniziato a migliorare molto, gli scambi e i punti hanno cominciato a diventare sempre più difficili, ha anche iniziato a servire molto meglio. Alla fine un paio di punti al tiebreak hanno deciso tutto, come spesso accade. Anche il match point non è stato facile per me con quella risposta strepitosa, ma alla fine sono riuscito a gestire la situazione e ad andare avanti”.
Per provare a difendere il titolo 2023, c’è ancora Sinner… “Sinner gioca ogni giorno meglio, si vede che capisce sempre più il gioco e lo affronta con molta sicurezza, l’ho potuto constatare in alcune partite che ho potuto vedere in televisione questa settimana. In questo torneo qualche volta è stato in difficoltà, ma è sempre riuscito a restare in piedi e trovare una soluzione, così fanno i grandi campioni. Per me è una grande sfida, dovrò migliorare molto il mio gioco e dare il 100% in campo. So che non sarà una sfida facile, ma sono motivato e voglio andare là fuori e provarci, spero di riuscirci meglio dell’ultima volta.”
Interessante la risposta di Medvedev su cosa si aspetta dalla prossima partita: “Quando affronti qualcuno come Jannik, o potrei dire la stessa cosa per Carlos o Novak, ogni partita sarà diversa. Cercherà di pensare a cosa ha fatto in Australia negli ultimi tre set per battermi. Proverò a pensare anche a questo, ma alla fine conterà come ci sentiremo in campo e come ognuno di noi affronterà le difficoltà poste dall’altro. Sarò lontano alla risposta o vicino alla riga? Spingerà subito al massimo o sarà un po’ meno aggressivo? Non lo sapremo mai prima, tutto cambia nel corso del match, dipende dalla bravura in quel momento della partita a gestire le situazioni. Mi preparerò semplicemente e cercherò di fare del mio meglio”.
Quindi per Medvedev ogni sfida contro Sinner è una vera partita a scacchi: ognuno studia le mosse dell’altro nel corso del match e la vittoria va a quello dei due riesce a trovare la contro mossa più adeguata. Visione assolutamente corretta, da bravo scacchista, grande passione del russo.
Marco Mazzoni