Ambrose Caldecott, 11 anni, è il bambino che ha effettuato il lancio della moneta prima della finale del singolare maschile tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Ambrose ha affrontato un osteosarcoma di secondo stadio, diagnosticato a marzo 2024. “Anche quando le cose sembravano andare male, la speranza non è mai persa del tutto” ha spiegato Ambrose
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“Anche quando le cose sembrano andare male, la speranza non è mai persa del tutto, e si può sempre risalire dal baratro. Questa corsa è partita, e io sono sulla mia strada”. Un messaggio di speranza che arriva da un ragazzo di undici anni: il suo nome è Ambrose Caldecott, colui che ha effettuato il lancio della monetina prima della finale di Wimbledon tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Entrato in stampelle e accompagnato dall’applauso dell’intero Centre Court (con il principe William visibilmente emozionato), Ambrose ha affrontato nell’ultimo anno e mezzo un osteosarcoma di secondo stadio, un cancro osseo diagnosticato a marzo 2024. Il giovane ragazzo, che rappresenta la Junction Elite Project (una organizzazione benefica con sede nel sud-ovest di Londra), ha affrontato cicli di chemioterapia e diversi interventi chirurgici negli ultimi 12 mesi per superare la malattia.
I genitori di Ambrose: “Non gli è mai mancata la fiducia”
A raccontare la storia di Ambrose sono stati i genitori, papà Harry e mamma Rebecca: “Nessuno è intoccabile, e pensi di sapere in teoria che prima o poi la vita ti travolgerà, ma finché non succede davvero, non puoi sapere come reagirai – hanno raccontato al sito di Wimbledon – A marzo 2024, ad Ambrose è stato diagnosticato un osteosarcoma di secondo stadio, una forma di cancro alle ossa. Il suo trattamento all’UCLH (University College London Hospital) ha comportato molti cicli di chemioterapia estremamente intensi e poi un intervento chirurgico importante per rimuovere il femore e sostituirlo. Quando stava male, l’unica cosa che non gli è mai mancata è stata la convinzione assoluta e la fiducia che ce l’avrebbe fatta. Credo che questa esperienza gli dimostrerà che aveva ragione a crederci”. LEGGI TUTTO