TERNI – Danilo Petrucci ha parlato a lungo ai microfoni di Sky Sport in merito alla situazione che stanno vivendo tutti i piloti, lui compreso, per l’emergenza Coronavirus.
Manca la moto
“Mi manca tutto della mia moto, di solito tutto quello che si fa è in sua funzione. Sarebbe bello ricominciare dal Mugello e a porte aperte“, ha affermato il pilota della Ducati. “Sono a Terni a casa dei miei genitori, purtroppo siamo tutti bloccati. Sto per andare ad allenarmi, ho allestito una piccola palestra, poi vado a fare giri in bici però non è come ci aspettavamo, oggi dovevamo volare in Tailandia. Essendo un virus globale, le informazioni sono le stesse per tutti. Non sappiamo se si comincerà ad Jerez, forse a porte chiuse come dicono alcuni. Tornare a correre dalla gara del Mugello? Non sarebbe male, ma mi piacerebbe cominciare prima da Jerez, perché aspettare altri due mesi e oltre senza moto sarebbe dura. Se ricominciassimo al Mugello sarebbe bello e lo sarebbe ancora di più con i tifosi, a porte aperte dopo questo difficile periodo. In questo momento oltre ad allenarmi e a stare con i miei familiari, leggo tante notizie e mi tengo informato, ma le informazioni sono uguali per tutti” racconta Petrux.
Dispiacere Doha
Sulla cancellazione della gara in Qatar, il pilota italiano è stato sincero: “E’ stato molto deludente, per un bel po’ non mi scorderò la telefonata di Davide Tardozzi, team manager Ducati, in cui mi ha detto che non si correva in Qatar e che la Tailandia veniva posticipata perché all’inizio pensi che non sia possibile che una gara venga cancellata, poi mi è scesa la tensione perché eravamo preparati. La cosa più brutta è che non sappiamo quando potremo ricominciare, quindi anche per la preparazione, mi continuo ad allenare però è chiaro che intensificheremo la preparazione mano a mano si potrà riprendere. Ora mi sto allenando in bici, su vari percorsi di montagna perché come atleti professionisti ci è concesso“.
Impegni ravvicinati
C’è poi qualche incognita in merito a un calendario fitto di impegni a fine stagione: “Non so a livello fisico come sarà avere tante gare alla fine, questa è una cosa nuova per tutti. Cominciassimo da Jerez, le piste in sequenza mi piacciono, sono sempre andato bene anche a Le Mans e al Mugello, Barcellona, Assen. E’ chiaro che non faremo la pausa estiva, bisognerà vedere dei climi mai visti come in Argentina, USA e Valencia ma nessuno sa come potremo reagire“.
Continuare in Ducati
C’è poi in ballo il rinnovo con la Ducati: “Non abbiamo parlato di contratto con Ducati, sicuramente lo avremmo fatto se il campionato fosse iniziato. Tutto si rimanderà a luglio e agosto, nella fase centrale del campionato per vedere meglio i valori in campo. E’ chiaro che vorrei continuare a correre con Ducati, sono con loro dal 2015 e ho sempre desiderato di essere nel posto che ricopro ora. So che ci sono tanti piloti forti che voglio la mia moto, ma l’obiettivo è di rimanere qua per tanti anni. Il rinnovo è in mano mia, dipende tutto dai miei risultati, ma se non sarò bravo abbastanza, mi dovrò guardare intorno ma mi dispiacerebbe. Non ci ho ancora pensato, è un’ipotesi che non ho metabolizzato, vorrei prima cominciare a correre, pensare prima alle gare, quello che poi viene” ha concluso Petrucci.