Di Redazione
C’è comprensibile delusione nelle parole delle ragazze della nazionale Under 18 femminile dopo la sconfitta nella finale dei Mondiali contro la Russia, ma anche la consapevolezza di aver centrato comunque un traguardo di grande prestigio. “Resta l’amaro in bocca – ammette Julia Ituma – per essere arrivate ad un passo dal gradino più alto del podio. Il nostro sogno, coltivato per tre anni, è sfumato quando abbiamo visto cadere quell’ultima palla nel nostro campo“.
“Noi però non abbiamo alcun rimpianto – aggiunge la bomber azzurra – perché abbiamo fatto vedere di cosa siamo capaci partita dopo partita e, anche se in quest’ultima gara non siamo riuscite a dare tutto quello che avremmo voluto, portiamo a casa una preziosa medaglia d’argento che ci dà tanta fiducia in vista dei Campionati Europei del prossimo anno. La Russia è una squadra molto forte e ci ha messo in difficoltà. Da parte nostra non siamo riuscite a superare una formazione di grande valore e loro hanno meritato questa vittoria finale“.
“Devo ammettere che al di là del risultato per me è stata un’esperienza speciale – racconta Giulia Viscioni – anche perché è stata la prima con la maglia azzurra. Abbiamo cercato di fare del nostro meglio per onorare la maglia in tutti i modi anche se il finale non è stato quello che desideravamo. Le lacrime ci sono state e l’amaro in bocca rimane indubbiamente, perché a differenza delle altre partite non siamo riuscite ad esprimere il nostro gioco al meglio. Sono ugualmente felice per quello che abbiamo fatto“.
“Voglio dire grazie alla mia squadra – prosegue la schiacciatrice – che si è dimostrata una squadra con la S maiuscola, ringrazio tutto il nostro strepitoso staff con cui abbiamo avuto la fortuna di lavorare e che ci ha preparato al meglio per questo Mondiale. Infine grazie a tutte le persone che ci hanno seguito da casa dall’Italia, che ci hanno dato forza e non ci hanno mai fatto sentire sole anche se eravamo dall’altra parte del mondo. Per me è un argento che vale oro e siamo felici ed onorati di portarlo a casa“.
Il libero Anna Barbero conclude: “In questo Mondiale abbiamo fatto vedere il nostro potenziale, siamo cresciute in ogni partita cercando di migliorarci. Certo l’amaro in bocca rimane per non essere riuscite ad esprimere il nostro gioco fino in fondo durante la finale contro un avversario molto forte come la Russia. Rimane la consapevolezza di quello che siamo e di ciò che abbiamo fatto in questa manifestazione“.
(fonte: Comunicato stampa)