MILANO – Intervista a Leandro Mosca su blog.volleyland: il giovane centrale classe 2000 si racconta tra risposte extra campo.
Quando e perché hai iniziato a giocare? Che ruoli hai ricoperto oltre il centrale?
Ho iniziato a 15 data la crescita smisurata che ho avuto a 14 anni, è stato un amico a consigliarmi; ho giocato il primo anno da opposto, poi sempre centrale.
Qual è stata la tua partita più bella?
Sicuramente la semifinale mondiale Under 21 contro la Russia vinta in rimonta.
Che rapporto avevi con la scuola?
Alti e bassi; sono stato bocciato in seconda e ho finito quest’anno, un anno in ritardo.
Cibo preferito?
Carbonara.
Qual era il tuo sogno da bambino? Se non fossi diventato pallavolista, che lavoro avresti voluto fare?
Non avevo un vero e proprio sogno, ma adesso è trionfare il più possibile con la pallavolo.
Hai mai pensato di non farcela? Se sì, come hai superato questo momento?
No, non l’ho mai pensato fino ad ora.
Città preferita?
Roma.
Quali sono i tuoi hobby?
Per ora studiare, dopo la maturità ci penserò.
Film preferito?
Interstellar di Cristopher Nolan.
Che altri sport segui oltre la pallavolo?
Serie A di calcio.
Qual è il tuo avversario più stimato? E il tuo esempio sportivo?
Come avversario ancora nessuno, e non ho un “esempio sportivo” che seguo.
Qual è il tuo sestetto ideale (con giocatori di qualunque periodo)?
De Cecco – Sokolov
Bernardi – Kiraly
Simon – Lisinac
Grebennikov
Qual è il tuo miglior pregio? E il tuo peggior difetto?
Miglior pregio: socievole.
Peggior difetto: impulsivo.
Che rapporto hai coi tifosi?
Fino ad ora ho avuto solo una tifoseria a supportarmi, quelli di Calci, con loro era molto tranquillo.
Stagione più bella e perché?
Tralasciando la passata stagione interrotta dalla quarantena, sicuramente l’ultimo anno a Roma con il club Italia (2018-2019).
Sogno nel cassetto?
Continuare a giocare in Superlega e magari vestire la maglia della nazionale maggiore.