È la vittoria che può segnare in maniera definitiva una carriera, la vittoria che può cambiare radicalmente una stagione iniziata col piede sbagliato: Fabio Fognini è in finale al Masters 1000 di Monte Carlo, il tennista ligure si è qualificato per l’ultimo atto del torneo del Principato di Monaco grazie ad una splendida vittoria in due set, col punteggio di 6-4 6-2, sullo spagnolo Rafael Nadal, numero due del ranking mondiale ed assoluto padrone del Court Rainier III, avendovi giocato dodici finali con undici successi complessivi dal 2005 al 2018.
Per il nativo di Arma di Taggia si tratta della diciannovesima finale in carriera nel circuito maggiore, la prima in un Masters 1000. Dall’altra parte della rete, nella giornata di domani troverà il serbo Dusan Lajovic, che nel primo pomeriggio si è sbarazzato in due rapidi parziali del russo Daniil Medvedev. Tra il giocatore italiano ed il tennista di Belgrado sarà il primo scontro diretto.
PRIMO SET – Avvio di partita non semplicissimo per Rafael Nadal, che comincia con un doppio fallo e si ritrova poi costretto a fronteggiare ben quattro palle break: il maiorchino ne annulla tre, mentre nulla può sulla quarta, anche a causa di una forte volata di vento che ha compromesso lo scambio. Fognini non riesce a mantenere il vantaggio, commette una quantità immensa di errori e restituisce immediatamente il break a trenta a Nadal, che fissa la situazione sull’1-1. Passaggio a vuoto dell’italiano nel quarto game: nelle fasi iniziali, il vento trascina in campo un asciugamano, il giudice di sedia concede punto a Nadal e Fognini si innervosisce, cedendo malamente la battuta per la seconda volta consecutiva, questa volta a zero. Ancora con la testa a quanto accaduto nel game precedente, Fognini riesce comunque ad esprimere un buon tennis e a mettere in difficoltà il suo avversario: controbreak immediato del ligure, che al cambio di campo si rivolge in maniera non proprio educata all’arbitro con un “pay attention” (con un warning alle spalle, Adel Nour gli risparmia il secondo). Si prosegue, poi, in assoluto equilibrio, con nuovamente il vento a farla da padrone: disastro assoluto di Nadal nel nono gioco, quattro errori condannano lo spagnolo alla perdita del servizio per la terza volta. Fognini, finalmente, riesce a mantenere il vantaggio e, con il serve & volley, chiude il parziale per 6-4 in 56 minuti.
SECONDO SET – Seconda frazione tutt’altro che equilibrata, Fognini domina in maniera clamorosa il miglior giocatore del mondo, forse della storia, sulla terra battuta. L’azzurro scherza il maiorchino, gli toglie la battuta per tre volte consecutive e, dal canto suo, si dimostra praticamente perfetto nei propri turni di battuta, eccezione fatta per il sesto gioco nel quale non sfrutta tre match point sul 40-0. Da 5-0 40-0 a 5-2, Nadal accenna ad una rimonta che è destinata a terminare poco più tardi: Fognini tiene la battuta a quindici nell’ottavo gioco, l’azzurro chiude al quarto match point utile in un’ora e 36 minuti.
Lorenzo Carini
La partita punto per punto