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“Hazzard” e i quarant'anni della “Generale Lee”

Sono passati quarant’anni da quando le telecamere della CBS sono approdate nel profondo sud degli Stati Uniti. Davanti agli schermi del network televisivo spunta la famiglia Duke, composta dai cugini Bo, Luke e Daisy e dallo zio Jesse. Assieme a loro, tanti altri comprimari, tra cui “Boss”, capo della contea e nemico dei protagonisti. Non è un racconto di cronaca o un’inchiesta giornalistica.

Siamo nel 1979: sono le prime riprese di un telefilm storico, che riscuoterà largo successo anche in Italia, soprattutto negli anni Ottanta e Novanta. Un apprezzamento tale che tutt’oggi i canali più celebri continuano a trasmetterlo saltuariamente. Attori principali però non sono solo i componenti della famiglia Duke, ma anche la Dodge Charger R/T Generale Lee.

È questo il soprannome che Bo e Luke hanno affibbiato alla loro Dodge, con cui si dilettano non solo a sfrecciare per le strade della contea, ma anche a realizzare inseguimenti e gare di velocità. Un’auto iconica, rimasta nel cuore degli appassionati della serie. E particolare, con quel suo colore arancione e lo 01 dipinto sulla fiancata.

LE MOTORIZZAZIONI

Le origini della Generale Lee risalgono alla metà degli anni Sessanta, quando la Charger diviene l’auto di punta del garage Dodge, nonché rappresentazione iconica della muscle car americana. Il modello utilizzato per “Hazzard” è la Charger R/T, ovvero Road/Track, la versione sportiva ideata nel 1969.

Due, i motori disponibili: il 440 MAGNUM, V8 con carburatore quadricorpo capace di erogare la potenza di ben 375 CV – modificabile tramite il pacchetto “Six Pack”, che aumentava il rapporto di compressione così da fornire ben 390 CV -, e il 426 HEMI, sempre V8 ma con due carburatori quadricorpo e 425 CV. La sigla HEMI identifica i propulsori con camere di combustione emisferiche, elementi che determinano l’efficienza e la potenza del veicolo.

È proprio il 426 HEMI il motore che spinge la Charger del telefilm. Un lusso, visto che quel tipo di propulsore non era diffuso in quegli anni per le macchine di serie. Così come le normali stradali non potevano vantare, all’epoca, i cerchi in lega, dato che l’acciaio era il materiale più utilizzato: la Generale Lee invece mostrava fieramente i suoi American Racing Vector 8×15’’.

COLORE E BANDIERA

Le altre caratteristiche che rendono la macchina dei cugini Duke immortale è tutta negli esterni. Colore arancione, bandiera “sudista” degli Stati Confederati d’America disegnata sul tetto – il nome Generale Lee è un palese riferimento a R.E. Lee, comandante dei confederati durante la Guerra Civile Americana -, la scritta GENERAL LEE ai lati del tetto e il numero 01 inserito sulle fiancate.

LA NASCAR ISPIRATRICE

Altra unicità è il roll-bar interno a sei attacchi, come si costruivano sulle auto da corsa. I riferimenti al racing si scovano anche nelle porte saldate alla carrozzeria (mera finzione scenografica), un espediente pescato dalle auto del campionato NASCAR, a cui gli ideatori della serie si sono ispirati.

Sarà stato anche per questo che Bo e Luke entravano dai finestrini in quel modo così adrenalinico. Una delle tante singolarità legate a una macchina entrata nel mito dell’entertainment.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/motori


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